Home > Il Cappio al collo e il digiuno della sete
Il Cappio al collo e il digiuno della sete
Publie le domenica 31 dicembre 2006 par Open-Publishing1 commento
Un approfondimento sulla morte di Saddam e sul digiuno di Pannella
sul sito www,ciardullidomenico.it

Messaggi
1. Il Cappio al collo e il digiuno della sete, 1 gennaio 2007, 17:13
Che i radicali, a partire dalla sostituzione di Capezzone con la triade femminile alla segreteria, abbiano avuto una "svolta a sinistra", anche se timida, mi sembra evidente.
Del resto è una diretta conseguenza della scelta del campo di centrosinistra e della stessa alleanza con i socialisti nella Rosa nel Pugno.
Significativo il fatto che, proprio in questi giorni, le intemerate neoliberiste di Capezzone sulle pensioni siano rimaste del tutto isolate nel suo partito e che la stessa Bonino, nall’ambito del Consiglio dei Ministri, abbia appoggiato la linea più tranquillizzante di Prodi, anche se pure questa mi sembra tutta da verificare nella pratica.
Non darei grande importanza invece ai vari fuoriusciti radicali riciclati a vario titolo in Forza Italia, con l’eccezzione forse di Taradash è tutta gente che era approdata al Partito Radicale nella peggior fase neoliberista ed è ovvio che abbiano trovato una più naturale collocazione sotto la sottana munifica di Berluskoni.
Bisognerebbe però anche riflettere sul come un partito innegabilmente di sinistra, come i radicali almeno fino al 1984, abbia poi preso strade così tortuose.
E allora magari una riflessione sulle pulsioni neoautoritarie del Pci negli stessi anni quando, a partire dalle varie emergenze ( movimento 77 e lottarmatismo prima, mafia e corruzione poi), questo partito era diventato il paladino dei giudici, dei poliziotti e di ogni legge d’emergenza potrebbe essere utile anche a spiegare le convulsioni, di segno contrario, dei radicali.
E a queste pulsioni autoritarie del vecchio Pci, se innegabilmente le responsabilità principali stanno in quell’area che poi ha formato i Ds, non è che alcuni compagni del Pdci e del Prc. a partire da Cossutta e dallo stesso Bertinotti, fossero del tutto estranei ......
E senza tornare troppo indietro, non è che del Ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto si ricordano posizioni garantiste ed interventi per almeno affievolire l’allucinante disagio carcerario, anzi fu proprio sotto il suo dicastero che vennero formate quelle "squadre speciali" di secondini che poi abbiamo visto all’opera a Bolzaneto nel luglio 2001.
Quindi, non tutte le colpe sono di Pannella e comunque non è certo solo Pannella che dovrebbe fare una seria autocritica sul passato ......
Keoma