Home > Il prototipizzatore rapido autoreplicante
Mentre Ferrara cazzeggia contro la 194 e Mineo sulle flatulenze dei canguri, mentre Napoli (e l’Italia) continuano ad affondare nei rifiuti (soprattutto quelli provenienti dall’alto) e autentici criminali devoti resuscitano la lotta alla 194, prende voce il presidenzialismo proposto dal n° 2 di Veltroni, Dario Franceschini. Niente da scandalizzarsi visto che era negli intenti di un D’Alema che con la bicamerale tramava anche questo insieme a Berlusconi, sognando se stesso come il Bush italiano. E non uno che dica mezza parola sulle liste elettorali da rendere agli elettori, possessori costituzionali! Faranno per se stessi una riforma pasticcio per tenere i 56 partiti al potere, ridurli a due pappe omologhe, aumentarsi le finanze, diminuirsi le responsabilita’, rendere d’acciaio le impunita’, moltiplicare i conflitti di interesse, le furberie e gli sprechi di stato. E Mineo restera’ coi canguri.
Mineo ieri ha fatto un telegiornale di Rainews24 di un minuto! Una notizia interna e una notizia estera! Per fortuna che oggi e’ cascato un aereo cosi’ hanno qualcosa di cui parlare! E poi ci sono i saldi! Quanti servizi faranno sui saldi?
La CNN ha un canale a disposizione e manda in onda notiziari di mezz’ora che si attaccano uno all’altro senza pubblicita’ e vengono continuamente aggiornati. Noi riduciamo i telegiornali ad un minuto! E parliamo dei saldi e dei canguri! Non ci sono parole!
Nel 2005 inventarono una macchina rivoluzionaria che poteva replicare qualsiasi cosa, anche se stessa: "Il prototipizzatore rapido autoreplicante", RepRap. Dissero che era un’invenzione che avrebbe consentito prezzi bassissimi a favore dei poveri. La gente si poteva autoprodurre beni di necessita’ a prezzi minimi. Sarebbe aumentato il benessere delle classi medie e basse riducendo la produzione industriale: costava 45.000 dollari ma se prodotta in larga scala sarebbe costata pochissimo. Era in grado di produrre oggetti fino a 30 cm e oggetti piu’ grande per assemblaggio. Avrebbe risolto anche il problema della plastica, perche’ se un oggetto si rompeva bastava rimetterlo nella macchina che lo rifondeva e rimodellava, magari meglio (pensate solo ai tergicristalli! o ai pezzi in plastica della lavatrice!) Si sarebbero ridotti gli scarti, le immondizie, i trasporti... Una pacchia!
Naturalmente la macchina autoreplicante e’ morta li’. Avrebbe fatto abbassare il PIL.
E in Italia del RepRap in Italia non si e’ mai parlato. Anche perche’ qui avevano inventato la macchina politica autoreplicante, che interessava di piu’, anche se aveva tutti i difetti che il RepRap voleva eliminare: costi altissimi per i consumatori, aumento indiscriminato di scorie, produzione a latere di elementi parassitari inutili e costosi, replica dei prodotti piu’ difettosi con aggravio dei difetti, nessuna ottimizzazione possibile, nessun intervento migliorativo da parte degli utenti.
Visto il disinteresse dei governi, l’nventore, Bowyer, disse che voleva rendere free il suo progetto come Linus o MozillaFirefox.
Il sogno di un mondo futuro dove ci faremo da noi i piccoli oggetti che ci servono e’ molto allettante. Ne deriverebbe un vero sconquasso industriale e sociale. Chissa’ se ci arriveremo un giorno. Ma al sogno di migliorare e autoprodurre una classe politica non ci arriveremo mai.
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da Nuovo Masada n. 605