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Il Ruanda accusa Parigi: al fianco degli Hutu in stupri e massacri
Publie le mercoledì 6 agosto 2008 par Open-PublishingIl Ruanda accusa Parigi: al fianco degli Hutu in stupri e massacri
Un rapporto di 500 pagine, con un elenco di accuse durissime. Il governo ruandese, per bocca del ministro della Giustizia, incolpa la Francia di avere svolto un ruolo attivo in quei cento terribili giorni del 1994 in cui le milizie Hutu macellarono 800mila persone d’etnia Tutsi nell’indifferenza della comunità internazionale.
Il rapporto, compilato dal ministero di Kigali, sostiene che le autorità di Parigi fossero a conoscenza dei preparativi del genocidio e che lo abbiano coperto. Entrando in dettaglio, il rapporto inchioda 33 ufficiali francesi e diversi uomini politici. Avrebbero autorizzato e avallato il fatto che proprie truppe addestrassero le milizie d’assalto Hutu e fossero state parte attiva nei massacri, responsabilità che Parigi ha da sempre respinto.
«Le forze armate francesi hanno assassinato direttamente persone d’etnia Tutsi e Hutu accusati di averle nascoste» si legge in alcune parti del rapporto-choc, che aggiunge che «i soldati francesi hanno commesso molti stupri contro donne e uomini d’etnia Tutsi sopravvissuti». Tra i protagonisti della scena politica e militare francese tirati in ballo ci sono anche figure di primissimo piano: dall’ex presidente Francois Mitterrand, ai due ex primi ministri Dominique de Villepin e Edouard Balladur. Vengono citati nel rapporto anche l’ex ministro degli Esteri Alain Juppe.
Bernard Kouchner, l’attuale ministro degli Affari Esteri, ha detto che risponderà alle accuse solo dopo aver letto per intero il rapporto che è stato reso noto ieri pomeriggio. Il documento, in realtà, era stato presentato al parlamento lo scorso novembre ma è stato reso pubblico solo ora. Negli scorsi mesi, tuttavia, pur negando gli addebiti, Kouchner aveva ammesso che erano stati commessi in quegli anni «molti errori politici».