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Il Rinascimento pugliese come quello di Bassolino: é questa la nuova moralità de
Publie le sabato 1 agosto 2009 par Open-PublishingTorno col cavallo d’acciaio dalle mie brevi vacanze in territorio Sioux e mi ritrovo la bufera pugliese nella sinistra.
E’ una indagine partita da tempo e che incidentalmente ha scoperchiato la storiaccia di escort a pagamento ricevute a più riprese dal premier e ripagate con soldi , favori , apparizioni in tv e candidature politiche.
Incidentalmente - dicevo - perché il filone di indagine e le intercettazioni – finché si possono ancora fare vero berlusca? – riguardano principalmente il malaffare della sanità pugliese.
Traggo dall’Unità di oggi 31 luglio – articolo di Enrico Fierro Bari: inchiesta sulla sanità centrosinistra sotto accusa – l’Unità.it – le seguenti allarmanti notizie e le conseguenti giuste considerazione dell’autore.
“Bari : inchiesta sulla sanità centrosinistra sotto accusa.
Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, concussione, falso, truffa, abuso d’ufficio e voto di scambio, questi i reati ipotizzati per almeno quindici persone coinvolte.”
Ma i boatos dalla Procura parlano di altre decine di interessati.
“Politici, imprenditori, capi della mafia: tutti a braccetto per spartirsi la torta della sanità pubblica a Bari e nell’intera Puglia. Scoppia lo scandalo, roba da Tangentopoli. E come ai tempi di «Mani pulite» i carabinieri irrompono nelle sedi dei partiti alla ricerca di bilanci e conti correnti bancari. Tutti di centrosinistra: Rifondazione comunista, Sinistra e Libertà, i Socialisti autonomisti, Pd e Lista Emiliano (dal nome del suo promotore, Michele Emiliano, rieletto sindaco di Bari).
L’ipotesi accusatoria del pm Desiree Digeronimo, che da un anno che indaga su forniture e appalti nella sanità pubblica, è quella di finanziamento illecito ai partiti. Una serie di imprenditori privati sarebbero stati favoriti con la promessa di versare contributi. Un giro di tangenti che sarebbe continuato fino alle ultime elezioni.
Sull’affaire l’ombra della criminalità organizzata pugliese. Quella che fa riferimento al clan Strisciuglio e che controlla i quartieri San Paolo e Libertà. Secondo le notizie trapelate a mettere nei guai politici e imprenditori sarebbe stato Giacomo Valentino. Il boss pentito, che tutti chiamano «lo zio», ha lasciato di stucco sia il pm che il capo della Mobile Luigi Liguori quando nel maggio scorso ha confessato che «gli omicidi a Bari dal 2004 a oggi sono tutti roba mia». Il clan avrebbe favorito in particolare un candidato alle ultime elezioni comunali di Bari in cambio di favori. In una intercettazione si parla di «manifesti da attaccare» e di voti a vantaggio di un altro candidato.
senatoretedescoAl centro dell’inchiesta l’ex assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco indagato dal 6 febbraio scorso. Quel giorno, tre ore dopo, l’assessore consegnò le sue dimissioni a Nichi Vendola, il governatore della Puglia.
Nel fascicolo che lo riguarda ci sono alcune intercettazioni in cui un imprenditore del settore gli suggerisce come «aggiustare» il piano regionale sanitario.
Continua qui l’articolo di Carzyhorse70