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Il papà di Angelo tra orgoglio e dolore "Lo aveva sconsigliato di andare in Israele"
Publie le lunedì 14 agosto 2006 par Open-PublishingUn amico racconta lo stato d’animo della famiglia del ragazzo ucciso a Gerusalemme
La salma domani a Ciampino, ad accoglierla il presidente della Camera Bertinotti
Nessun passo avanti nelle indagini sulla morte del militante comunista
MONTEROTONDO - La famiglia di Angelo Frammartino, il volontario italiano assassinato giovedì scorso a Gerusalemme, continua a non parlare, chiusa nel suo dolore. A descrivere lo stato d’animo del papà del giovane prima della partenza verso Israele dove domani mattina andrà a recuperare la salma del figlio, è un amico che gli è stato vicino in questi giorni di lutto.
Michelangelo Frammartino, il padre di Angelo, ricorda l’amico, era orgoglioso, fiero, solidale con l’impegno sociale del figlio. Ma prima della partenza per Gerusalemme, ricorda ancora l’amico, l’aveva consigliato di non andare. Poi si era lasciato convincere dall’entusiasmo del figlio.
L’arrivo della bara con il corpo del volontario italiano è atteso per domani pomeriggio all’aeroporto militare di Ciampino. Ad accoglierlo, in rappresentanza delle istituzioni, ci sarà il presidente della Camera Fausto Bertinotti. Una presenza che assume un valore particolare, che va oltre quello del rito ufficiale. Angelo Frammartino era infatti un attivo militante di Rifondazione comunista e in passato aveva avuto più volte modo di incontrare personalmente l’ex segretario del partito.
Insieme a Bertinotti sarà presente a Ciampino anche il viceministro degli Affari Esteri con delega alla cooperazione Patrizia Sentinelli, anche lei di Rifondazione comunista. Entrambi saranno poi il giorno successivo ai funerali in programma nel pomeriggio a Monterotondo, il paese alle porte di Roma di cui Frammartino era originario.
Intanto sul fronte delle indagini per individuare il responsabile dell’omicidio e il movente non si registrano ancora progressi significativi. A riferirlo è stato oggi il responsabile del gruppo Cgil/Arci di cui faceva parte Frammartino, Sergio Bassoli, dopo un lungo colloquio con i responsabili israeliani dell’inchiesta.