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Il Piano casa e gli abusi del potere
Publie le mercoledì 25 marzo 2009 par Open-Publishing3 commenti
Grande Figuraccia di B sul Piano casa.
Berlusconi ha un’idea che ritiene fulgente. Parte immediatamente dalla Presidenza del Consiglio una disposizione per Regioni e Comuni per costruire il 20% in più senza regola alcuna.
Immediatamente Napolitano telefona a B per avvertirlo che la disposizione ha due vizi di forma e di sostanza. Non può essere un’ordinanza amministrativa di tipo ordinario su una cosa tanto delicata e incisiva che stravolge il territorio nazionale ma deve rientrare in un decreto che deve essere approvato poi dal Parlamento, e vìola le competenze di Comuni e Regioni che sono stabilite dalla Costituzione.
C’è un vizio di forma perché il Governo non può legiferare e Berlusconi scavalca ancora una volta il Parlamento, e di sostanza perché il contenuto è anticostituzionale. Ora, Berlusconi è laureato in legge e ha fior di esperti e sa benissimo cosa un Presidente del Consiglio può fare o non può fare. Ancora una volta ci ha provato.
Immediatamente Il furbastro smentisce e dichiara in modo inverosimile che il piano arrivato sui tavoli degli enti pubblici non è suo, il suo è più ristretto e seguirà le vie parlamentari.
Ora, i casi sono due: o alla Presidenza del Consiglia lavora un sabotatore che agisce di testa sua e fa gravissimi atti illeciti di abuso di ufficio che mettono nei guai il Presidente del Consiglio, e andrebbe individuato, svergognato e cacciato a calcioni. Oppure a capo della stessa Presidenza del Consiglio c’è un soggetto pericoloso che agisce in modo arbitrario, calpestando ogni forma e sostanza del diritto, e andrebbe cacciato allo stesso modo, perché questa forma e sostanza servono a frenare gli abusi del potere e non sono messi lì a caso o in ornamento, ma per porre al potere freno e via e si chiamano Democrazia.
masadaweb.org
Messaggi
1. Il Piano casa e gli abusi del potere, 25 marzo 2009, 07:34, di viviana
Una Chiesa fascista.
Un Governo fascista.
Una polizia fascista.
Una criminalità organizzata sempre più libera e proterva.
Un paese scorazzato da orde o bande o ronde neonaziste.
Una sinistra extraparlamentare sfracellata dalle sue stesse stolide divisioni.
O parlamentare ma irriconoscibile per la serie infinita di inciuci e di cessioni che l’hanno resa serva e omologata a chi doveva combattere.
Una Magistratura che si vende brutalmente sin nelle più alte cariche e senza distinzioni di partito. O che lotta per combattere i rei ma si vede avocare le inchieste, stoppare le competenze, processare iniquamente, cacciare dai ruoli, sporcare nella dignità.
Media che hanno venduto ogni parvenza di onestà e di verità e taroccano persino i sondaggi (come fa il Corriere) per compiacere un potere pagatore e cupo.
Leggi travolte sin nei più forti dettami costituzionali da leader che governano contro ogni regola democratica con stile proprietario.
Un bipolarismo truce che annichilisce ogni differenza ideologica nella pappa della direzione monopolistica assoluta.
Una sovranità popolare calpestata, ignorata, vilipesa, defraudata.
Un Presidente dello Stato talmente prudente da annichilirsi persino come tutore della Magistratura e della Costituzione.
Cos’altro manca alla nostra disfatta?
viviana
1. Il Piano casa e gli abusi del potere, 26 marzo 2009, 08:55
Cara Viviana, la materia edilizia è disciplinata da una confusa congerie di norme statali, regionali e comunali, spesso incoerenti tra loro se non addirittura in contrasto.
Tutto questo favorisce la più ampia discrezionalità applicativa da parte degli uffici preposti.
Nei Comuni la gestione dell’edilizia e dell’urbanistica non viene intesa come un servizio, ma come un potere.
La conseguenza è che in Italia in materia edilizia con la concussione e con la corruzione i ricchi ed i potenti possono fare quello che vogliono in barba a tutte le norme e Piani Regolatori.
Un famoso urbanista ( Bernardo Secchi ) sosteneva che i Piani Regolatori sono come reti a maglie strette, in cui i piccoli pesci vi rimangono impigliati , mentre i grossi agevolmente le sfondano.
Per compensare questa sperequazione viene largamente tollerato il microabusivismo della stanzetta in più, della piccola sopraelevazione , del cambio destinazione dell’annesso agricolo in abitazione.
La proposta di Berluskoni si muove su questa linea : mano libera alla grande proprietà immobiliare e alle grosse imprese che potranno continuare indisturbati a massacrare il territorio e l’ambiente, manipolando e pilotando a proprio piacere i Piani Regolatori e regalino populista alla grande platea dei piccoli proprietari (che porteranno tanti voti !!) per poter liberamente fare anche loro i propri affarucci immobiliari e sanare vecchi e nuovi microabusi.
MaxVinella
2. Il Piano casa e gli abusi del potere, 25 marzo 2009, 08:26
Berlusconi è molto più intelligente di quanto vi aspettiatte, col suo annuncio ha due propositi e cioè da un lato, pur sapendo che sarebbe incostituzionale, egli sa che la mania distruttrice degli italiani essi immediatamente si metterenna a costruire ovunque sia possibile ed anche impossibile (effetto annuncio)e secondo si guadagnerà i votti di tutti gli imbroglioni, truffatori, palazzinari, distruttori di suolo pubblico,costruttori di mansarde, ecc. che albergano nel cuore di molti italiani. In realtà pone le basi di un futuro condono edilizio che faccia contente le sunnominate categorie che lo voterenno stolidamente in massa. D’altronde di che stupirsi?Berlusconi da quando è in politica così ha governato: condoni edilizi e fiscali fatti passare dalla grancassa mediatica come strumenti di governo ed atti di responsabilità!michele