Home > Il calvario europeo del filosfo cleropositivo
Rocco ci tiene proprio tanto.
Lui il Commissario europeo lo vuole fare e, come al solito, quando si tratta di posti il nostro filosofo non sta a filosofeggiare. Pur di riuscirci, lo scorso luglio, ha minacciato l’ennesima scissione, ha distrutto la credibilità dell’UDC ed ha mandato a gambe all’aria quei sogni neo centristi di Follini che sino ad allora erano anche i suoi. Gli serviva, da Berlusconi, un passaporto per Bruxelles. L’ha avuto. Il resto che importa a chi “pensa positivo”.
Eppure quella che doveva essere una passeggiata sta diventando un calvario. Per fortuna infatti in Europa non sono ancora abituati alla tragicommedia italiana. Non riescono ad accettare l’idea che possa diventare Commissario alla giustizia un Ministro dell’unico governo che non ha ancora ratificato il mandato di cattura europeo o non capiscono come sia possibile che si occupi di diritti civili un uomo che “vorrebbe le donne a casa”; che attacca le leggi sul divorzio e l’aborto; che disprezza i gay.
Il Presidente del Parlamento europeo ha detto che sarebbe meglio si occupasse di barbabietole e non di giustizia ed affari interni. Chissà se su questo giudizio avranno pesato le proposte sull’istituzione dei lager per immigrati in Nord Africa, oppure il pericolo di veder difendere il pluralismo dell’informazione da parte del rappresentante di colui che detiene il monopolio radiotelevisivo in Italia?
Chissà poi se è vero che ai deputati europei fischiano ancora le orecchie per come Berlusconi aveva voluto replicare alle critiche dell’allora capogruppo della SPD Shulz; oppure se nel giudizio su Buttiglione non ha pesato il fatto che l’Italia sia ormai sola a fianco a Bush nella sua guerra irachena (persino i polacchi hanno annunciato le tappe del loro ritiro).
Certo ha pesato l’arroganza fuori luogo con cui il nostro Rocco ha affrontato la commissione Libertà e Giustizia del Parlamento europeo.
Tutto ciò ha portato ad una clamorosa bocciatura. La prima nella storia dell’unione Europea.
Inadatto. Inadatto a rappresentare l’Europa, inadatto a svolgere il compito di promuovere le politiche comuni su materie così delicate, inadatto ed anche impossibile da riciclare ad altro incarico perché complessivamente impresentabile.
Non possiamo che condividere il giudizio espresso. Al contempo siamo ancora una volta rattristati di fronte all’ennesima umiliazione a cui è stata esposta l’Italia.
Purtroppo infatti non si può non sapere che con Buttiglione è stato bocciato anche il nostro paese ormai considerato una presenza imbarazzante dal concerto europeo. Noi siamo stati messi ai margini da uomini che hanno messo sotto i piedi l’interesse nazionale in nome dei loro interessi personali.
Ed a riprova del “problema Italia” dobbiamo registrare le dichiarazioni di Berlusconi che, con la solita tecnica dell’inversione della realtà, si consente di dichiarare che la bocciatura è “ha un sapore integralista ed oscurantista”.
Ovviamente Buttiglione è stato bocciato proprio perché “integralista ed oscurantista” ed inaffidabile in quanto uomo di Berlusconi. Questo però non lo possono ammettere ma ormai il re è sempre più nudo.
Buttiglione forse alla fine farà il commissario ma la sua credibilità ha già subito un colpo tale che qualunque persona normale ne trarrebbe le conseguenze.
Scommettiamo che non sarà così?




