Home > Il pubblico contro l’anoressia

Il pubblico contro l’anoressia

Publie le sabato 27 maggio 2006 par Open-Publishing

Si apre oggi a Chiaromonte, in Basilicata, un convegno nazionale, organizzato dalla Asl 3 di Lagonegro, che inaugura anche il Centro per i disturbi del comportamento alimentare dedicato alla terapia, la ricerca e la prevenzione di queste insidiose e ormai diffusissime patologie. Intorno al titolo-tema «Curare e prendersi cura. Il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare nel servizio pubblico», i servizi pubblici provenienti da tutta Italia si incontrano in Basilicata per mettere a confronto esperienze e problemi collegati alla complessità della terapia di questi disturbi che richiedono sempre, le competenze e le sensibilità incrociate di molte figure professionali e un lavoro di équipe in grado di accogliere la domanda di cura e di sostegno da parte non soltanto dei pazienti ma anche dei loro familiari.

Il Centro è stato avviato e promosso grazie a una stretta collaborazione con il Centro Palazzo Francisci di Todi, la prima struttura pubblica italiana per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare con un programma terapeutico complesso e articolato che, dall’avvio, nel novembre 2001, a oggi ha consenito la guarigione all’80 per cento delle giovani pazienti (di questa esperienza il manifesto ha scritto il 1 novembre 2003): una sorta di «contagio» di buona sanità tra due regioni, Umbria e Basilicata, che fanno del buon governo sanitario e sociale un punto di eccellenza della loro iniziativa politica.

La struttura di Chiaromonte, incardinata al crocevia di grandi regioni del Sud, accoglierà la domanda di cura di Puglia, Calabria e Sicilia costituendosi come un polo ad alta specializzazione per un numero elevato di pazienti che appartengono a tutte le classi sociali, senza distinzioni di cultura e di territorio. Anoressia e bulimia, come ormai le ricerche e l’esperienza sul campo dimostrano, colpiscono infatti senza distinzione sia la ragazzina del centro di Milano sia l’adolescente della periferia di Ragusa. I disturbi del comportamento alimentare si presentano come il sintomo delle contraddizioni più inquietanti del nostro tempo nelle società opulente dell’Occidente. L’ illusione che la magrezza sia garanzia di felicità e di sicurezza di sé, il corpo a corpo con il proprio, la sua manipolazione estrema attraverso il diguno o, al suo opposto, le abbuffate compulsive che conducono al la perdita dei confini dell’identità corporea, all’idea di un corpo-macchina da modellare, da smontare e rimontare, della «carne» ridotta a un insieme di ingranaggi senza anima, con un disinvestimento drammatico nei confronti di ciò che è vivo. Con disturbi che sempre più spesso trasmigrano dall’uno all’altro mettendo a dura prova diagnosi e terapie.

Per maggiori informazioni si può telefonare al numero: 328-7249365.

http://www.ilmanifesto.it/Quotidian...