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Il Decreto Ronchi privatizza l’acqua pubblica

Publie le giovedì 19 novembre 2009 par Open-Publishing

Con 302 sì contro 263 no, è stato approvato dal Parlamento il decreto Ronchi presentato alla fiducia per ragioni di necessità e urgenza che nessuno è riuscito a trovare da nessuna parte.

Ora l’acqua italiana non è più pubblica, è stata privatizzata, anche se Pdl e Lega giurano il contrario. Il motivo di tanta necessità e urgenza è stato sbandierato come una procedura di ingiunzione europea che si aggiunge ad altre 155 e di fronte a cui il governo Berlusconi, nell’interesse dei cittadini, non poteva fare che ubbidire.

Niente di più falso!

Peccato che tra queste 155 ingiunzioni ci sia anche quella per cui B deve mettere immediatamente su satellite l’illecita Rete4 e per cui stiamo pagando 350.000 euro di multa al giorno aumentando il deficit dello Stato e impedendo a Europa7, che invece ha tutti i diritti, di trasmettere!

Sulla privatizzazione dell’acqua, non esiste alcuna tassativa ingiunzione europea e Lega e Pdl lo sanno benissimo tant’è che Parigi ha rifiutato di farlo e la Merkel non ci pensa nemmeno a privatizzare i servizi al cittadino che nelle liberale Germania sono tutti gestiti dallo Stato, compresa l’acqua.

Falso anche che l’infame privatizzazione sia fatta nell’interesse dei cittadini. Ovunque l’acqua sia stata privatizzata il risultato è stato peggioramento della qualità dell’acqua fino a contaminanti colibatterici e boom orribile delle bollette con tariffe da capogiro, perché ovunque un servizio pubblico diventa privato crollano tutte le garanzie di qualità e prezzo e l’unico scopo del nuovo gestore è massimare i profitti tagliando i costi. Ma la Lega si è buttata nel nuovo scempio che indebolirà ancor più gli enti locali e approva la privatizzazione senza alcun regolamento che,m si dice, sarà fatto poi, o forse mai.

Alla faccia della difesa del territorio!

Ora qualunque squalo del mercato potrà rubarci l’acqua pubblica, anche un ente straniero, anche una società a infiltrazione mafiosa. E se l’acqua dai rubinetti uscirà cara ma sporca, ci saranno sempre le acque minerali, controllate dalla mafia.

La Lega si è buttata nel nuovo scempio del decreto Ronchi che indebolirà ancor più gli enti locali e farà un dnano si auoi elettori, approvando per di più la privatizzazione senza alcun regolamento che, si dice, sarà fatto poi, o forse mai.

Alla faccia della difesa del territorio!

Ora qualunque squalo del mercato potrò rubarci l’acqua pubblica, anche un ente straniero, anche una società a infiltrazione mafiosa.
E se l’acqua dai rubinetti uscirà cara ma sporca, ci saranno sempre le acque minerali, controllate dalla mafia.

Davvero un bel lavoro in nome di un federalismo che, quando sarà raggiunto e se mai sarà raggiunto, avrà la funzione di distribuire le spoglie di qualcosa che non sarà più, perché il mercato o lo stato si saranno presi tutto!

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