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Il “nuovo conio” di Claudio Fava

Publie le lunedì 9 giugno 2008 par Open-Publishing

Il “nuovo conio” di Claudio Fava

di Alessandro Cardulli

E’ stato Francesco Rutelli, se non andiamo errati, a usare per primo le parole “nuovo conio” riferendosi al nascituro partito democratico. Non ha portato bene questo “nuovo conio” né al partito, né al Campidoglio, né a lui stesso, viste le sconfitte. Ora ci riprova Claudio Fava coordinatore di Sinistra democratica con una intervista all’Unità sul futuro della sinistra. Intervista esemplare per chiarezza di obiettivi e di intenti. Si capisce subito che invece di aprire un processo unitario dal basso, come viene conclamato ad ogni piè sospinto dagli estimatori del “nuovo conio”, si produce nei fatti una ulteriore frammentazione delle già sparse membra della sinistra.

Fava parte da una “provocazione intellettuale” apparsa sul sito web del Centro per la riforma dello Stato riducendola a poche battute e facendole perdere il significato originale. “Forse il comunismo e la socialdemocrazia sono tradizioni politiche concluse”: questa è “la provocazione” cui il coordinatore di Sinistra democratica fa riferimento togliendo subito il “ forse”. Bontà sua poi dirà che del comunismo e della socialdemocrazia “resta la loro cultura politica”, parole già pronunciate da Fausto Bertinotti- Allora che fare?

Fava non ha l’ombra di dubbio. “Una sinistra nuova –afferma-non può passare attraverso la somma di ciò che esiste (Rifondazione in primo luogo ndr),dobbiamo aprire un percorso di inclusione”. E per far questo si perde per strada il famoso partire dal basso e si parte dall’alto, dividendo quello che c’è oggi. “ Mi sembra ovvio che ci sia una parte dei compagni di Rifondazione- sottolinea-,come anche dei Verdi e perfino del Pdci che continui a battersi per questa sinistra di nuovo conio”.

Claudio Fava, fa l’esame del sangue all’interno di quei partiti,li divide in buoni e cattivi, si prende i buoni e lascia i cattivi al loro destino ed ecco il nuovo soggetto politico,il nuovo partito della sinistra. Quale sarà la sua collocazione internazionale? Anche su questo punto Fava è molto chiaro ed afferma: “ Noi stiamo nella famiglia del socialismo europeo e restiamo lì”. E “lì” dovrebbe arrivare anche il Pd , se gli ex Margherita daranno il via libera visto che il Pse potrebbe cambiare nome, Un “nuovo conio” insomma anche a livello internazionale. Infine , che dovrebbe fare questo nuovo partito italiano?

Esemplare la risposta del coordinatore di Sinistra democratica: “ Confronto politico con il Pd anche per togliere l’alibi di chi dovesse dirci,un domani,non si è fatto il nuovo centrosinistra perché la sinistra si è rifiutata di misurarsi su questo tema”. L’intervistatore ha dimenticato una domanda: nuovo centrosinistra per fare che? Ma questo non interessa né a l’Unità né a Fava. La politica politicante è questa. Niente da dire da parte di Vendola, Giordano, Migliore?