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Il ciuco di Seghine e il ciuco di Serafo

Publie le giovedì 30 aprile 2009 par Open-Publishing
2 commenti

Mando due proverbi di Prato (Toscana), che giusto giusto ’e s’attagliano al Pd:

1°: “E’ fa com’i’ ciu(c)o di Seghine, rinforza(v)a sull’agghiaia…"
(Si dice di uno che fa il contrario di ciò che dovrebbe fare e si spera si rinforzi nel difficile).

2°: “Gli è come i’ ciu(c)o di Serafo che gli era pieno di guidaleschi”
(Si dice di uno che non fa che farsi danno ma insiste. Il detto deriva da una storiella secondo cui, un certo Serafo pratese pretendeva di abituare il suo ciuco a non mangiare, cosicché la povera bestia, per debolezza, cadeva spesso procurandosi lividi e botti. Quando il ciuco, stremato, morì, Serafo esclamò costernato: “Mah, proprio ora che l’ave(v)o avvezza(t)o a nun mangiare, e’ m’è anda(t)o a morire!”

E anche il Pd, a forza di avere leader intelligenti come Serafo o come Seghine, creperà alla stessa maniera dei loro ciuchi.

Messaggi

  • Cara Viviana, a proposito del PD a Prato , di uno che insiste pervicacemente nei propri errori e si ripete negli stessi, diciamo anche : "verga mannello" !!!!!

    Complimenti comunque per l’approfondita conoscenza dei motti e detti pratesi !!

    Se Ti interessasse ulteriormente approfondire l’argomento , Ti consglio la lettura del libro “ Le parole di Prato. Termini, detti e proverbi in uso nell’area pratese” di Annamaria Nistri e Piera Pelagatti – Editore : ZELLA.

    MaxVinella

    • Cos’è peggio? Candidare delle veline, o convincere gli elettori a votare SI’ al referendum?

      D’Alema dice che il Pd voterà SI’, tanto “dopo” si cambierà tutta la legge elettorale, magari con un sistema alla tedesca con collegi uninominali e una soglia di sbarramento moderata. Ma dopo cosa? Di che sta parlando?

      In Germania non c’è alcun bipartitismo, c’è un sistema proporzionale in cui contano anche i partiti piccoli e anzi mettono in difficoltà la Merkel, mentre votare SI’ ai primi 2 quesiti referendari ci porterà dritti a un sistema a 2 soli partiti, eliminando automaticamente tutti gli altri, compresa l’IdV e tutta la sx radicale, e sull’immediato darà a B una vittoria così netta (con 340 seggi di premio) che potrà fare a colpi di maggioranza tutte le riforme anticostituzionali che vuole fregandosene del Pd. Ma come fa D’Alema a ingannare così il suo elettorato? E come possono Franceschini e Di Pietro dire cose tanto insensate? Vogliono la loro fine definitiva?

      Cicchitto, pres. dei deputati Pdl, lo ha detto chiaro a Franceschini, che "si può togliere dalla testa che, se vincono i SI’, si fa una nuova legge elettorale magari di tipo tedesco. Il Pdl non accetterà mai a smontare il bipolarismo. Se vincono i SI’, co sarà la legge elettorale perfetta per B." Punto e basta. Ma allora di che cianciano D’Alema e Franceschini? In cosa spera Di Pietro?

      Anche Capezzone lo ha ribadito nettamente a D’Alema “Se vincono i SI’, ci sarà una legge elettorale perfetta senza bisogno di altre modifiche, senza successivi pasticci in Parlamento". Ma allora di che parla D’Alema?
      Sta imbrogliando i suoi elettori. Ma perché?

      L’unica è sperare che gli elettori non ritirino la scheda. Ma chi glielo spiega? La sola che capisce che, se vincono i SI’ lei sparisce, è la Lega. Ma gli altri partiti sono nelle stesse condizioni. Domani la Lega avrebbe le mani legate: o si fonde col Pdl o diventa nessuno. Ma per gli altri sarebbe la stessa cosa. Morte della democrazia. E’ questo che vogliamo?

      viviana