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Una piccolissima bandiera rossa si agita sulla piazza: Grillo urla: “Toglila subito! Porta sfiga! Qui non vogliamo bandiere! Siamo noi i protagonisti!” La folla urla.
“Noi i partiti vogliamo distruggerli! Sono il cancro della democrazia!”
Il Corriere, che non ha capito niente e a cui diamo il mongolino d’oro, chiede: “Voteresti Beppe Grillo?” Vien voglia di battere la testa nel muro. No…No..No. Non puo’ essere! La sordita’ e’ totale.
Beppe Grillo. Un blog con 250.000 iscritti. Il 13° del mondo!
300.000 firme raccolte, per la pulizia del Parlamento.
Ma i partiti fanno i sordi. A forza di fare i sordi, lo diventeranno davvero. Hanno delle orecchie enormi con cui sentono benissimo il sussurro dei criminali, ma non sentono affatto le urla della piazza. E si’ che sembrano delle maxiantenne da elefante.
E se il PD prima di ieri era gia’ male, oggi puzza di morto. Si parlano addosso. Sono in preda a una masturbazione collettiva. E’ uno spettacolo orripilante. Se il Papa se ne accorge, finiscono tutti ciechi. Cosi’ dopo sono ciechi e sordi, proprio una bella classe dirigente! E dei cervelli parliamo in un’altra puntata.
Giocano a Scarabeo, mettono giu’ parole impossibili: scalone, tesoretto, tolleranza zero. Fanno anagrammi: SD, PD, la Cosa 1, la Cosa 2, UDEUR, SPDI, PDLI, PRRR.. giocano con le lettere, con le parole.. ma la Tavola l’han sempre loro.
Loro la Tavola, noi la Piazza. Staremo a vedere. Vedremo dove sta la democrazia.
Una frase di Grillo: “Persino Gianfranco Fini ha chiesto che gli extracomunitari anche se non residenti potessero votare alle amministrative. Certo sara’ loro chiesto di avere la fedina penale pulita. Ve lo immaginate: degli incensurati che potranno votare dei pregiudicati!”
Tolleranza zero con i lavavetir! Ve lo immaginate a Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Corleone…che gli dicono che quellop che ci vuole e’ la tolleranza zero con i lavavetri!
Quanti lavavetri ci saranno a Scampia? O a San Luca?
Cofferati, l’abile voltafrittata, ha detto che si sono equivocate le sue parole, che non chiesto poteri straordinari penali per i sindaci a causa dei lavavetri, ma per le “emergenze sanitarie”! E’ ormai provato (lo ricordo io) che zanzare tigri e pappataci stanno spargendo per la penisola 5 virus tropicali che danno febbri altissime con ricoveri ospedalieri, pericolosee per gli anziani. Ora lui non fa piu’ nemmeno la sterilizzazione nelle fogne di queste larve di zanzare tigri e pappataci. Cosa facciamo? Le vogliamo carcerare?
Io c’ero. Ero a Bologna. E’ stato incredibile! Bellissimo!
Una folla immensa pigiata, appassionata, che riempiva anche tutte le strade laterali. Mezz’ora di coda ai banchetti, pigiatissimi. Mio marito in orario diverso un’ora di coda. Una grande aria di festa e attenzione civile. Nessuna bandiera di partito. Forze di sicurezza invisibili. Non c’erano nemmeno i vigili. Solo i guardamacchine coi loro berrettini neri. Nessun incidente. La cosa piu’ grande era che la piazza era molto giovane, tantissime famiglie con bambino piccoli anche molto piccoli, carrozzine.
Un gran turn over, la manifestazione e’ durata 9 ore con ospiti bravissimi di grande interesse e musica, per cui molti andavano via, i piccoli, gli adolescenti, gli anziani, altri arrivavano e la piazza e le vie adiacenti sempre straripavano
All’inizio un sole cocente e cielo blu, quasi insopportabili, si bolliva sul crescentone, poi quando il sole e’ calato dietro la torre dell’orologio e la piazza e’ diventata piu’ fresca, era meraviglioso, come stare su un’isola chiara e pulita, alta su un oceano di sozzura, che parlava di un paese pulito, di un futuro migliore.
Quando le luci si sono accese, piazza Maggiore e’ sembrata magica e i palazzi sono diventati rosa palpitanti contro la notte. Ogni tanto i fari si giravano verso di noi e si vedeva sullo schermo questa piazza rosata come una conchiglia preziosa con tutte quelle braccia alzata nel segno del V. Spettacolare! Emozionante e travolgente insieme. Non sono mai stata tanto fiera di essere italiana!
Grillo e’ il solito mattatore che ci infiammava, e la grande manifestazione faceva passare personaggi straordinari: il giudice Lenzi prossimo alla pensione con la sua seggezza giuridica, l’architetto in carrozzina Majowiecki che con voce lenta ci mostrava le costruzioni architettoniche sbilenche di amministrazioni impazzite, la Sabina Guzzanti che riportava le frasi surreali di tg fuori da ogni senso, il viso pulito e intenso della mamma del ragazzo Aldrovandi ucciso da 4 poliziotti che sono stati coperti dai superiori...
Ho visto il discreto filmato sulla manifestazione mandato in onda da sky24 .
Invece per nostra disgrazia quello che fino a poco tempo fa era uno dei migliori tg della tv, Rainews24 ha "completamente" ignorato la manifestazione.
Da quando e’ diventato direttore Corradino Mineo, al posto del bravissimo Morrone, che rimpiangiamo tutti veramente, il tg e’ stato ristrutturato completamente e ora dura solo 2 o 3 minuti, senza essere esaustivo di niente, lasciando il posto a falsi approfondimenti, in genere su argomenti sfiziosi scelti ad arbitrium del direttore, secondo il suo capriccio del momento. Stasera per es., ignorate completamente le 225 piazze italiane e le 3 proposte popolari di nuove leggi di pulizia del Parlamento, la testata ha "approfondito" temi come il canottaggio e gli zingari, argomenti pregevoli, ma non ora.
Francamente Rai News 24 si sta squalificando sempre piu’, prendendo la strada ormai cronica della disinformazione dei media italiani, e si’ che era sempre stato democratico e vicino alla gente, l’unico canale che seguiva in diretta ogni grande manifestazione popolare, pur nel silenzio assordante di Rai e Mediaset, ma poi alla bravissima redattrice scelta dai giornalisti e’ stato preferito Mineo, scelta dall’alto di soliti DS. Ora con Mineso anche Rai News 24 si allinea all’omologazione del niente.
Mezz’ora prima che iniziasse la manifestazione-spettacolo di Bologna, i banchetti dei volontari avevano raccolto gia’ 200.000 firme.
Ma a Mineo si vede che questi grandi movimenti popolari non interessano. Meglio parlare del canottaggio o degli zingari.
E’ cosi’ che anche la grande informazione, quella che da Rai News 24 ci aveva dato i migliori servizi d’Europa, invidiati dalle grandi testate televisive, ora, grazie ai Ds, se ne muore.
I momenti di grande commozione sono stati tanti.
..come con i ragazzi di Locri, cosi’ giovani e belli, con le loro facce pulite, cosi’ indifesi, inermi, contro il mostro della ndrangheta che stritola la Calabria, nella connivenza delle amministrazioni pluri-corrotte, e tra loro il visino chiaro da cammeo della figlia del giudice Scopelliti, ucciso nel 91.
Poi tempi di forte energia civile come il nostro grande Travaglio, osannato dalla folla, che ha rovesciato i nomi, le sequenze, della corruzione politica che infanga questo paese.
E poi abbiamo riso, mentre ci indignavamo, ai giochi verbali di Bergonzoni mentre tutti i collegamenti nazionali e internazionali cadevano per strani black out grazie a quell’altro mostro nostrano che si chiama Telecom, che ha boicottato quanto piu’ ha potuto la manifestazione, in buon accordo con le televisioni nazionali. Solo Ecolive, la piccola emittente ambientalista, era presenta grazie a Pecorario Scanio.
Stizzoso il commento del ridicolo ministro Santagata, che gia’ e’ ridicolo per chiamarsi "Ministro per l’attuazione di un programma" (mai attuato), visto che il programma di Prodi e’ finito nel cesso col tricolore di Bossi, e forse Santagata serve per tirare lo sciacquone (ma non bastava la donna delle pulizie allora? che costava pure meno).. Ministro del programma di Prodi e’ come dire direttore del traffico del ponte di Messina.
Costui dunque ha finalmente prodotto il frutto di un intero anno di lavoro al ministero dicendo che nel 2009 Grillo si presentera’ col suo partito. E siccome Grillo i partiti li manda a fanculo, l’acume di tanta scienza mostra il pregevole sforzo di meningi, che saranno inesistenti quanto il lavoro del suo ministero. Complimenti ministro. Un vaffanculo pure a lui!
E poi meraviglioso Ferruccio Sansa, il giornalista del Secolo che ha svelato lo scandalo dei 98 miliardi di € di tasse che le societa’ concessionarie non hanno pagato allo Stato e per cui Prodi pensa gia’ di fare una rateizzazione se non un condono generalizzato, perche’ ci sono dentro tutti, dalle Coop rosse ad Alleanza Nazionale e vogliamo vedere con quale faccia ci chiederanno ancora tasse, lacrime e sangue.
Una manifestazione cosi’ bella, grande e vincente con una tale risposta popolare che nemmeno gli organizzatori con tutto il loro entusiasmo se l’aspettavano, e si’ che le cose sono state fatte benissimo e Grillo "ha sostenuto l’intero costo della manifestazione" e non so se capite che sforzo mostruoso e che costo immenso sono stati sopportati da una persona sola per il nostro bene!!! Non quel fantoccio di Berlusconi sorretto dalla sua corte di mafiosi, evasori e corrotti, il cui unico motto e’ "Vincero’ domani".
La gente migliore d’Italia era li’ pronta e indignata, disperata ma non doma, e cosi’ nelle varie citta’, dopo pochissimo tempo, le migliaia di schede erano finite e da un capo all’altra della penisola si sentiva un grido solo: BASTA! BASTA! BASTA!
Riuscira’ questo grido unanime, questa richiesta universale di pulizia e onesta’, questo bisogno di etica e valori.. a penetrare le orecchie sorde, i cuori morti di questi politici della malora?
(tutto l’articolo su http://www.masadaweb.org)
Messaggi
1. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 09:19
Cara Viviana, la risposta alla Tua ultima domanda è no, non ci riusciranno !!!! Allo stato borghese e alle sue elite dominanti queste manifestazioni non fanno neanche il solletico !! Tutti torneranno a casa, al lavoro, a sorbirsi le consuete trasmissioni TV , Grillo al suo blog e , vedrai, tra due giorni tutti i media cesseranno di parlarne e tutto come prima !! Questa kermesse, fosse stata programmata sotto elezioni, avrebbe forse inciso, spostando certamente qualche milione di voti lontano da Prodi e da Berluskoni, ma ora rimarrà confinata nell’ambito del folklore politico e annoverata come una delle tante simpatiche iniziative del comico genovese!! Io non credo che quello di Grillo sia populismo, come ingiustamente sostiene Michele Serra sulle pagine di Repubblica, ma tutto il suo lodevole attivismo o si concretizza in azione politica organizzata capace di radicarsi nella società e di diventare propositivo anche su tematiche più vaste, altrimenti farà la fine del movimento dei girotondi e delle altre consimili iniziative. Il mio sarà forse un modo un pò tradizionale di interpretare la politica, ma, avendo vissuto in prima persona il ’68, non sono incline a ingenui entusiasmi e facile ottimismo !!!
MaxVinella
1. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 10:22
Vorrei spiegare perché a mio giudizio Beppe Grillo almeno un po’ populista lo è davvero.
In passato Grillo si è occupato di temi importanti come la democrazia e la trasparenza economica (Telecom, Parmalat,...) e di delicate questioni ambientali che mettono in discussione l’intero modello di sviluppo. Inoltre, attualmente, è praticamente l’unica persona in vista che descrive la precarietà (o flessiblilità) per quello che è davvero, cioè sfruttamento. Aggiungo, che il più grande titolo di merito di Grillo è di essere del tutto inassimilabile al patetico centrosinistra che attualmente è al governo (e bene fa la stampa di destra a sottolineare che la gang Veltroni, Rutelli, Diliberto, Bertinotti, dovrebbe cominciare a preoccuparsi per Grillo).
Non voglio neanche dire che esista un vecchio Grillo (buono) opposto al nuovo Grillo (populista). Dico solo che quando ha organizzato la cosa più grossa della sua vita, il vaffa-day, lo ha fatto sul tema della moralità della vita pubblica che è buono a mettere insieme sia il no global che Di Pietro. Il tema cioè che permette di rispolverare tutti i luoghi comuni da "Piove, governo ladro".
Se il vaffa-day avesse pienamente successo, e riuscisse ad elevare un po’ il livello della vita pubblica, avremmo un paese che assomiglia un po’ più all’Olanda o alla Danimarca. Di Pietro ne sarebbe contento, ma al no global cosa gliene importa? Forse la massima aspirazione del no global è vivere in un paese come l’Olanda o la Danimarca (con le loro efficientissime multinazionali)?
Io credo che bisogna analizzare come Grillo costruisce la sua agenda, e chiedersi se i criteri che adotta nel rilievo da dare a questo o a quel tema consentano di vedere in lui un’alternativa più incisiva dei suoi diretti e inefficaci predecessori, i Girotondini.
Gianluca Bifolchi
2. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 13:44
E se la "terza forza" fosse Montezemolo ?
Indubbiamente la campagna di Grillo parte da lontano e si intreccia anche con battaglie sociali di massa e sacrosante : la Tav, Vicenza, il precariato, l’acqua, la monnezza in Campania ....
Ma non c’è dubbio che da alcuni mesi, sui temi della cosiddetta "antipolitica" sono scesi in campo pezzi da novanta come il "Corriere della Sera" e "La Stampa".
Come dire la Fiat .......
E questa campagna, evidentemente del tutto strumentale, si è intrecciata purtroppo anche con la battaglia di Grillo.
Non è un caso che il V-Day di sabato ha avuto spesso come "breviario" il libro "La Casta", opera guarda caso di due giornalisti del Corsera, gli stessi che invece difendono tutti i giorni la Tav, la base di Vicenza e soprattutto la legge Biagi sul loro quotidiano ....
Per questo temo il concetto di "terza forza", per questo insisto sul fatto che non soltanto i politici sono responsabili di questo stato di cose, ma l’intera classe dirigente, industriali ed imprenditori prima di tutti ....
Vogliamo assolvere la Fiat e la Confindustria, dirette oggi da Montezemolo, dalla responsabilità dei guai italiani ?
Vogliamo affidare proprio a loro la soluzione di questi guai ?
Non sarebbe di fatto, come operazione politica, una specie di Berluskoni-bis ?
R.
2. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 13:50
Invito sull’argomento alla lettura di questo articolo odierno di Gennaro Carotenuto
http://www.gennarocarotenuto.it/dblog/articolo.asp?articolo=1289
Non è possibile la pubblicazione per esteso in quanto troppo lungo per i limiti di BellaCiao.
1. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 13:57
L’opinione pubblica è una forza che non sa di esserlo. ma partire da lei, informandola e attivando i suoi bisogni e ideali è opera altamente educativa, un’opera ben più ampia di quel che riguarda le 3 richieste di legge del Vday
Sul blog di Grillo la gente si esprime, si confronta, presenta i propri valori, in modo ben più ampio di quanto avvenga ovunque.
Che tali risultati siano raggiunti da uno solo, un cane sciolto, non inquadrato, che spende i soldi che guadagna col suo lavoro e non ha dietro mafie, P2, Confindustria o sindacati, pare eccezionale. Se qualcuno ci vuole sputare sopra affari suoi. A me pare tutta invidia.
Chiaro che Grillo non è Dio in terra e quel che scrive può essere giusto o sbagliato, ma non è questo il punto. E’ che di fronte alla mediocrità e alla insulsaggine degli attuali uomini politici, uno come lui è come il sole la notte.
La moralità della vita pubblica è cosa che riguarda tutti.
La reazione più evidente di tutti i partiti è che essi pensano che la politica sia loro monopolio, ne hanno un concetto proprietario. Persino Liberazione scrive: le cose chieste sono giuste ma non è quello il modo, intendendo che ci sono persone a cui spetta il modo, ma non sono i cittadini.
Ma chi ha stabilito che il modo della politica deve essere la gestione di una nomenclatura eterna fine a se stessa? Queste piazze dicono che la storia va avanti contro tutto quello che il potere tenta ogni volta. La storia siamo noi.
.
Hanno avuto la faccia di scrivere che Beppe Grillo e’ un clown che scodinzola dietro la demagogia.
Proprio loro che hanno usato i media e le funzioni pubbliche come mezzo di inganno.
Dovrebbero stare attenti a deridere uno che ha catalizzato le richieste e le proteste di centinaia di migliaia di italiani.
Se almeno 300.000 elettori hanno firmato le 3 richieste di legge, molti di più sono quelli che sono profondamente arrabbiati contro questa classe politica e non se ne sentono rappresentati.
Se intendono governare con balle, programmi irrealizzabili, miti sepolti, slogan insulsi, continuando lo spreco immane di denaro pubblico e una intollerabile supponenza in totale separazione dal paese, hanno perso il senno e il senso del reale.
La politica vuol fare la storia, ma qualche volta è la storia che cambia la politica
Dovrebbero ricordare che la storia, delle nazioni come delle borgate, è scritta non da chi si impone in modo borioso ma da chi sa intendere e interpretare i bisogni dei molti. E questa capacità i politici italiani l’hanno persa da un pezzo.
La reputazione è una cosa seria per le persone serie e chi l’ha bruciata così imprudentemente farà molta fatica a ricostruirsene una.
viviana
P.S
Bifolchi, scusa ma sui no global non ho capito una parola di quel che dicevi.
2. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 15:20
Sulle buone intenzioni di Grillo ( anche se il "masaniellismo" ha sempre avuto sbocchi di destra, spesso "sacrificando" per primi proprio i Masanielli) nulla da dire.
Il problema, come dicevo, è che la cosa si sta paurosamente innestando con la campagna contro la "casta" prima dei giornali Fiat e poi anche di quelli del gruppo De Benedetti.
E questi non sono davvero disinteressati ...nè tantomeno estranei ai guai in cui versa l’Italia.
Dei quali certo non è responsabile solo la classe politica ma tutta la classe dirigente, a partire proprio da certi imprenditori, assistiti quando erano in perdita con tanto di "socializzazione" delle perdite ed ultraliberisti quando invece ci sono da incassare, in perfetta solitudine, gli utili ....
Grillo non è certo un "amico" di certi ambienti, rispetto ai quali invece non ha mai risparmiato critiche feroci .... ma l’impressione che oggi certi ambienti, con toni non troppo diversi dal Berluskoni del 1994, vogliano cavalcare la comprensibile onda "antipolitica", mi sembra innegabile ......
Basta sentire le "esternazioni" ormai quasi quotidiane di Montezemolo ...
R.
3. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 16:19
Questa mania di collegare sempre tutto con tutto non la capisco. Ragionando così uno si immobilizza, tanto sennò qualunque cosa faccia si collegherà a qualche parte sgradita dell’universo. Il popolo del blog di Grillo ha ben altro da fare che collegarsi alla scalata al potere di Confindustria che i politici li ha sempre criticati salvo prenderne poi ampiamenti emolumenti e regalie. La gente del blog di Grillo è fatta da precari, disoccupati e incazzati. E Montezemolo ormai sproloquia di tutto come una enciclopedia. Allora tanto varrebbe collegarsi al papa che sproloquia da enciclpedia pure lui.
Ma siamo seri!
viviana
4. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 17:27
Viviana: "P.S Bifolchi, scusa ma sui no global non ho capito una parola di quel che dicevi."
Rispondo: Dico che la radicalità del pensiero no global mi pare che avrebbe difficoltà ad esaurirsi sul tema della lista degli inquisiti che siedono in parlamento. Anzi, il no global si chiede addirittura se una fedina penale pulita sia poi questa grande raccomandazione, dato che si rende benissimo conto, in base alla sua conoscenza dei meccanismi dell’economia globale, che un manager può aver personalmente deciso la morte per fame per qualche centinaio di bambini, ed al tempo stesso essere un personaggio rispettato e riverito nella sua comunità, essere additato ad esempio e essere intervistato da Enzo Biagi, tanto più se è uno che fa la beneficenza e vuole i condannati fuori dal parlamento (non mi stupirei che Grillo convincesse anche Montezemolo).
Mi sembra difficile far risaltare questi punti quando ci si accompagna a Di Pietro.
Ad ogni modo, il mio atteggiamento verso Grillo non è di ostilità, è solo di freddezza. Non sono ostile perché i successi di Grillo spingono le cose in una direzione che, all’ingrosso, mi sta bene. Sono freddo per le speranze che sta suscitando di colmare un vuoto a sinistra, perché sono decisamente sproporzionate per la sua persona. E non perché sia un comico e un blogger, che anzi, nella misura in cui mette a contatto la gente e la fa parlare di cose importanti acquisisce dei meriti che nessuno gli può negare. Ma perché si muove in base ad istinti (come la recente volontà di cavalcare il malcontento contro la "casta", senza altre specificazioni politiche) che non gli permettono di essere un vero soggetto politico con delle strategie di cambiamento (e se comincia a preoccuparsi di non perdere Di Pietro per strada? magari metterà un po’ in sordina il tema dell’Alta velocità e delle opere pubbliche).
Comunque ti avevo avvertito che io sono un po’ "vetero" e che sono diffidente verso tutto ciò che non ingloba una "lettura di classe", se posso permettermi questa terminologia obsoleta.
Gianluca Bifolchi
5. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 18:57
Anche io sono decisamente un pò vetero, non tanto rispetto alla "tradizione comunista" che mi è del tutto estranea ( preferisco definirmi, in perfetta antitesi al bolscevismo, "socialista rivoluzionario") quanto invece rispetto al discorso "di classe" di cui parla Gianluca.
E partendo da questo punto di vista non posso dimenticare il Beppe Grillo candidato negli anni settanta ed ottanta nelle liste del partito liberale di Malagodi .....
Ma, al di là di questo, la penso come Gianluca : sicuramente il V-Day è stata una cosa positiva e che effettivamente "spinge le cose in una direzione che, all’ingrosso" sta bene anche a me.
Temo però gli esiti alla lunga distanza ; già l’enfatizzare sulla "casta" ( non a caso dal titolo di un libro di chiarissima ispirazione montezemoliana ) non solo di Grillo, ma ancora di più dei suoi "metuup" e della stessa Viviana, crea grossi elementi di confusione tra le due campagne, quella di Grillo e quella dei giornalacci di casa Agnelli ......
Il rischio è che, esauritasi la spinta spontaneista ed internettiana, rimanga poi quella dei media di regime sopracitati e che come per le battaglie tutto sommato condivisibili della primissima Lega ( tra chi le sosteneva insospettabili come Scalzone, Valpreda, Giorgio Bocca) contro la partitocrazia di Tangentopoli, poi esca fuori il Berluska di turno, nel nuovo caso il Montezemolo, a raccogliere i frutti dell’ "ANTIPOLITICA".
Qualcosa del genere è già successo con i radicali degli anni settanta, le cui spinte antipartitocratiche e modernizzatrici/libertarie sono poi state cavalcate dal craxismo e poi con i già citati Lega Lombarda e Berluskoni ....
E in fondo anche i "girotondi", che essendo un movimento meno "plebeo" e che soprattutto è nato e morto durante l’era Berluskoni, non hanno potuto avere una strumentalizzazione di destra, credo però che siano largamente all’origine di quel cosiddetto "partito dei sindaci" ( Cofferati in testa che non mancava mai alle loro manifestazioni) che oggi vuole farci credere che l’emergenza italiana siano i lavavetri ai semafori ........
Certo, se Grillo prendesse pesantemente posizione contro il clan Montezemolo e la sua corte di giornalisti prezzolati, potrei rivedere il mio giudizio, ma proprio l’adozione del facile slogan sulla "casta" mi fa pensare che invece Grillo a fare chiarezza, almeno per il momento, non ci pensi proprio.
Per concludere condivido le perplessità tecniche di Carotenuto sulla proposta di legge sul "parlamento pulito", due gradi di giudizio non bastano, ci vuole una condanna definitiva, altrimenti la norma sarebbe palesemente incostituzionale.
E poi c’è condanna e condanna. Ad esempio, se passasse la norma di Grillo il mio amico Nunzio D’Erme, pieno di condanne per manifestazioni contro la guerra, disobbedienze civili varie, per la cacca versata sotto casa del Berluska, per blocchi stradali e ferroviari ed occupazioni di case, non potrebbe mai essere eletto .....
In fondo, anche i reati per cui sono stati condannati Bossi e Maroni, che pure mi danno naturalmente un fastidio fisico, sono lo stesso "politici", della stessa natura di quelli di Nunzio D’Erme : Bossi è stato condannato per "vilipendio alla bandiera italiana" ( il famoso comizio veneziano) e Maroni per resistenza a pubblico ufficiale ( si era sdraiato in terra per protestare contro una perquisizione in una sede della Lega).
Cose ben diverse dai gravissimi reati comuni, associazione mafiosa compresa, per cui sono stati condannati in via definitiva altri senatori e deputati.
E, se si vuole raggiungere politicamente un obiettivo pratico e non solo fare bassa demagogia, bisogna sapere distinguere ......
E non mi sembra invece che Grillo, e ancora meno il suo "popolo", vogliano fare distinzione alcuna .....
Fosse perchè manca una "cultura di classe" ?
K.
6. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 20:15
Io trovo che anche il limite dei due mandati sia molto dubbio. In questo momento in Venezuela una destra fascistoide, oligarchica e golpista sta orchestrando l’ennesima campagna contro Chávez che ha proposto di eliminare il limite costituzionale dei due mandati per il capo dello stato. Data l’enorme popolarità di Chávez è l’unico strumento che hanno per libersarsi di lui, ed io, ovviamente, sono totalmente con lui per l’oportunità che sta dando al popolo venezuelano di votarlo tutte le volte che vuole.
Come potrei allora, per coerenza, appoggiare il limite dei due mandati in Italia?
Questo è il tipo di paradossi che si presentano quando ci si impegola in discussioni su istituti del costituzionalismo liberale, e si dimentica che in essi non c’è niente di giusto e di ingiusto. La loro interpretazione dipende di volta in volta dai rapporti di forza, ed allora tanto vale non togliere all’elettore italiano la possibilità di votare un parlamentare anche tre o quattro volte, se così lui crede.
Ho appena sentito al telegiornale che i genitori di Mandy, la bambina uccisa in Portogallo hanno deciso di rivolgersi ad un grande legale per difendersi dalle accuse della polizia portoghese. Si precisa che il principe del foro è colui che "ha inpedito l’arresto di Pinochet". Ma nessun avvocato ha impedito l’arresto di Pinochet, l’avvocato ha solo agito con abilità su quelle leve del sistema giudiziario inglese pensate apposta per evitare che la gente come Pinochet (o come Berlusconi) finisca in galera. Non è mica Milosevic!
Il problema che ho con queste campagne moralizatrici — che sia Grillo o che siano i giretondi a farle — non sta nel fatto che dicano qualcosa di sbagliato, è solo che contribuiscono ad offuscare l’analisi dei problemi veri, andando al nocciolo dei rapporti di potere che sottostanno al fatto giuridico, o alla massima morale.
E’ in questo senso che io parlo di "lettura di classe" (e tra parentesi definisco me stesso un libertario, che per qualche ragione non ha troppe simpatie per la parola "comunista").
Gianluca Bifolchi
7. Il Vday a Bologna, 10 settembre 2007, 22:17
Caro Gianluca
te lo chiedo molto gentilmente: sei andato molto lontano con la tua ideologia di classe?
viviana
8. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 06:19
Viviana:"te lo chiedo molto gentilmente: sei andato molto lontano con la tua ideologia di classe?"
Spiegati meglio, Viviana, e ti risponderò. Posta così sembra una domanda da questura.
Gianluca
9. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 09:10
Cara Viviana, in effetti se analizziamo la storia recente e ci chiediamo dove hanno portato le grandi lotte del ’68 prima e del ’77 dopo, ci accorgiamo che il risultato sono stati Craxi prima e Berluskoni dopo !! Aveva ragione Pasolini : l’omologazione politica ai valori e all’ideologia della borghesia dominante la si ottiene in maniera quasi automatica attraverso l’omologazione culturale. Appropriandosi del totale controllo dei media e dell’industria culturale e tramite la lusinga consumistica l’elite dominante ti appiattisce e ti fa accettare con facilità e quasi inconsapevolmente i propri modelli di comportamento e di consumo : a quel punto il gioco è fatto !! Sei un borghese e qualunque cosa fai e qualunque iniziativa prendi puoi essere facilmente riomologato e confinato in un recinto dove ti puoi agitare quanto vuoi, ma finisci col fare solo folklore politico, senza incidere minimamente sui reali rapporti di potere !!
MaxVinella
10. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 10:18
Caro Max, anche io sono ( proprio perchè mantengo una "visione di classe") un convinto pasoliniano che crede che la battaglia da fare sia soprattutto di tipo culturale.
Ma nemmeno Pasolini, al di là dell’utilizzo strumentale odierno della famosa poesia ( la pubblicassero mai tutta ... sempre solo la parte che interessa loro ...), pensava che il 1968 non fosse servito a niente.
Fu invece proprio una rottura di tipo soprattutto culturale enorme, certo figlia del beat degli anni precedenti, che portò, oltre al 1969 operaio ( che spesso, anche da sinistra, si tende a rimuovere), ad una modernizzazione sociale ed appunto culturale della società beghina e conformista dei decenni precedenti.
Statuto dei lavoratori, fine delle gabbie salariali, il femminismo, l’ambientalismo, una vera e propria rivoluzione nei costumi, una serie di sacrosanti diritti civili furono indubbiamente figli di quel 1968.
Il 1977, più "ruspante" e sottoproletario, fu invece al tempo stesso la chiusura di un ciclo ( quello appunto del 1968) e l’apertura, ancora attuale, di un altro : quello della precarietà sociale e dei tentativi di reazione a questo.
Potrei, con enorme cattiveria, rammentare che in quei giganteschi sommovimenti sociali e politici, Grillo, per sua stessa ammissione è stato sempre e regolarmente "contro", convinto anche allora che la soluzione fosse invece una specie di "liberismo buono" che esiste solo nelle favole .....
Certo, pensando ai tanti ( ma comunque una minoranza infima rispetto alle masse tumultuose di quegli anni) sessantottini approdati ad oggettive posizioni di destra, ben venga uno come Grillo che fa, in parte ed a modo suo, la strada inversa ....
Ma da questo ad eleggerlo "vate" di una protesta risolutiva, siamo ben lontani dalla realtà ...
E questo senza ancora invocare il rischio, ben presente ed evidente, di strumentalizzazioni di certi ambienti imprenditoriali ...
K.
11. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 11:59
Caro K., essendo anche Tu pasoliniano dovresti ricordare che Pasolini non amava molto quel tipo di modernizzazione , anche se indubitabilmente aveva in se qualche elemento positivo, essendo il suo riferimento piuttosto le culture pre-industriali e contadine tipiche dell’Italia anteguerra. Pasolini evidenziò anche come queste culture non furono abbattute ed omologate dal fascismo : la maggior parte degli italiani non assorbirono, se non nei suoi aspetti formali e da parata, tutto il ciarpame pseudo-culturale, che il fascimo faceva di tutto per imporgli.
Queste culture, invece, con l’avvento della televisione e di un consumismo sempre più pervasivo, sono state completamente abbattute e sostituite da un insieme di subculture metropolitane, facenti riferimento a modelli imposti con la pubblicità ed il bombardamento mediatico. Questo diceva Pasolini!
Per quanto attiene il ’68 e le forme di modernizzazione da esso indotte, credo che la maggior parte di esse contengano molti di quegli elementi negativi a cui accennava Pasolini, trattandosi nel maggior parte dei casi di fenomeni di appropriazione di modelli importati da oltreoceano, tipici delle società di religione protestante e figli di uno pseudo-ribellismo da elite studentesca alto borghese.
MaxVinella
12. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 12:28
"Per quanto attiene il ’68 e le forme di modernizzazione da esso indotte, credo che la maggior parte di esse contengano molti di quegli elementi negativi a cui accennava Pasolini, trattandosi nel maggior parte dei casi di fenomeni di appropriazione di modelli importati da oltreoceano, tipici delle società di religione protestante e figli di uno pseudo-ribellismo da elite studentesca alto borghese."
Pure il 1969 operaio di cui parlava K., pure l’avvento dell’operaio massa meridionale alla testa delle lotte, il sindacato dei consigli ecc. ecc. erano un "pseudo-ribellismo da elite studentesca alto-borghese" ?
Pure le rivolte per la casa, nelle borgate romane tanto amate da Pasolini, erano questa cosa ?
Pasolini aveva ragione da vendere sui rischi dell’omologazione, sul consumismo nuovo "oppio dei popoli", sulle questioni della comunicazione.
Ma non era certo la civiltà cattolico/contadina figlia di Pio XII e della Coldiretti l’alternativa giusta a tutto questo ...
E comunque ricordo che Pasolini fu in testa alla battaglia per il divorzio ( mentre sicuramente ebbe molti dubbi sull’aborto anche se poi si dichiarò a favore) e fece addirittura il direttore responsabile del settimanale "Lotta Continua" e per questo gruppo girò anche un bellissimo film documentario a partire dalla vicenda di Piazza Fontana e di Pinelli che si chiamava "12 Dicembre".
Sinceramente, sentendo più mio anche per ragioni anagrafiche il 1977, sarei stato curioso di vedere come Pasolini si sarebbe rapportato a quel movimento, sicuramente più "radicale" in forme e contenuti, ma anche molto, soprattutto a Roma e Napoli, partecipato da quei "desperados" di borgata che lo scrittore/regista tanto amava.
Ma purtroppo l’avevano ucciso nel novembre del 1975.
Comunque, a proposito di logiche piccolo o medio/borghesi, che c’entrano le orde giustizialiste di Grillo col 68, col 69, col 77, con Pasolini ecc. ecc. ?
Il grande comico dice in larga parte cose giuste nel merito ma oggettivamente mi ricorda più il Giannini dell’ Uomo Qualunque, il primissimo Bossi o anche peggio ... che non un Cohn Bendit o anche soltanto un sindacalista metalmeccanico degli anni settanta.
R.
13. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 13:25
"Comunque, a proposito di logiche piccolo o medio/borghesi, che c’entrano le orde giustizialiste di Grillo col 68, col 69, col 77, con Pasolini ecc. ecc. ?"
Non so, ma questo mi permette di esprimere un altro motivo di disagio rispetto all’area Grillo, Travaglio, eccetera. Il fatto cioè che i provvedimenti di clemenza come l’indulto sarebbero per definizione sbagliati e cattivi, e che è ora di cominciare a chiederci se in Italia non ci siano troppi gradi di giudizio nel processo penale.
Il tutto senza alcuna premessa teorica che serva a giustificare perché queste posizioni della destra siano state tutt’a un tratto assimilate non solo dalla sinistra, ma anche da una sinistra che si veste di tratti protestatari e si presenta come vittima di un tradimento dei suoi valori.
Il pensiero giuridico-penale che sottende queste posizioni mi dà qualche brivido, e mi fa ripensare con nostalgia ai bei tempi della fondazione di Magistratura Democratica (non la MD di adesso).
Gianluca Bifolchi
3. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 13:31
Grande Beppe!!
RAGAZZI BISOGNA DIRE “ORABASTA”!! ORA BASTA A QUESTE PERSONE CHE CI PRENDONO PER I “FONDELLI” E CI VORREBBERO CONFONDERE LE IDEE
Venite su http://orabasta.altervista.org
UN FORUM DOVE DISCUTERE SU QUESTA ITALIA, PER DENUNCIARE GLI SCANDALI GRANDI E PICCOLI CHE SIAMO COSTRETTI A SENTIRE E VIVERE OGNI GIORNO!!
DICIAMO ORA BASTA!!
Beppe qualunquista? Beppe è la salvezza!!
Ciao cari
1. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 14:31
"Beppe è la salvezza!!"
E perchè non il Messia, il Taumaturgo, il Conducator, il Migliore, il Piccolo Padre o addirittura il Duce ?
Ma vi rendete conto ?
Il buon Beppe dovrebbe essere il primo a preoccuparsi di certi "tifosi" ....
R.
4. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 14:43
ach! Questi ricchi uomini dello spettacolo che strillano dicendo cose che piacciono davvero a tutti! Queste idee un po’ da liceali, non più di due mandati parlamentari e poi a casa ! Questo non volere in Parlamento un condannato per resistenza a pubblico ufficiale ( e così neanche Turati sarebbe diventato deputato) ! Questo fare di tutte le erbe un fascio ! Questa esaltazione del blog, luogo deputato per discorsi da bar sport e per la santificazione del luogo comune, caro mio non ci sono più le mezze stagioni! Questo gran populismo, il popolo , il popolo, quello cioè che vota in massa il berlusca e che inneggia all’Impero tornato sui colli di Roma ! Questi santoni intoccabili, incriticabili, onniscenti ed infallibili ! Questa folla che tutta insieme danza e balla al ritmo dell’uomo di spettacolo così simpatico e così....VERO!!! Chissà perchè la verità in genere poi è scomoda, sgradevole, sussurrata,virtuosa ma rivoluzionaria ! Ma il Beppe parlante è veramente così virtuoso ?, Perchè non spiega per esempio perchè ha aderito ai condoni del Tremonti ? Perchè non parla della sua condanna a un anno e tre mesi per triplice omicidio colposo? Certo , se sei uomo ti si perdona , se sei un santone devi essere perfetto .
Buster Brown
1. Il Vday a Bologna, 11 settembre 2007, 18:58
Altra prova del mio essere vetero, al di là di ogni speranza di recupero. La notizia che segue annuncia cose che mi sembrano più promettenti del Vday.
Gianluca
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La Fiom boccia il protocollo sul Welfare firmato da Cgil, Cisl e UilLa Fiom boccia il protocollo sul Welfare. E’ l’esito della votazione del comitato centrale della federazione dei metalmeccanici della Cgil. I membri del comitato centrale Fiom hanno approvato, con 125 voti su 159 presenti e votanti, il documento presentato dal segretario generale Gianni Rinaldini, che proponeva di "non approvare" l’accordo firmato in estate da Cgil, Cisl e Uil. Sono stati 31, invece, i voti a favore del documento proposto dal segretario Nazionale, Fausto Durante, favorevole all’approvazione dell’intesa. Solo 3 gli astenuti.
E’ la prima volta, nel Dopoguerra, che una federazione della Cgil respinge un accordo firmato dalla confederazione. Mercoledì sono previsti gli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil per stabilire le modalità della consultazione sindacale sul Protocollo. In quell’occasione i rappresentanti dei tre sindacati esprimeranno la posizione sull’intesa.
2. Il Vday a Bologna, 12 settembre 2007, 09:01
Anch’io penso che la bocciatura della Fiom del protocollo sul Welfare firmato da Cgil, Cisl e Uil, sia certamente un evento politico molto più importante e rivelatore del V-day. Questo significa che in Italia esistono ancora dei ridotti fortificati in cui i valori della solidarietà, dell’uguaglianza sociale e della voglia di lottare e combattere, hanno ancora una speranza di sopravvivere agli assalti di " forze soverchianti" che cercano, accerchiandoti, di annientarti ed imporre i propri disvalori ed una visione del mondo all’insegna del dominio dell’uomo sull’uomo ed del più bieco darwinismo sociale . Tutto questo sancisce in maniera netta e definitiva il distacco di una fondamentale componente della CGIL dalla linea filo-Prodiana e filo-Veltroniana, rappresentata da Epifani e che ormai configura un insostenibile ruolo di stampella del governo in carica e di supporto alla linea neo-centrista che sta ispirando la formazione del PD e che conferisce alla CGIL il carattere di un vero e proprio sindacato giallo.
Auguriamoci che tutto questo faccia riflettere tutti quelli che hanno ancora nelle vene qualche stilla di sangue di sinistra e che stanno riponendo una fiducia cieca ed acritica in Veltroni e nelle sue vergognose manovre per spostare a destra il baricentro politico italiano. instaurando un vero e proprio regime neo-democristiano.
MaxVinella
3. Il Vday a Bologna, 12 settembre 2007, 10:29
Credo che la FIOM (anche per la grande influenza di Giorgio Cremaschi), si stia ponendo in una situazione di grande interesse. A partire dai problemi direttamente connessi al mercato del lavoro e ai rapporti contrattuali che ne derivano, offre quella base di concretezza nella critica alle posizioni del governo (oggi quello di centrosinistra, ieri quello di destra), a partire dalla quale, aggiungendo nuove articolazioni, anche fuori dallo specifico sindacale, è possibile non dico creare un movimento di massa, ma certo rendere disponibile un riferimento di massa, che unisca alla condivisione di valori anche certe indicazioni pragmatiche.
Non voglio offendere nessuno, e certo non voglio riaprire qui la diatriba, ma penso che le trovate di Marco Ferrando siano folklore un po’ patetico, in questa idea che ciò che ci vorrebbe oggi è una nuova buracrazia di capetti di partito, selezionati per affinità ideologica e fedeltà al numero uno.
Credo più in un’opposizione sociale ripensata in modo nuovo, originale e creativo. Da questo punto di vista sono persino disposto a prendere lezioni da Beppe Grillo, che in questo ha dimostrato talento, se siamo comunque d’accordo ad andare in un’altra direzione.
Gianluca