Home > Il re e’ nudo. Abbasso il re!
Lo scopo della fiaba “I vestiti dell’imperatore” e’ quello di denunciare una situazione in cui una maggioranza sceglie volontariamente di non far parola di un fatto ovvio, fingendo di non vederlo. E se non lo vedi, se non te ne assumi la responsabilita’, il fatto non esiste.
Le morti bianche sono un buon esempio.
Le si puo’ esecrare, ma in forma astratta senza fare nomi, come una cosa di cui in fondo nessuno e’ responsabile, una specie di fatalita’ non addebitabile a colpa superiore, il Destino! Muoiono si’ ma si vede che moriranno per caso. Non ci sono responsabili. Non ce ne dovono essere. O crolla il Sistema.
Indicarli per nome, dire chiaramente che essi non sono morti per un colpo di sonno, ma a causa di leggi infami, che portano nome e cognome, e’ un tabu’ politico che fa scattare tutti gli anticorpi di un organismo che ormai non ha piu’ contrapposizioni ideologiche ma solo autodifese omogenee.
Insomma l’elefante e’ nella stanza, ma nessuno vuole vederlo, l’assunzione di non responsabilita’ e’ totale, anzi il vero reato e’ proprio denunciarne la presenza o dire i nomi di chi ha fatto entrare l’elefante mettendo a rischio la vita di tanti.
E l’elefante e‘ la malattia, la morte per cancro, la caduta dall’impalcatura tremolante, l’intossicazione da veleni. Ed e’ anche il lavoro precario senza diritti, che non ti dara’ mai la pensione. Che non ti permettera’ di farti una famiglia, una casa.. Che ti manterra’ in una situazione di sostanziale debolezza.
I 157 morti di Marghera sono quell’elefante, tutti assolti!
I 2139 morti per amianto. Tutti innocenti
I 1300 morti l’anno sul lavoro. Nessun colpevole!
Ma costoro pretendono che si creda che tutte queste catene di morti, di malati, di sofferenti, di precari avvengano grazie al Caso. Loro non c’entrano. Guai a far nomi!
Chi invece fa denunzie precise, nomina Tizio e Caio, e soprattutto fa nomi di destra uniti a nomi di sinistra, rompe una tremenda omerta’, in cui si rivela la vigliaccheria dei politici, il complotto collettivo, la situazione di vergognosa mafia di fatto, lo sporco legame che si basa su una menzogna sostanziale, che non riguarda solo la verita’ di cio’ che si mostra, ma la verita’ “di cio’ che si e’”. E quando si mente su cio’ che si e’, diventa poi difficile fare atti coerenti e tesi al Bene e sapere da che parte si sta.
Se la falsificazione nasce sul proprio io e sulla schizofrenia tra cio’ che si proclama e la verita’, ogni atto diventa colpevole, ogni immagine rischia di andare in frantumi, si perde la faccia.
Citare Biagi e Treu, come ha fatto Caruso, parlare di cio’ che e’ evidente ma che tutti negano, dire di chi e’ la colpa di tante morti sul lavoro, e che vi fu una inconcepibile alleanza di destra, sinistra e centro contro i lavoratori, e’ come denunciare l’ipocrisia del sistema cioe’ di tutti quanti. E questo per i politici e’ inaccettabile.
Come e’ inaccettabile cio’ che sta sotto gli occhi di tutti e che dovremmo gridare dai tetti alla fine: che non vi fu alcuna contrapposizione di schieramento tra i governi di centrosinistra e quelli di centrodestra ma una sostanziale concordia sul peggio che si eì abbattuta sul popolo, aumentando solo il suo danno.
Ma questo “loro” non vogliano che si dica.
Ferrando ebbe una posizione simile a quella di Caruso riguardo alle menzogne della nostra permanenza in Iraq o in Afghanistan. Cosa disse poi che non fosse vero? Ma tutti gli anticorpi politici scattarono contro di lui come fosse un nemico, solo perche’ diceva la verita’, perche’ ormai e’ la verita’, oggi, il vero nemico politico.
Spesso la verita’ viene proclamata da una persona che esce dal contesto, che non e’ omologata, che e’ troppo diretta per comprendere le pressioni esercitate all’interno di un gruppo,la sua sostanziale omerta’, affinche’ essa venga taciuta.
La frase di Caruso che incolpa un preciso responsabile di destra come di sinistra va molto al di la’ dell’accusa ai danni fatti al mondo del lavoro, svela l’inciucio innominabile di chi dichiara di difendere una classe e chi per decenni ha proclamato di difendere la sua opposta.
E allora cosa dovremmo fare? Di fronte a 3 parti politiche sostanzialmente identiche e falsificanti che difendono solo il loro status quo e sono omertosamente unite contro la democrazia e si suoi diritti fondamentali? Continuare a elogiare le leggi Biagi come una buona legge per il lavoro negando le condizioni di precarieta’ diffuse e le sofferenza di tanti giovani o di tanti lavoratori, negare che la democrazia sia diventa ormai inesistente e continuare a credere che le falsificazioni indotte da destra, centro e sinistra siano vere e degne? Continuare a credere che e’ giusto partecipare all’esportazione di democrazia in Medio Oriente sotto le armi di Bush? Continuare a sperare che contro le perversioni di un neoliberismo ormai in disfacimento sorga in Italia qualcuno che si mostri realmente amico della verita’, di un mondo migliore, di una decente difesa dei deboli?
O diventare finalmente uomini, che vuol dire veri e cominciare a distinguere cio’ che e’ bianco da cio’ che e’ nero?
Il re ormai e’ nudo. Bisogna che prima o poi se renda conto
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