Home > Il ribaltone buono
"Chi sta con noi e poi cambia idea e favorisce le opposizioni è un traditore: e quando parlerà in Parlamento lo chiamerò Giuda"
(Silvio Berlusconi, 23 settembre 1994)
"Nel momento in cui l’on. Bossi rinnega i suoi stessi elettori e li tradisce, espropriando la loro volontà politica e trasportandola nel campo degli avversari, in quel preciso momento il suo mandato parlamentare si trasforma in un inganno che carpisce la buona fede dei cittadini italiani, in un furto con scasso per mere ambizioni di potere, in una clamorosa violazione del primo articolo della Costituzione: in quel preciso momento, il suo mandato diventa carta straccia. I voti del Polo delle Libertà... ora vengono rubati e svenduti con un’operazione di puro trasformismo parlamentare. Per sette lunghi mesi gli italiani che lavorano, che vivono la loro vita quotidiana battendosi per salvare e migliorare questo Paese, sono stati sottoposti a un bombardamento di insulti, di accuse calunniose, di bugie e di chiacchiere senza costrutto. Ora sappiamo che, per sette lunghi mesi, è stato preparato il terreno all’offensiva finale, alla grande rapina elettorale" (Silvio Berlusconi alla Camera, Ansa, 21 dicembre 1994)
"Chi cambia alleanza è un giuda, un traditore, un ladro di voti"
(Silvio Berlusconi, 22 dicembre 1994)
"La nuova giunta siciliana (di centrosinistra, ndr) grazie al ribaltone dell’Udr è uno scandalo: siamo fuori dalla democrazia. Siamo in un regime extraparlamentare. L’opposizione deve continuare a protestare perché questo è un governo truffa, questa è una maggioranza che non è stata voluta e votata dagli italiani"
(Silvio Berlusconi, 21 novembre 1998)
"La nuova giunta alla Regione Calabria è frutto della solita via della doppiezza tipica della cultura dei comunisti. È la stessa cultura comunista di un governo guidato da D’Alema, un figlio del Partito comunista, con tutte le operazioni immorali dei vari ribaltoni. Questo governo calabrese è nato da un’operazione immorale, si basa su voti ricettati. Dopo aver fatto il ribaltone per il governo, ne hanno minacciati o fatti altri, come in Campania, in Calabria, o altrove"
(Silvio Berlusconi, Ansa, 23 gennaio 1999)
"Sì, strizzo l’occhiolino a tutti coloro che sono costernati da questo governo e posso assicurarvi che sono tanti. Ma queste cose non si possono dire.... Sto corteggiando molti senatori moderati del centrosinistra, che in passato hanno anche ricoperto ruoli istituzionali e che ora si sono stancati e non accettano più i diktat della sinistra e sono sul punto di dire basta a questo governo. Sono convinto che questa maggioranza non durerà a lungo"
(Silvio Berlusconi, 4 luglio 2007)