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Il genocidio nascosto delle donne

Publie le venerdì 9 marzo 2007 par Open-Publishing

Mauro scrive:

"E’ difficile accettare il fatto che noi vecchi abitanti di questo infertile, cupo, satollo, disilluso continente siamo un’esigua latrante minoranza.

Non mi permetto di definire tutto cio’ "aria fritta", gioverebbe ricordare, pero’, che un 80 % delle donne del nostro pianeta e’ purtroppo alle prese con problemi molto piu’ gravi.

Queste donne, non solo non hanno superato,"dialetticamente, il post femminismo, ma vivono in un medioevo spietato e crudele, dove l’arbitrio, esercitato dall’uomo e’ assoluto e incondizionato, dove la donna, contenitore a perdere, viene oltraggiata, affamata, assetata, contaminata, stuprata, ingravidata, assassinata di parto, fame, ignoranza, religione.

Contro la strumentalizzazione, la demagogia, il sofismo, il pregiudizio, la superficialita’, c’e’ una dura e spietata legge, quella dei "numeri".

I numeri ci parlano di un genocidio continuo, strisciante,planetario, che trascende le religioni, le razze, il credo politico.
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Il genocidio nascosto delle donne

Un Rapporto denuncia-Corriere della sera, 29 novembre 2005

Duecento milioni di donne sparite-Un rapporto denuncia gli orrori del genocidio nascosto

Estato ribattezzato “The Hidden Gendercide” , il genocidio nascosto delle donne ed e’ lo sterminio di massa piu’ spaventoso e drammatico della storia: piu’ micidiale, per numero di vittime, sia dellOlocausto ebraico, sia di tutte le guerre e i conflitti armati del XX secolo - secondo gli storici il periodo piu’ cruento della storia umana - messi insieme.

Ad occuparsene, per la prima volta, e’ il Centro per il controllo democratico delle Forze armate (Dcaf) di Ginevra, fondazione internazionale che si batte da anni per un mondo piu’ sicuro. “La comunita’ internazionale sta assistendo inerte al massacro di Eva”, rapporto di 335 pagine intitolato “Donne in un mondo insicuro”.

Mentre tra il 1992 e il 2003 il numero di conflitti armati gravi (con piu’ di mille morti in battaglia) e’ sceso dell80%, la guerra quotidiana delle donne si e’ fatta ovunque piu’ cruenta e mortale. Circa 200 milioni di donne, ragazze e bambine sono demograficamente scomparse. L’eufemismo nasconde uno dei piu’ scioccanti crimini contro lumanita’: la sistematica eliminazione delle femmine, vittime di omicidi, fame, poverta’ e discriminazioni di ogni tipo.

Linoppugnabile soluzione finale, per molte, inizia gia’ prima di nascere. Almeno 60 milioni di bambine sono state cancellate con infanticidi o aborti selettivi di feti femmine, resi possibili dai progressi tecnologici, lo dice Amartya Sen, premio Nobel per lEconomia 1998.. (statistiche dallOnu allOms).

In Paesi quali Cina, Corea del Sud, India e Nord Africa le pratiche anti-bambine sono allordine del giorno. Nellultimo censimento cinese il rapporto maschio-femmina era di 119 a 100, mentre le normali percentuali biologiche sono di 103 bambini ogni 100 bimbe. Lo stesso in India, dove il commissario del censimento stima che parecchi milioni di feti» sono stati abortiti negli ultimi due decenni in quanto di sesso sbagliato.

La condanna in base al sesso prosegue anche dopo la puberta’. Ogni anno 3 milioni di donne e ragazze sono uccise perche’ femmine. Ovvero piu’ dei 2.8 milioni di individui stroncati dallAids e dei 1,2 milioni falciati dalla malaria. Per non parlare delle 5 mila donne che ogni anno muoiono bruciate in incidenti di cucina provocati dalla famiglia dello sposo, quando la dote e’ giudicata insufficiente (olio bollente). Dalla Cambogia agli Usa e dalla Thailandia alla Svizzera, la violenza domestica resta, in assoluto, la piu’ diffusa. Tanto che dal 40% al 70% delle donne assassinate intorno al mondo sono vittime di mariti e fidanzati. La maglia nera appartiene ai paesi islamici. Il 47% delle donne uccise in Egitto sono eliminate da un parente dopo uno stupro che “infanga la reputazione della famiglia”. E in Pakistan almeno tre donne vengono freddate ogni giorno in “omicidi donore” che restano impuniti al 100% perche’, come denuncia lattivista Nahida Mahbooba Elahi, “la polizia li giudica affari privati e si rifiuta regolarmente di perseguirli”. Nel 2005 la violenza sessuale contro le donne continua ad affliggere una donna su 5, e non solo nei Paesi in via di sviluppo, portando il totale delle donne violentate ad oltre 700 milioni; 25 milioni delle quali solo negli Stati Uniti. Un netto peggioramento si e’ registrato anche nel commercio illegale di schiave del sesso che oggi affligge tra i 700 mila e i 2 milioni di donne e ragazze, vendute ogni anno attraverso i confini internazionali. Un incremento del 50% rispetto a cinque anni fa. Nonostante le tante crociate internazionali, in aumento un po ovunque sono anche i casi di mutilazione genitale: 6 mila al giorno (oltre 2 milioni lanno per un totale di 130 milioni nel mondo). E nei Paesi dove solo i maschi hanno un adeguato accesso alla sanita’, sono 600 mila le donne che muoiono durante il parto: una cifra uguale al genocidio del Rwanda nel ’94, ma ripetuta anno dopo anno. Secondo il Dcaf questo quadro sconcertante e’ strettamente legato alla mancanza di potere politico-economico rosa in un mondo dove le donne costituiscono oltre i due terzi dei 2.5 miliardi di persone costrette a vivere con meno di 2 dollari al giorno, nonche’ il 66% degli analfabeti. Dove nonostante le battaglie decennali del femminismo hanno in mano soltanto l1% delle terre del pianeta, il 14% dei seggi parlamentari e il 7% dei ministeri di governo.

Alessandra Farkas

Un mondo con meno guerre ma piu’ abusi sulle bambine

Secondo un dossier compilato dal Liu Institute dell’Universita’ della British Columbia, tra il 1992 e il 2003 i conflitti armati sono calati del 40%.

Il Centro per il controllo democratico delle forze armate (Dcaf) sostiene che le violenze contro le donne restano atroci. Tra i 113 e i 200 milioni di donne sarebbero scomparsi, ovvero uccise o mai nate perche’ femmine

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Articolo ripreso su

http://www.masadaweb.org

"Il sesso sbagliato"