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Il CPF della Federazione di Messina del PRC, riunito in data 8.2.2008

Publie le martedì 12 febbraio 2008 par Open-Publishing

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Federazione di Messina

Documento politico

Il CPF della Federazione di Messina, riunito in data 8.2.2008:

Prende atto della gravità della situazione politica e della sua complessità, acuita dall’accavallarsi di una campagna elettorale estremamente impegnativa che vede nel nostro capoluogo anche le elezioni comunali per il rinnovo di Sindaco e Consiglio.

Condivide l’esigenza di costituire una più ampia soggettività in grado di reggere l’urto di una manovra politica che tende non solo a cancellare il comunismo dalla nostra storia ma di espungere la stessa rappresentanza della Sinistra, i suoi valori e i suoi contenuti, dal quadro politico istituzionale del paese.

Ritiene tuttavia che il percorso intrapreso tenda a confondere le esigenze elettorali di breve periodo e la necessità di un coordinamento politico-programmatico-istituzionale della Sinistra, con la fusione strategica delle diverse forze in un soggetto unico. In realtà i diversi soggetti della sinistra hanno storie, valori, identità, prospettive, modi di fare politica, diversi, ed è evidente il rischio di mettere a repentaglio l’autonomia di una elaborazione e pratica politica che nel processo della rifondazione comunista vedeva l’asse portante della costruzione di una sinistra autenticamente anticapitalista. Si corre dunque il pericolo di compiere un’operazione che, al di là delle intenzioni, può essere interpretata dai nostri referenti come politicista e di vertice, tesa a salvaguardare un ceto politico, e determinare per questa via una ulteriore frattura in quei rapporti coi movimenti antagonisti in Italia e in Europa.

Valuta anche per i motivi sopra esposti che il simbolo della falce e martello non rappresenta un elemento puramente nostalgico. Nella nostra società i simboli parlano di ciò che si è e si vuole rappresentare, ci rendono riconoscibili ai nostri interlocutori. Parlano di un metodo di analisi, di un modo di fare politica, di una prospettiva strategica.

Considera dunque un errore avere accettato il diktat di Sinistra Democratica e Verdi. Non si capisce perché se il simbolo comune deve rappresentare tutti i soggetti, qualcuno abbia potuto porre un veto pregiudiziale su un simbolo che rappresenta la componente ampiamente maggioritaria della sinistra arcobaleno, ma anche la storia del movimento operaio e contadino, delle lotte del mondo del lavoro per la sua liberazione dallo sfruttamento. Se non si accetta il simbolo che ci rappresenta, non si accetta la nostra storia, identità, cultura, e su tali basi nessuna alleanza è possibile, salvo un’occasionale cartello elettorale. Oltre tutto l’eliminazione di un simbolo di tale valenza, a così breve distanza dalla competizione elettorale, appare suicida anche dal punto di vista tattico.

Sottolinea infine che, qualunque giudizio e qualunque finalità si voglia dare rispetto al processo unitario, questo, essendo caricato di implicazioni che vanno ben al di là del mero momento elettorale, necessitava di un dibattito di natura congressuale.

IL CPF pertanto:

Manifesta smarrimento e forte contrarietà per i tempi e le modalità prescelte per la definizione della formazione delle liste unitarie “la Sinistra,l’Arcobaleno e del loro simbolo;

Chiede al gruppo dirigente nazionale di intraprendere con fermezza ogni possibile sforzo perché il simbolo del Partito, la falce e martello, sia visibile nel logo della sinistra arcobaleno, anche in considerazione del fatto che allo stato attuale esso non può essere considerato altro che una confederazione di soggetti autonomi;

Rivendica la necessità di indire subito dopo le elezioni il congresso che consenta nel Partito una discussione libera e franca non solo su questo tema ma sul percorso politico di questi due anni e sulla strada da intraprendere per il prossimo futuro;

Ribadisce, pur nella consapevolezza della opportunità di tenere nelle dovuta considerazione il quadro politico nazionale e di non dare segnali fortemente discordanti nella presentazione dei simboli in elezioni ravvicinate, di ritenersi completamente autonomo, ai sensi dello statuto, nelle scelte da compiere per la prossima tornata amministrativa elettorale, provinciali e comunali

Propone con forza, per la definizione delle candidature nazionali di competenza del partito, di non violare con ulteriori ingiustificate deroghe le regole democratiche che ci siamo dati, e viceversa stabilire modalità di ascolto e coinvolgimento del territorio con forme di effettiva, sostanziale, partecipazione democratica, a partire dai Circoli e dai CPF.

Messina ,lì 8/2/2008

Gli emendamenti proposti sono stati accolti all’unanimità.

Il documento è stato approvato a larghissima maggioranza (2 voti contrari)

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