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Il «25 luglio» del governatore della Banca d’Italia
Publie le venerdì 23 dicembre 2005 par Open-PublishingLETTERA DI MARLOWE
Il «25 luglio» del governatore della Banca d’Italia
Gentilissimi direttori, perché il governatore di Bankitalia si è dimesso? Solo per il bene dell’Italia e per «l’amore» del suo Istituto, come recita il comunicato sulle dimissioni? Certo, era incombente il Consiglio dei ministri di martedì mattina, ma senza le dimissioni «spontanee» il governo avrebbe potuto fare poco: al massimo fissare un termine per il mandato, ma la Bce - lo aveva già fatto sapere - non avrebbe mai accettato che Fazio fosse rimosso d’autorità dal governo. La verità è un altra. Anche per il governatore c’è stato un «25 luglio». Una data storica: quella nella quale il Gran consiglio del fascismo estromise Mussolini. Nel caso di Antonio Fazio è stata usata più delicatezza, non c’è stato nessun voto contrario al governatore, ma i «congiurati», il Consiglio superiore della Banca d’Italia, erano pronti a sfiduciarlo.
Nelle ultime settimane c’erano stati continui contatti tra i 13 componenti del Consiglio superiore della Banca d’Italia che è un po’ il governo della banca. Un governo un po’ anomalo: questi distinti signori vengono nominati dallo stesso governatore e tra i loro compiti c’è (o meglio c’era, se passa l’emendamento del governo) quello di designare il governatore, accettare le sue dimissioni e dimissionarlo, cosa mai successa nella storia di Bankitalia. Molti di loro (personalità della società civile) non sono certo dei politici. E probabilmente - scusatemi l’inciso - neanche dei cuor di leone. D’altra parte, come si racconta, in occasione della nomina di Fazio fu un biglietto recapitato da un famoso uomo politico della Dc a porre fine alla contesa di chi non lo voleva governatore, preferendogli Lamberto Dini o l’eterno candidato Padoa Schioppa, appoggiato da Ciampi.
Dunque, vi stavo raccontando che nelle ultime settimane c’erano stati continui contatti tra i componenti del Consiglio che si sentivano strattonati per la giacchetta. Le dicevo che molti di loro se non amici, sono certamente riconoscenti a Fazio per la nomina, però la nuova situazione (l’iscrizione del governatore nel registro degli indagati) l’hanno vissuta male e si sono convinti che occorreva fare qualcosa. Il problema è che per dimissionarlo occorre una maggioranza qualificata: 9 su 13, per semplificare. Per settimane si sono incrociate telefonate con un interrogativo: «Tu che dici, tu che fai?». Alla fine dei contatti sembra che almeno 8 consiglieri erano favorevoli almeno al gesto di una autosospensione da parte del governatore.
Alla fine della scorsa fine settimana c’è stato un incontro tra Fazio, il consigliere anziano Paolo Emilio Ferreri, il consigliere Cesare Mirabelli e alcuni dirigenti della banca. Il tema, ovviamente, è l’autosospensione. Fazio tentenna, forse l’accetterebbe. Ma a suo favore interviene Angelo De Mattia (che dovreste conoscere in quanto in passato ha collaborato con il manifesto) che con improvviso ardore, «sbotta»: «Niente autosospensione, il governatore non è colpevole di niente».
I due consiglieri rimangono sbigottiti della sortita del segretario particolare del direttorio. Poi uno dei due trova il coraggio di replicare, bleffando: «Se non si autosospende lo sfiduciamo noi. Abbiamo i numeri». Cala il gelo, il governatore capisce che il «gran consiglio» può dargli l’ultima umiliazione. Poi ringrazia con un «datemi tempo per riflettere». Ma la riflessione lo porta a scegliere per le dimissioni. Un dubbio: dopo il 25 luglio ci fu il processo di Verona. Ora che succederà? (marlowe)
N.B. Il citato Angelo De Mattia, attuale Segretario Particolare del Direttorio di Bankitalia e fedelissimo di Fazio non soltanto e’ un antico collaboratore de "Il Manifesto" ma e’ stato anche Segretario generale dei bancari Cgil e Responsabile per l’ economia e finanza del Pci/Pds ed e’ tuttora considerato come molto vicino a Massimo D’Alema.
Ad ulteriore dimostrazione degli intrecci politici molto "particolari" dell’ intera vicenda.
www.ilmanifesto.it 22.12.05