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Il credo del "Si puo’ fare" con le parentesi

Publie le venerdì 11 aprile 2008 par Open-Publishing

L’etica del “fare” e’ da maschi. E’ l’etica di quello che non aspetta o parla o discute. E’ l’etica neo-liberale.

Repubblica ha pubblicato la foto dei ricercatori all’estero che sostengono il PD. Non ci aspettiamo mica la par-condicio.

Riporto qui sotto brevemente la lettera spedita alla Repubblica in cui e’ riportato no il PD. Ho aggiunto la mia traduzione/interpretazione del loro credo in parentesi .

Inizione della lettera


Certo che si può fare!

Lettera aperta al Partito Democratico e all’Italia

Noi, un gruppo di ricercatrici e ricercatori di Harvard, MIT ed altri prestigiosi istituti di Boston, emigrati in America in anni vicini e lontani, abbiamo deciso di sostenere il Partito Democratico.

(Noi veniamo da istituti prestigiosi, non proprio di sinistra. I nostri istituti universitari sono l’elite che domina con il pensiero neo-liberale.)

Riteniamo che il Partito Democratico sia l’unica forza politica che si sia messa in gioco scommettendo su qualcosa di nuovo, aprendo una nuova stagione politica.

(E’ la fine del neo-liberismo invece la sinistra crede che la crisi sia del comunismo. Ma questo e’ gia’ avvenuto con la caduta del muro di Berlino).

Vogliamo appartenere ad una forza progressista moderna e matura, che metta al centro dei suoi progetti il cittadino, la sua liberta’ individuale e ricerca della felicità, ma anche i suoi doveri.

(Vogliamo sostenere una forza neo-liberale cosi’ proprio come ci hanno insegnato qui, vogliamo l’individualita’ che caratterizza e contraddistingue gli istituti universitari di prestigio, e vogliamo delle universita’ ove e’ possibile accedere solo con un mucchio di quattrini. Noi ricerchiamo la felicita’ appartenendo ad una prestigiosa universita’. Non crediamo nella solidarieta’ di classe e nella coscienza collettiva )

Crediamo in una sinistra meno ideologica e più pragmatica.

(Crediamo come Berlusconi nel “fare”. Crediamo che “con il fare” tutto si aggiusti. Crediamo che il “fare” sia la forza per la propulsione del mercato. Crediamo che il “fare” sia molto piu’ importante della riflessione accademica.

Crediamo in una forza politica con un forte senso dello Stato e rispetto per le istituzioni.

(Crediamo che la leadership di un uomo o donna possa imporsi sull’autodeterminazione dei popoli. Crediamo che le masse siano delle pecore e non coscienti della propria condizione. Cioe’, noi fermamente crediamo che le masse siano irrazionali e che solo pochi uomini possano guidare lo stato. Crediamo che le idee di questi pochi eletti da Dio possano dominare le masse, per poi controllare lo stato tramite il controllo dell’economia)

Crediamo in una forza politica che sappia prendersi l’onere di decisioni impopolari.

(Crediamo di poterci appropriare del termine “sinistra” in tutta questa confusione di ruoli)

Crediamo che essere di sinistra voglia anche dire essere per le liberalizzazioni economiche, strumento di rottura con il sistema delle rendite di posizione che soffoca la competitivita’ del Paese.

(Crediamo che il neo-liberismo in crisi totale possa appropriarsi dei beni della collettivita’ tramite leggi ad-personam. Vi spediamo questa lettera da un continente che e’ in piena recessione quindi sappiamo bene che ci sono solo due strade da percorrere: o i comunisti saccheggiano il capitale sottratto al lavoro delle masse, o noi neo-liberal saccheggiamo lo stato. Non c’e’ alternativa! )

Crediamo che essere di sinistra non significhi proteggere chi lavora poco o male ma piuttosto dare a tutti le stesse opportunità.

(Francamente crediamo che essere di sinistra significhi dare a tutti le stesse opportunita’, ma poi attivare una selezione su modelli di Darwinismo sociale. Questo e’ cosa intediamo per "sinistra")

Crediamo in una forza progressista che abbia a cuore la legalità e l’ordine pubblico.

(Crediamo che una forza neo-liberale come il PD debba utilizzare metodi polizieschi per amministrare la selezione sociale Darwiniana)

Crediamo che l’evasione fiscale e l’abusivismo edilizio vadano contrastati senza ambiguità.

(Ora che Berlusconi ha ammesso di non dover fare piu’ condoni, anche noi possiamo lo stesso)

Crediamo che l’Italia abbia bisogno di unità ma debba allo stesso tempo andare verso un vero bipolarismo, costruttivo e rispettoso dell’avversario.

(Crediamo come Blair, Bush e Berlusconi che il bipolarismo dia la possibilita’ a negoziare senza frizioni ed accelerare il saccheggio dello Stato – Vedi l’esempio di Blair in Inghilterra.)

Crediamo che essere per la pace non voglia dire voltare lo sguardo quando in altri paesi i diritti umani sono calpestati.

(Crediamo che il Tibet sia da appoggiare ora che lo hanno fatto tutti. Quando Bertinotti ricevette il Dalai tutti invece sparirono. Quindi dopo la considerazione di Bush anche l’Italia deve appoggiare il Tibet solennemente)

…Questi sono i motivi per cui sosteniamo il Partito Democratico.
A fronte di questa nostra scelta…

Chiediamo al Partito Democratico di guardare con coraggio al futuro e di immaginare un’Italia nuova, dove merito e capacità siano i principali criteri di selezione.

(Crediamo che il modello meritocratico neo-liberale Anglo- Americano possa finalmente spazzare via i sindacati)

Chiediamo subito una nuova legge elettorale con forti elementi maggioritari che consenta governabilita’.

(appunto come dicevamo sopra)

Chiediamo pluralismo televisivo e una legge sul conflitto di interessi che sia in linea con standard europei.

(Crediamo che Berlusconi possa andare sul satellite, sul web e sulla pay-tv. Ma abbiamo bisogno di far credere agli Italiani che siamo “against-Berlusconi” )

Chiediamo di tagliare il numero dei parlamentari e i vergognosi privilegi della casta politica.

(Molti dei laureati nelle universita’ di prestigio saranno futuri consulenti. I fondi per la consulenza lo Stato li prende dai contribuenti. Un taglio alla burocrazia significa accentramento del potere nella leadership di pochi individui. Noi non crediamo nella equa divisione del lavoro. Noi crediamo che le relazioni tra individui possano determinare poteri da cui trarre vantaggi economici. Crediamo cosi’ fermamente nel neo-liberismo)

Crediamo nella bellezza della politica ma non nella sua degenerazione.

(Crediamo che un’appoggio dagli Stati Uniti, con la foto di Obama, pubblicato su Repubblica debba essere interpretato senza ambiguita’, come un segnale disinteressato)

Chiediamo l’applicazione di standard internazionali per la selezione dei dirigenti pubblici.

(Crediamo fermamente nel neo-liberismo. Per cui lo stato deve avere sempre meno poteri. Decisioni che riguardano gli Italiani devono essere prese da sovra-Stati virtuali neo-liberali. Per cui la selezione dei dirigenti pubblici deve essere diretta e controllata da istituti ed apparati sovra-nazionali)

Chiediamo al Partito Democratico di pensare al bene dell’Italia intera quando una corporazione difende i propri interessi privati.

(Crediamo di poter dire che nelle nostre universita’ di prestigio hanno studiato i migliori Business Men del mondo. Ora loro sono in corporazioni, ma siamo ancora sotto la sensazione che studiare ad Havard ed allo stesso momento dichiarare che sei un comunista non ti apra molte porte per il futuro)

Chiediamo più investimenti per la ricerca scientifica ma soprattutto la loro distribuizione con criteri meritocratici e l’introduzione di meccanismi di selezione e promozione che portino
all’estinzione delle baronie universitarie.

(Crediamo che il sistema dell’Universita’ neo-liberale e’ al tracollo).

Chiediamo piu’ sensibilita’ verso la cultura scientifica e maggiore apertura alla innovazione tecnologica.

(Chiediamo investimenti nella ricerca scientifica a discapito della materie umanistiche, dell’arte del turismo. Crediamo fermamente che la tecnologia e la scienza possano risolvere tutti i problemi del mondo affaticando le masse con piu’ lavoro. Crediamo che non si debba investire nella ricerca del “vivere meglio con se stessi” ma che si debba inventare ed innovare razionalmente poiche’ l’unica arma che il neo-liberismo ha a sua disposizione e’ la globalizzazione. Per cui la tecnologia essendo vettore dello scambio delle informazioni e’ da privilegiare sul benessere psico-fisico delle masse)

Chiediamo onesta’, coraggio e lungimiranza.

(Chiediamo di sentirvi un po’ colpevoli del fatto che stiamo qui a studiare e sprecare tutte le energie mentali per poter importare il modello neo-liberale in Italia)

Chiediamo di aprire le liste elettorali a chi sta fuori dall’apparato del Partito.

Non possiamo permettere al patrimonio di energie e idee emerso negli scorsi mesi di andare perduto o deluso.

Il Partito Democratico deve dare spazio politico a persone con esperienze diverse ed idee innovative. Ce ne sono tante.

Riponiamo la nostra speranza in Walter Veltroni: gli chiediamo di non perdere questa occasione unica nella vita politica Italiana del dopoguerra. Questo è il nostro momento,

La nostra occasione di aprire un nuovo capitolo della storia Italiana.

Vogliamo indicare un nome perche’ pensiamo che essere responsabili e propositivi significhi anche fare delle scelte.

Indichiamo Ivan Scalfarotto come esempio di persona a cui il Partito Democratico dovrebbe dare spazio.

Elenco firmatari
Andrea Ballabeni (Harvard), Paola Merlo (Harvard), Massimo Merighi (Harvard), Raffaella
Zamponi (DFCI-Harvard), Serena Landini (DFCI-Harvard), Emanuele Palescandolo (DFCIHarvard),
Andrea Ventura (MIT), Luisa Di Stefano (MGH-Harvard), Giuseppe Fedele (MGHHarvard),
Giancarlo Bruno (Harvard), Valentina Nardi (Children’s-Harvard), Giada Bianchi
(DFCI-Harvard), Emilio Parisini (DFCI-Harvard), Marco Mazzone (Harvard), Isa Orvieto
(International Institute of Boston), Alessandro Doria (Joslin-Harvard), Federico De Masi
(Brigham and Women’s-Harvard), Alice Tommasi di Vignano (MGH-Harvard), Salvatore
Sordillo (CIDC), Maria Binz-Scharf (Harvard, ora a NY), Rosanna Piccirillo (Harvard), Laura
Riva (MIT), Dolores Di Vizio (Children’s-Harvard), Tancredi Botto (Schlumberger Doll
Research), Giulia Fulci (MGH-Harvard), Walter Fontana (Harvard), Paolo Boccazzi (MIT),
Giulio Draetta (Merck), Ilaria Mogno (Boston University), Roman Stocker (MIT), Primo
Vannicelli (UMass), Arcangela De Nicolo (DFCI-Harvard), Leonardo Angelone (MGHHarvard),
Gaia Sciaranghella (DFCI-Harvard), Lucio Baccaro (MIT), Fabrizio Ferre (Children’s-
Harvard), Chiara Grisanzio (MGH-Harvard), Paolo Tieri (DFCI-Harvard, ora a UniBo),
Francesca Di Nunzio (DFCI-Harvard), Aldo Rozzo (Harvard), Elisa Benedettini (DFCIHarvard),
Giovanni Roti (DFCI-Harvard), Bartolomeo Angelici (Harvard), Fabrizio Bello
(Fraunhofer-BU), Konstantinos Lefkimmiatis (Brigham and Women’s-Harvard), Alessandro
Fornari (DFCI-Harvard), Giorgia Zadra (DFCI-Harvard), Giovanni Zambotti (Mystic River
Watershed As.), Cecilia Cotta Ramusino (Harvard), Chiara Gerhardinger (Schepens-Harvard),
David Fortunato (Brown), Santina Ventimiglia (Brown), Laura Zanini (Brigham and Women’s-
Harvard), Davide Zoccolan (MIT), Massimo Loda (DFCI-Harvard), Silvia Vergani (Harvard),
Maria Francesca Spadea (MGH-Harvard), Gennaro Chierchia (Harvard), Alberto Migliore
(UMass), Federica Latta (Suffolk Uni.), Angelo Polito (Children’s-Harvard), Elisa Tomat (MIT).
Giorgio Gaglia (Harvard).