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Il colore viola

Publie le lunedì 7 dicembre 2009 par Open-Publishing
5 commenti

Manifestazione contro Berlusconi a Roma. Presenti circa 800.000 persone. A parte l’Italia dei Valori, i partiti non hanno partecipato ufficialmente. I loro elettori sì. Qesta è la prima manifestazione nata sul web, fuori dai controlli partitici, spontanea e a costo zero. Fino all’ultimo Bersani si è rifiutato di partecipare, ma ha lasciato libertà di intervento ai suoi elettori (ci mancherebbe anche il contrario!).

Per la Chiesa il colore viola non significa affatto penitenza, bensì è segno di attesa. Infatti i paramenti viola vengono usati nelle settimane dell’Avvento. Per noi laici il viola è invece il colore dell’audeterminazione dei popoli e proprio per questo significato è stato adottato dagli "autoconvocati" di ieri, nonchè da Marino per la sua mozione.

Paola

Il colore viola è il titolo di un film di Spielberg che racconta una storia di razzismo, abusi e coraggio negli Stati uniti ai primi del ’900.
Il viola è il colore dei paramenti liturgici usati nei periodi di purificazione penitenziale (Avvento e Quaresima). Durante i 40 giorni quaresimali, nel Medioevo erano vietati gli spettacoli. Attori e comici non potevano lavorare. In epoca preromana nei popoli centro-italici il colore viola era legato alle carestie e quindi precedeva l’attuazione del ver sacrum, questo colore precedeva un cambiamento o un rinnovo.
Il viola è il colore dello spirito, quello che dà forza spirituale e ispirazione. Rappresenta un punto di collegamento tra passione ed intelligenza, tra amore e saggezza.
È il colore della volontà di essere diversi, della metamorfosi, della transizione. Unisce in sé gli opposti, il blu e il rosso.
Rappresenta la volontà di esprimersi. Appare nei disegni infantili quando il bambino è in un ambiente costrittivo e restrittivo che gli blocca la libertà di movimento e produce sofferenza e conflitto.

Il paese reale umilia la politica virtuale

Giorgio

Nella mia vita avrò fatto un milione di manifestazioni. Ma questa, per tante ragioni, era speciale. Un po’ quello che poteva essere i G8 se non ci avessero lasciati massacrare. Felice di esserci stato.

Sappiamo bene che la decapitazione politica di B non avverrà per mano nostra, ma la manifestazione di ieri è stata importante, a prescindere dall’obiettivo dichiarato. La società civile deve tornare ad incontrarsi nelle piazze, ad abitare le città, a rendersi realmente visibile, a guardarsi negli occhi, a parlarsi, a toccarsi, a riconoscersi, perché solo in questo modo sarà possibile dare nutrimento alle coscienze individuali, educarle. Coscienze che non si formano certo attraverso la rete - dove troveranno informazioni, iniziative, approfondimenti - ma con l’esperienza diretta, lo scambio di idee, ma anche di sguardi, di espressioni, di “temperature”, come diceva Battisti in una canzone di Panella. Questo è fondamentale per la formazione di un antidoto sociale ai mali della politica, che ci riflette, perché dopo la caduta dell’attuale leader ci ritroveremo a dover fare i conti con il berlusconismo che permea la nostra società, che è nato ben prima di Berlusconi, e che gli sopravviverà ancora a lungo, purtroppo.
La cosa che più mi ha colpito, ieri, è stata la vita viva: il calore meraviglioso di tutti quei corpi riversatisi in strada, le loro spinte, gli abbracci, gli intralci, i contatti accidentali, quelli desiderati, l’urgenza di toccarsi, guardarsi e riconoscersi simili nelle proprie speranze, nelle proprie difficoltà, nella propria indignazione e rabbia, nei propri limiti e potenzialità. In una parola, nel proprio essere Umani. Non esiste un surrogato a tutto questo, non c’è mezzo virtuale che possa sostituirsi alla forza aggregante dell’energia fisica.

Annamaria

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Paola

Alla manifestazione era presente anche Ignazio Marino, il solo leader P.D. che abbia aderito fin dal primo giorno alla manifestazione del 5 Dicembre! Ha portato in piazza con orgoglio il colore VIOLA che, guarda caso, era il colore scelto per caratterizzare la sua mozione. Questa manifestazione è stata davvero splendida per entusiasmo e partecipazione soprattutto giovanile! Sottolineo giovanile perché è questo, a mio avviso, il dato veramente eccezionale e sorprendente! Che bella gioventù che abbiamo! E Bersani oggi a tal proposito che dirà? Avrà ancora il coraggio di ribadire quello che disse poco tempo fa al congresso? : "Attenzione compagni ! Il Partito Democratico deve ritornare allo spirito delle bocciofile se vuole cacciare B!!" Mentre scrivo sorrido ma nello stesso tempo mi invade un profondo senso di amarezza e di sconforto. Il mio partito parla di rinnovamento dal giorno in cui è nato e non sa vedere una novità neppure se gli viene sbandierata sotto gli occhi!

Dal blog di Paola

http://mimuovofacciocose.splinder.com/

“ La situazione è più difficile che mai" scrivevo due anni fa e lo scrivo ancora, ma gli arrabbiati e i delusi sono talmente tanti che non è possibile che la situazione non sia destinata a cambiare.

Quando scendo dall’autobus a Termini per andare al Teatro Brancaccio sono le 10 e la prima cosa che vedo sono i palloncini viola di due ragazzi, seguiti da un gruppetto che porta addosso pure qualcosa di viola e alcuni fischietti.. penso: "ah cominciamo bene!" Arrivo al teatro, già quasi pieno anche in galleria, si riempirà del tutto col passare del tempo, alle balaustre gli striscioni arrivati da Sicilia e Sardegna come da Piemonte e Lombardia. Introduce Cesare Salvi (Socialismo 2000), portano il saluto il rappresentante della sx di Cipro (mi scuso non ho segnato i nomi) e della Linke tedesca, interviene la lavoratrice del gruppo Eutelia e il leader degli agricoltori venuti a manifestare coi trattori dalla Sicilia! parla di antifascismo il presidente dell’ANPI, di lotta al patriarcato e nuove relazioni umane oltre che politiche la femminista, di movimenti e di ideali mai superati come solidarietà e pace Vittorio Agnoletto. Interviene il responsabile del Lavoro, ma esco un attimo a prendere un po’ d’aria, scatto un paio di foto all’esterno e ad alcuni ragazzi calabresi che scherzano, incrocio il mitico Zoro (Diego Bianchi) venuto a sbirciare che accade a sinistra del PD

Interviene verso la fine Oliviero Diliberto, molta autocritica sul passato frazionismo, ma anche rivalutazione di quello che della tradizione comunista va conservato, indicazione ai giovani di seguire vie nuove e autonome senza ripercorrere pedissequamente le strade tracciate dagli adulti (concordo..). Quindi conclude Paolo Ferrero, sottolineando come la federazione di sinistra che si inaugura oggi debba avere sì, caratteri propri chiari - e indica 4 obiettivi iniziali: no al processo breve, difesa dell’acqua contro la privatizzazione, no al nucleare, superamento della precarietà con un referendum per abolire la legge 30 - ma deve essere aperta a tutti quei movimenti, partiti e persone che comunque lottano per cambiare lo stato delle cose, valorizzando in primis le lotte dei e per i giovani, a cominciare dalla partecipazione al No B-Day nato in modo spontaneo sulla rete per opera loro.

Si chiude tra bandiere e canti, poi i gruppi si avviano alla manifestazione. Piazza della Repubblica è già gremita, in mezzo alle bandiere dell’Idv intravedo Di Pietro e Donadi, senza bandiere sono Vendola, Giordano e Migliore, lungo la strada incrocio una Bindi sorridente, ma bandiere del PD ne scorgo solo un paio.. tante invece quelle di Rifondazione e Comunisti italiani, di più, tanti i giovani appresso a quelle bandiere.. ma dove erano nascosti finora?

Ciò che è giusto però va detto: più numerosi sono i senza bandiera e i "viola": sciarpe, cappelli, borse, palloncini, perfino parrucche, un grande popolo pacifico ma determinato a non subire più i soprusi di un potere arrogante!! Quanti i partecipanti? questa volta la questura ha superato se stessa nel ridicolo dichiarando 90.000 persone per una piazza San Giovanni strapiena, inclusa la adiacente San Giovanni in Laterano, quando oltretutto la gente che arrivava riempiva gli spazi lasciati da quella che andava via.. su, non scherziamo, la cifra di un milione è plausibile!C’è Nanni Moretti (ah, se i girotondi avessero trovato più ascolto allora, chissà..) e altri personaggi variamente conosciuti.

Tante teste compatte, senza spazi tra una e l’altra, pochi gli striscioni e gli
slogan, l’importante è la presenza fisica di tutti e di ciascuno.. ma un grosso "DIMETTITI" in letterone gialle ci sta ottimamente..
.. e così pure la musica dei più giovani.

Dei discorsi dal palco non ho sentito praticamente niente, né Dario Fo e Franca Rame, né Ascanio Celestini e Vecchioni, Salvatore Borsellino ecc. ma credo siano tutti su Youtube.
Secondo me viola e rosso insieme non stanno niente male... ri.cominciamo bene!

da Masada 1044. Il colore viola

http://masadaweb.org

Messaggi

  • Lungi da me fare l’elogio di Rifondazione ...

    Però mi sembra giusto dire che, al pari dell’Italia dei Valori, ha partecipato ufficialmente ed ha fornito una parte dei pulmanns arrivati da fuori Roma nonchè l’allestimento del palco ....

    Una volta detto doverosamente questo, ritengo però che nè Rifondazione nè l’ IdV erano minimamente "gli organizzatori" della manifestazione e che anzi un certo esagerato sventolio di bandiere di tutti e due i partiti mi è parso decisamente fuori luogo .... e mi ha dato un senso di "vecchio" rispetto alla freschezza ed alla originalità dell’intera iniziativa ....

    K.

    • turandosi il naso per i "per fortuna gianfranco c’è"...

    • Lo slogan "per fortuna che Gianfranco c’è", peraltro presente in un unico cartello, era chiaramente ironico e dadaista ....

      Possibile che qui si sia perso pure il senso dell’ironia ?

      Ma ve li siete scordati gli slogan a rovescio degli "indiani metropolitani" del 1977 ? E la componente situazionista del 1968 globale ?

      K.

    • sarà che sono allocco allora e non ho capito l’ironia... fortuna che K c’è ed illumina come sempre :-)

    • Non intendo "illuminare" nessuno ... ma mi sembra giusto raccontare quello che ho visto sabato rispetto a chi ne parla esclusivamente avendo visto le cronache dei media o qualche singola fotografia ... pure io, insieme ad alcuni compagni usciti come me l’anno scorso da Rifondazione ( non per andare con Vendola ma dopo aver sostenuto Ferrero al congresso salvo subito dopo rimanerne del tutto delusi), ero andato al corteo animato da curiosità ma anche con una forte diffidenza di fondo ... ma poi ho dovuto ricredermi ...

      K.