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Il Partito Sociale, una traccia di ricerca aperta

Publie le mercoledì 11 giugno 2008 par Open-Publishing

Il Partito Sociale, una traccia di ricerca aperta

di Piobbichi Francesco - PRC

Sono contento che finalmente si sia aperta la discussione attorno al tema del partito sociale, perché essa ci dice in qualche modo come sia possibile costruire la sinistra dal basso senza cadere in retoriche da ritorno ai territori di cui in qualche modo non si sente bisogno.

Il tema del partito sociale non è un’invenzione per prendere qualche voto in più, né tanto meno l’applicazione plastica del modello del partito del pomodoro olandese in Italia. In qualche modo una discussione di questo tipo non dovrebbe essere patrimonio di una parte, ma guardata da tutti con attenzione.

L’interessamento all’esperienza del partito del pomodoro è dato principalmente dal fatto che dimostra che la crisi della politica in Europa può essere attraversata senza scomparire dall’ambito delle forze della sinistra, ci dice che un serio lavoro di massa nel rapporto quotidiano con il vissuto del nostro blocco sociale di riferimento, attraverso l’inchiesta e la vertenzialità, porta risultati concreti anche quando si è all’opposizione.

L’SP, infatti, non solo ha vinto le elezioni dopo decenni di lavoro, non solo ha vinto rispetto al referendum sull’Europa, ma in qualche misura ha sviluppato una funzione egemonica anche attraverso forme mutualistiche in una società complessa, in cui gioca un ruolo non indifferente anche la questione morale. Questo è secondo me l’elemento su cui riflettere principalmente, perché senza condensare il nostro blocco sociale qualsiasi architettura politica, dati i rapporti di forza esistenti, è destinata alla sconfitta, e questo vale per tutti.

Ma guardare all’esperienza olandese, o greca, o di tutto quello che si muove in sudamerica è, appunto, una parte del ragionamento sul partito sociale e non l’essenza, non la pratica concreta; se ci vengono offerti spunti interessanti vanno colti comunque, se si aprono tracce di ricerca vanno tenute vive. Non dobbiamo rinchiudere all’interno di un dibattito congressuale di un partito questo tema, esso infatti riguarda l’essenza dell’agire politico contemporaneo.