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Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee
Publie le giovedì 7 maggio 2009 par Open-Publishing25 commenti
GOVERNINO I LAVORATORI, NON I BANCHIERI
Il Partito comunista dei lavoratori è presente, con proprie liste, alle elezioni del Parlamento europeo. Siamo l’unico partito della sinistra che non ha sostenuto il governo Prodi e che è estraneo alle Giunte di
centrosinistra. Contro Berlusconi e Confindustria avanziamo un
programma coerentemente anticapitalistico: che riconduce l’obiettivo
immediato del blocco dei licenziamenti alla nazionalizzazione delle
banche e delle imprese che licenziano e alla prospettiva di un governo
dei lavoratori. ’Governino i lavoratori, non i banchierì sarà la
parola d’ordine centrale della nostra campagna».
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Messaggi
1. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 7 maggio 2009, 23:17, di vota antonio
Ma come hanno fatto a presentare le liste se ci volevano 150 mila firme, e loro sono al massimo 2000 iscritti?Come le hanno raccolte? O avranno fatto come alle ultime elezioni politiche quando si sono fatti presentare la lista da un deputato uscente per non raccogliere le firme?Comunque per fortuna ci sono loro,almeno c’è un Partito Comunista per cui votare
1. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 00:01
Le firme non le hanno raccolte ..
Se si veniva "presentati" da un europarlamenare uscente non ce n’era bisogno ..
E li ha "presentati" Marco Rizzo ...
K.
2. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 00:24
ma il Rizzo che ha chiesto in cambio? In fondo i voti al PCL potrebbero danneggiare il listone picista togliattiano-berlingueriano (= filogovernista) Diliberto-Ferrero-Salvi nel raggiungimento dell’agognato 4%....
Istvan
3. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 08:08
Rizzo col "listone" non c’entra nulla,ha messo in piedi una sua ennesima aggregazione " di sinistra" ( intorno al sito www.proletaria.it ), credo non sia nemmeno ricandidato alle europee ma come deputato uscente poteva fare da garante ad altre liste evitando così la raccolta delle firme.
Raf
4. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 11:22
ha firmato giulietto chiesa
5. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 11:41
Certo che Marco Rizzo non si fa mancare niente!Chissà come la prenderanno Diliberto,il suo partito e i Comunisti Uniti questa cosa...Comunque sta volta ha fatto una cosa buona
6. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 13:41
A quanto ne so, hanno firmato sia Chiesa che Rizzo, di europarlamentari ne servivano almeno due ....
Comunque credo che Rizzo sia ormai fuori dal PdCI, come dicevo insegue un suo progetto di aggregazione autonomo.
Ci mancava un ulteriore scissione ....
Ma il problema credo sia più serio e generale ... per invertire minimamente la tendenza credo sia necessario "rottamare" l’intero "ceto politico" ( e ancora di più quello sindacale ) della cosiddetta "sinistra" ....
Non ci sono vie di mezzo .... ed il discorso vale pure per i vari "scissionisti a sinistra" ... come appunto Ferrando e/o Sinistra Critica.
E’ allucinante il fatto che ogni "notabile" si crei il proprio partitello a sua stretta immagine e somiglianza ....
E’ vero che è un vecchio vizio della sinistra ma ormai si sta raggiungendo il livello della barzelletta ....
Se è quindi certo che i principali responsabili di questa situazione sono i vecchi dirigenti di Rifondazione ( Bertinotti in primis) che con operazioni tipo le espulsioni di fatto prima di Ferrando e poi di Turigliatto ( che semplicemente e coerentemente si erano pronunciati contro le missioni di guerra) hanno quasi costretto costoro alle scissioni ... è pure certo che oggi tutto ciò appare incomprensibile ai comuni mortali ...
Aumentando ancora di più il divaricamento tra "sinistra" - anche sedicente "antagonista" - e la "gente in carne ed ossa" .....
Raf
7. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 16:14, di Enrico Biso
Distanti dalla gente in carne ed ossa ? A me non sembra. Comunque sia, riporto il comunicato nazionale di SC, dove si chiarisce la posizione assunta, potrà non piacere, ma senza autoproclamazioni, si chiarisce di non partecipare all’ennesimo già visto. Politicamente ed eticamente non mi sembra cosa di poco conto, giudicandolo per di più a confronto di quello che è lo stato attuale della sinistra. SINISTRA CRITICA NON SI CANDIDERA’ ALLE EUROPEE. PRESENTI INVECE ALLE AMMINISTRATIVE
Documento del Coordinamento nazionale
Sinistra Critica non farà parte della lista promossa da Prc e Pdci e che ha trovato il supporto di Socialismo 2000 e dei Consumatori Uniti.
Avevamo proposto una lista anticapitalista che presentasse alcuni elementi di discontinuità con il recente passato, fatto di errori e sconfitte, della sinistra radicale. Una lista che avesse una simbologia rinnovata, seppur riconoscibile, con candidature espressione del conflitto sociale e dei movimenti, con un codice etico per i candidati e le candidate, con una visibile alternatività al Pd e al centrosinistra italiano a partire dalla rimessa in discussione, anche parziale, della politica di alleanze locali. Un profilo complessivo, dunque, di rottura con il passato, non certamente l’adesione al nostro progetto ma una richiesta di discontinuità basata sulla presa d’atto che se la sinistra in Italia è arrivata a un punto disastroso questo non dipende dal fato o dalla forza di Berlusconi ma dai suoi errori, dalle sue disinvolture, dagli opportunismi e dalle sue analisi errate. Il nostro tentativo di dialogo con forze, come Prc e Pdci, che sono le principali responsabili della disfatta, sono stati difficili ma sinceri e abbiamo provato sul serio a verificare un’inversione di tendenza in grado di prefigurare una ripartenza, un nuovo inizio della sinistra. Quelle forze, però, non hanno voluto fare lo sforzo di un cambio di passo, preferendo la continuità, anche simbolica, e l’alleanza con forze ancora più moderate.
La lista presentata si colloca così in piena continuità con la storia governista di Pdci e Prc, prefigurandone una fusione tutta simbolica, in assenza di una vera strategia per la costruzione di una nuova sinistra anticapitalista che faccia i conti con il passato e con il futuro. Così non è del tutto casuale o episodico che la lista abbia come testimonial gli ex ministri dei governi Prodi e D’Alema. Nessuno può sottovalutare, infatti, il significato di un accordo elettorale che si priva di Franco Turigliatto, che con il governo Prodi ha rotto, e imbarca Cesare Salvi o l’ex "bordoniano" Bruno De Vita.
A noi sembra che non sia questa la strada per ricostruire e rinnovare la sinistra di classe in Italia. Non è questa la strada che Sinistra Critica ritiene utile per rilanciare, al tempo della crisi globale del capitalismo, una sinistra coerentemente anticapitalista, radicata nel conflitto sociale e nei movimenti, indisponibile ai governi con il Pd e il centrosinistra, aperta alle istanze e ai desideri delle nuove generazioni. Non è questa la strada per ricostruire una nuova sinistra di cui c’è un disperato bisogno in questo paese.
Ora si andrà alle europee e per Sinistra Critica si è posta la questione se presentare o meno una propria lista. Abbiamo deciso di non farlo, di non raccogliere le firme - nonostante il successo nella Legge sul Salario minimo che ne ha raccolto 70mila - né di ricercare improbabili adesioni di parlamentari europei. Non perché Sinistra Critica non abbia un progetto da rendere pubblico e da far vivere nella competizione elettorale. Anzi, queste elezioni costituiscono l’occasione di far vivere in Europa la Sinistra Anticapitalista che trova nel Npa francese, nella sua dinamicità e capacità di scompaginare vecchi schieramenti, un esempio efficace di rinnovamento.
Ma in questa situazione, di grande confusione e dispersione di forze, pensiamo non serva un’operazione di propaganda finalizzata alla sola visibilità.
Più utile, invece, lavorare nel medio periodo alla prospettiva che le mobilitazioni di Londra contro il G20 o le mobilitazioni in Francia contro i manager rendono attuale, di una Nuova Sinistra Anticapitalista. Una sinistra davvero nuova, senza riflessi identitari o sterili nostalgie, radicata nel conflitto, alternativa, davvero, al Pd e al centrosinistra oltre che alle destre, in grado di parlare alle nuove generazioni. Tutto questo manca alla sinistra cosiddetta radicale, in particolare ai suoi gruppi dirigenti mossi dal principio dell’autoconservazione.
Non ci presentiamo alle elezioni europee, dunque, ma faremo la “nostra” Campagna centrata sulla Legge per il Salario minimo intercategoriale che è depositata al Senato e che chiediamo venga discussa dal Parlamento con l’obiettivo di dare un aumento di 300 euro a tutti, di istituire il Salario sociale e i minimi previdenziali a 1000 euro, il recupero del fiscal drag e la scala mobile.
Saremo invece presenti alle amministrative dove molti elettori ed elettrici troveranno il nostro simbolo o i simboli di coalizioni ampie e di movimento, come ad esempio a Bologna, chiaramente alternative al Pd, al primo e al secondo turno.
Ma la politica non gira solo attorno alle elezioni e di istituzionalismo qualcuno è già morto. Per questo lavoreremo sul piano del conflitto per costruire Comitati contro la Crisi, sempre più urgenti e necessari, in grado di respingere l’assalto berlusconiano e di Confindustria e di restituire, a partire dalle lotte, la necessaria fiducia a lavoratori e lavoratrici, ai giovani, ai movimenti per i diritti civili e ambientali, al movimento antiguerra, per una nuova stagione di unità e radicalità.
Sinistra Critica - Movimento per la Sinistra Anticapitalista
8. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 16:16
Caro Raf, credo anch’io che ormai molta sinistra sia solo sedicente tale ed ancora di più sedicente antagonista !!
Ormai si assiste più che ad una frantumazione ad una vera e propria polverizzazione in un miriade di sigle, gruppetti e fazioni frutto di una totale incapacità non dico di elaborare una strategia unitaria costruita sulla base di pochi semplici fondamenti politici, ma anche di far appello ad un minimo di buon senso per costruire almeno una finta facciata politica che consenta di presentarsi alle elezioni sotto un unico simboloe con qualche speranza di superare la percentuale dello zero-virgola !!!
La situazione è grave ma non è seria !!
MaxVinella
9. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 16:37, di Enrico Biso
Chiaramente non si era in cerca di:costruire una finta facciata politica, fondamento politico dell’attuale disastro politico della sinistra governista. Il già visto di cui parlavo nel post precedente. Una differenza di non poco conto.
10. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 19:14
Il problema non era la "finta facciata" , ma il fatto è che si trattava solo di una "quinta scenografica" dietro alla quale non c’era niente : il vuoto politico !!
Ora andremo alla guerra divisi, disarmati e purtroppo anche con l’arroganza e la supponenza di chi si non si rende conto della propria debolezza !!
Io voterò per Ferrero, turandomi il naso, ma a forza di stare con il naso tappato prima o poi moriremo soffocati !!
MaxVinella
11. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 19:21
Ed infatti Sinistra Critica, evitando di fare l’ennesima lista senza speranza alle europee, mi sembra un tantino più seria del Pcl.
Ma, al di là di questo, rimane la netta sensazione di gruppi "politicisti", autoreferenziali, di fatto incapaci di misurarsi con la realtà di tutti i giorni.
Personalmente stimo Turigliatto e Malabarba, tra l’altro tutti e due vengono dalle lotte operaie, ma l’impressione che anche SC si muova nella classica logica trotzkista del "pochi ma buoni" è forte.
Del resto tutto ciò è appunto tipico dei trotzkisti che storicamente, a parte qualche sprazzo in Francia ed in alcune realtà dell’America Latina, hanno sempre avuto una logica minoritaria ed autoreferenziale.
E’ vero che le responsabiltà principali di questa situazione ce l’ha Bertinotti, che certe espulsioni non potevano che avere come logica conseguenza una scissione, però mi sembra che poi anche SC - anche se in modo certamente più dignitoso di Ferrando che ha pure poi trovato il modo di espellere buona metà del suo partitello ( tanto erano tanti ...) - ha poi finito nella sostanza per rimanere "al palo" ....
K.
12. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 20:13, di Enrico Biso
Legittimo turarsi il naso e non voler rimanere al palo, legittimo, torno a dire ma a me non convince. Forse,però spiega bene perchè annunciando svolte a sinistra, ci si trovi in compagnia di Diliberto, Salvi e intruppati consumatori uniti.Ma,allora,che gli sbagli siano del solo Bertinotti,beh certo, è ricostruzione a dir poco ardita. Seguendo queste logiche capisco la facilità zigzagante di una dirigenza che a Bologna è codista al dopo-Cofferati e a Firenze non trova di meglio che accodarsi a Valdo Spini. Al cui confronto quelli che chiamate presunti antagonisti,sono oro a 24 kt. Il punto,a mio avviso è come uscire a sinistra dalla attuale crisi,ed appoggiare politiche moderate non è la giusta risposta, nemmeno se si tenta di non sentire l’olezzo,turandosi il naso.Il resto sarà insufficente ma può essere una base da cui ripartire,ma per ripartire,bisogna sentirne la voglia..........e questo è un altro discorso.
13. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 21:53
La critica al cosiddetto "nuovo corso" di Rifondazione, la estrema incoerenza tra quanto conclamato a Chianciano e la pratica reale, la condivido tutta.
Non a caso, dopo aver fatto, anche da delegato, quella battaglia per la mozione Ferrero, ad ottobre - visto che non cambiava nulla - ho lasciato il Prc.
I problema è che non credo che l’alternativa possa essere rappresentata da partitelli "politicisti" ed autoreferenziali in perenne lotta tra i loro, fino quasi alla "scissione dell’atomo" .....
K.
14. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 8 maggio 2009, 23:27, di Enrico Biso
Conosco, da altri tuoi commenti,la tua storia politica,caro K, e ti assicuro che non è mia intenzione "convincere" alcuno a prendere un determinato percorso politico. Sarebbe sciocco, credo che attenga al proprio percorso fin qui intrapreso e alla propria voglia di mettersi in discussione. Ma vedi, credo sia sbagliato dare del partitello politicista ed autoreferenziale a quel che si muove nella sinistra anticapitalista, quasi a prescindere. Ci sono esperienze assai diverse e come al solito non si può fare tutto uguale,quello che uguale non è. Io ad esempio, sono attratto ed incuriosito dalla esperienza che in Francia ha portato alla costruzione del npa.Essa nasce dopo lunghe battaglie di demarcazione politico-culturale dal riformismo del ps e la coerenza di questo percorso, i suoi frutti del momento e quelli possibilmente futuri, sono da me presi in alta considerazione. Da qui, il mio collaborare con i compagni e le compagne di sc, ma non solo, ad intraprendere anche nel nostro paese un percorso similare. Senza autoreferenzialità alcuna, ma senza nemmeno ripercorrere strade il cui fallimento è dato. Ecco,perchè il tentare un accordo non si è tramutato nella solita svendita, e torno a ripetermi, ma di fronte al panorama presente,poco non mi sembra. Almeno a me.Ho lavorato molti anni nel prc e il percorso per rifondare una prassi politica e culturale dei comunisti,era da me presa seriamente. Oggi con analogo impegno serve praticare, a mio avviso, nuove strade, e chiarire la distanza dalla sinistra governista. Un lavoro lungo, complicato, ma di fronte all’esistente dell’oggi ,molto probabilmente, più che promettente. Del resto vedremo nei prossimi anni, e probabilmente saremo più vicini di oggi. Questo ottimo sito ci da e ci darà la possibilità di mettere a confronto quel che faremo, buon lavoro per il socialismo.
15. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 9 maggio 2009, 14:51
Grande Marco Rizzo,almeno così con la presenza del PCL siamo quasi sicuri che il Listone composto da PRC e da PDCI non supererà il 4% (perchè lo 0,7 del PCL influirà eccome!)Finalmente un’azione sensata da parte di chi stava in un partito che ha avallato i bombardamenti e il massacro del popolo serbo.
16. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 9 maggio 2009, 15:59
Se è per questo, il PdCi ( ed appena un pizzico di meno Rifondazione) hanno avallato anche di peggio .... vogliamo parlare dell’ Afghanistan, dei tagli alle pensioni, del Tfr nei fondi integrativi privati, la legge Treu, quella Turco/Napolitano sui migranti, quella Fioroni sulla scuola, le privatizzazioni selvagge in stile Telecom ?
Comunque, se considero insensata la presentazione del PCL alle europee, credo che l’aggregazione Prc-PdCi e c. probabilmente riuscirà ad ottenere il 4%, e comunque, se non lo dovesse ottenere, sarebbe stupido dare la colpa a Ferrando. che pure non stimo minimamente ...
A proposito di liste spreca-voti, non vogliamo parlare di quella di Vendola-Mussi-Craxi , certamente più consistente di quella di Ferrando?
Ma poi, più in generale, è così importante e vitale ottenere qualche deputato europeo, a parte l’aspetto becero becero dell’autofinanziamento ?
O non sarebbe invece più importante ritornare, sul serio e non solo vendendo demagogicamente un pò di pane a prezzo calmierato, tra "la gente in carne ed ossa" ?
Ed invece mi sembra proprio che tutte le mosse della ex cosiddetta "sinistra radicale" siano state dettate proprio ed unicamente dalla scadenza elettorale europea, la scissione vendoliana prima di tutte ....
Parafrasado un vecchio film di Nanni Moretti, mi viene da dire che "Berlusconi ce lo meritiamo" ....
K.
17. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 9 maggio 2009, 16:13
Tutto questo detto dal compagno K. ha tanto il sapore di autocritica...benvenga di questi tempi!
18. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 9 maggio 2009, 17:01
Certo che è "autocritica" ...
E del resto i giudizi vanno dati sul fatti, mica ce la si può prendere, come fece Saragat, col "destino cinico e baro" ...
E i fatti dicono che la "sinistra" italiana, negli ultimi anni, non ne ha indovinata una che è una ... inimicandosi pesantemente i propri ceti sociali di riferimento ... su questo non possono esserci dubbi ....
Volendo a tutti i costi salvare il governo Prodi ( poi ucciso invece cinicamente da Veltroni) si è avallata una politica strettamente legata agli interessi dei "poteri forti", italiani ed internazionali, quali la Confindustria, le banche e le assicurazioni, il Vaticano e gli Usa ....
Persino l’unica cosa buona che si è fatta, il ritiro dall’ Iraq, è stata gestita così sommessamente - per non irritare l’ "alleato" di oltreoceano - che non è nemmeno minimamente rimasta impressa nell’immaginario popolare .....
Però bisogna anche dirla tutta ... e cioè dire pure che il governo Prodi era così considerato "l’ultima spiaggia" in certo elettorato di sinistra, soprattutto di tipo intellettuale/piccolo-borghese ma non solo - messo in confusione dalla paura del ritorno di Berluskoni - che forse anche questo fatto ha contribuito a far compiere alla cosiddetta "sinistra radicale" certe scelte ignobili ....
Ricordo benissimo - anche se potrebbe oggi sembrare una favoletta - che, nei giorni caldi della vicenda Turigliatto, mi capitò di sentire dire ad una anziana militante di Rifondazione, pure esponente dei Cobas Scuola, che se le Brigate Rosse avevano sicuramente fatto bene ad ammazzare Biagi (!?!) ... altrettanto bene avrebbero fatto ad ammazzare Turigliatto e Rossi per aver fatto rischiare la caduta del governo Prodi ....
Giuro ... letterale ..... e sintomo, certo paradossale ma non più di tanto, di una confusione allucinante nelle teste anche di certi militanti di base .....
Che la dice lunga sul fatto che l’intero "ceto politico" e pure sindacale della "sinistra" - per invertire la tendenza - andrebbe completamente "rottamato" ....
K.
19. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 9 maggio 2009, 18:11
Probabilmente il Rizzo non ha chiesto nulla in cambio,gli basta che il Listone composto da PRC e PDCI non raggiunga il 4%.E la presenza del PCL inevitabilmente toglie voti(il PCL è dato attorno allo 0,7,percentuale minima,ma in questo caso quasi decisiva)
20. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 9 maggio 2009, 21:08
Caro K. hai ragione, siamo in presenza ormai di un ceto politico logoro, consunto e che forse segretamente anche si compiace , in preda ad un inquietante "cupio dissolvi", di essere parte attiva nel processo di dissolvimento della sinistra e dei suoi ideali !!
Forse il Berluskonismo ha ormai infettato anche il DNA della sinistra così a fondo che tutto quello che accade appare ormai tragicamente ineluttabile !!
MaxVinella
21. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 10 maggio 2009, 12:21
Vorrei, se mi è permesso, solo aggiungere che di tutti quei partiti sedicenti comunisti che poi allegramente governano per gli interessi del capitalismo a Palazzo Chigi come nelle amministrazioni territoriali (che differenza fa dire no alle Finanziarie in campo nazionale e poi applicarle a livello locale e con i partiti che difendono il capitalismo e la Nato?) ne abbiamo abbastanza! Rieducare politicamente la classe lavoratrice (soprattutto i suoi elementi avanzati) allo spartiacque, appunto, di classe (era la prassi delle stagioni di lotta degli anni ’60-’70!) tra politica capitalistica e anticapitalistica, tra partiti borghesi e partiti operai antiborghesi, tra chi è pro e chi è contro il sistema della tetrarchia Confindustria-Mediobanca-Nato-Vaticano (il potere tetracipite che domina lo stato italiano) è condizione ineludibile per rilanciare una prospettiva socialista; prospettiva che non sia astrazione sentimentale ma uno sbocco politico logico e necessario per la realizzazione conseguente delle rivendicazioni oggettive che l’offensiva padronale e dei suoi governi pone oggi alla classe operaia e lavoratrice realmente essitente.
Da questo punto di vista, non mi spiace affatto la presenza elettorale del PCL e della sua tattica di rivendicazioni parziali e transitorie. A tal proposito, infatti, aspetto ancora le motivazioni per le quali il blocco PRC-PdCI-SD non aderisce all’appello del PCL sulla costituzione di un fronte unitario di classe (parlamento delle sinistre formato da delegati eletti nei luoghi di lavoro dai lavoratori stessi) per costruire una piattaforma unificata generale delle lotte in corso contro le politiche capitalistiche di crisi.
Istvan
22. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 11 maggio 2009, 13:00, di mrax
non è vero nulla in italia non ci si candida al PE con uno o due firme di eurodeputati uscenti
quello che conta è il contrassegno (simbolo) il PCL per potersi candidare senza raccogliere firme deve aver presentato candidature con il proprio simbolo ed aver ottenuto almeno un seggio nelle precendenti elezioni europee o nazionali
23. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 11 maggio 2009, 14:22
Il Pcl non ha mai ottenuto seggi nè al parlamento italiano nè europeo.
Eppure ha presentato la lista senza raccogliere le firme ...
24. Il Partito Comunista dei Lavoratori alle elezioni Europee, 14 maggio 2009, 16:41, di Marx
PCL ha raccolto firme infatti si candida su tre 3 circoscrizioni su 5. solo chi ha raccolto firme si candida solo in alcune circosrizioni poichè è riuscito a superare le 90.000 firme (30.000 per circoscrizione) ma non è riuscito a raggiungere le 150.000 previste per candidarsi in tutta l italia. Ieri ho parlato con uno dei segretari del partito e mi ha confermato tutto. quindi per piacere non fatte disinformazione e sopratutto non dite cose che sono contro legge.