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Il Vicepremier e Mani Pulite

Publie le giovedì 17 febbraio 2005 par Open-Publishing

"Evidentemente (con i corsivi dell’Avanti! contro Di Pietro, nda), il Psi sta preparando il terreno per delegittimare pesantemente l’inchiesta Mani Pulite, in vista di altre retate. Potrebbe essere arrivata l’ora di Bobo Craxi?" (Gianfranco Fini,27 agosto 1992).

"Questo signor Fini non è altro che un volgare mestatore che scambia la diffamazione per politica" (Bobo Craxi, 27 agosto 1992).

"La scomposta reazione di Bobo Craxi alla nostra nota dimostra che abbiamo colto nel segno: sostenere che i corsivi dell’Avanti! siano mossi dal panico che l’inchiesta milanese sulle tangenti individui uomini al vertice della cupola politico-affaristica nel ristrettissimo entourage familiare della segreteria socialista, è infatti molto più verosimile che insinuare gratuitamente che il dr. Di Pietro agisca per motivi diversi da quelli giudiziari. Se Bobo Craxi vuole trovare qualche volgare calunniatore, non deve scomodarsi a cercarlo fuori dall’ambito dei suoi amici di partito. Anche lui dovrebbe sapere che quando si è presi con le mani nel vaso della marmellata è inutile tentar di nascondere le mani e ancor più chiamare in soccorso papà" (Gianfranco Fini, 27 agosto 1992).

"L’avviso di garanzia a Craxi non è solo la fine di un leader, ma anche la fine ingloriosa di un regime in cui i segretari dei partiti di governo hanno accumulato negli anni più potere di qualsiasi dittatore. La scelta dei pm di Milano di emettere l’avviso di garanzia all’indomani delle elezioni amministrative dimostra che la magistratura milanese non fa politica, contrariamente a quanto sostenuto proprio dal segretario socialista"
(Gianfranco Fini, Ansa, 15 dicembre 1992).

(17 febbraio 2005)