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Il ruggito dell’aquila

Publie le venerdì 7 dicembre 2007 par Open-Publishing

Cgil Cisl Uil minacciano lo sciopero generale per il prossimo gennaio 2008.
Gli argomenti non mancano. I contratti aperti da mesi ed alcuni da anni e non ancora conclusi. La evidente sofferenza salariale. Una impennata di prezzi e tariffe motivati solo con l’interesse ad innalzare profitti e rendite per fare cassa, ecc.

In definitiva è ovvio ..... senza una forte ripresa dell’iniziativa sindacale su tutti i fronti la condizione di povertà dei lavoratori italiani e delle loro famiglie è sicuramente condannata a peggiorare.

Ragioni per una forte mobilitazione non mancano. A dire il vero non mancavano neppure qualche mese fa quando all’ordine del giorno c’erano lo smantellamento del sistema previdenziale pubblico e la questione della precarietà. Questioni che contribuiscono non poco a quell’impoverimento che oggi è così prepotentemente al centro delle preoccupazioni sindacali.

Ma allora, come Cgil Cisl Uil non si preoccupavano di nascondere, c’era la tenuta del Governo Prodi. e di mobilitazioni, scioperi e piattaforme non se ne parlò. L’allungamento dell’età pensionabile, la riduzione dei coefficienti, la penalizzazione ulteriore sulle pensioni di vecchiaia e la conferma che la legge 30 è legge e buona, ci sono state presentate come una vittoria e come contributo per la stabilità del governo.

Ed ora, a distanza di poco più di un mese ... cosa è successo di nuovo ???

Certo c’è la legittima preoccupazione per contratti aperti da mesi con le controparti private ed alcuni che si trascinano da anni con le controparti pubbliche ed una spallata è sicuramente utile (anche se un po tarda), ma stona il fatto che la minaccia di sciopero sia indirizzata essenzialmente al Governo e non alle controparti private (tanto che Bonbassei dice di comprendere le ragioni sindacali ed invita il Governo a tenerne conto).

Certo c’è la legittima preoccupazione per l’impennata dell’inflazione che mangia i salari ed aumenta i profitti e le rendite, ma stona il fatto che Cgil Cisl Uil pur elevando il loro doloroso lamento non riescano a mettere in discussione l’egemonia del libero mercato e la bontà delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni che sono alla base di questo fenomeno. Stona sopratutto la debolezza delle proposte che di fatto si limitano a chiedere commissioni di controllo che come sappiamo funzionano così e così.

C’è infine la richiesta sindacale per una nuova politica dei redditi e per una disponibilità governativa a detassare la contrattazione per favorire questa nuova politica. La cosa poco chiara è che oltre a Confindustria (con la quale di fatto è già aperto il contronto) anche il Governo si è già dichiarato disponibile al confronto e d’accordo sia con i contenuti della proposta sindacale che con quelli avanzati da confindustria.

L’impressione è che, a differenza di qualche mese fa (dove l’obiettivo era sostenere il Governo sul taglio delle pensioni e sulla difesa della legge 30) ora Cgil Cisl Uil avvertano (assieme ad altri) la debolezza di questo Governo e la sua probabile caduta e vogliano incassare la chiusa di un accordo sulla nuova politica dei redditi prima che il Governo cada. A nostro parere questa è l’unica cosa che spiega questa pressione sul governo condita da una minaccia di sciopero generale.

Il rischio è infatti (per Cigil Cisl Uil) che una caduta del governo prima di un accordo sulle detassazioni che finanzierebbero questa nuova politica dei redditi, tutta la partita rischi un rinvio di almeno un’altro anno.

Sul merito della discussione su quale nuovo modello sindacale si vuole, neppure una parola. Nemmeno in risposta alle proposte di triennalizzare i Contratti (come proposto da Governo e Confindustria) o sulla pretesa di Montezemolo di ridurre il contratto nazionale a residuo esausto utile solo per definire quei minimi normativi su cui poi comucqnue poter derogare nella contrattazione decentrata. Che vuol dire ... che nion abbiamo abiezioni apprezzabili a queste posizioni ??

Il fatto è però che tutto si presenta come un confronto tra strutture. Cgil Cisl Uil parlano di una richiesta di confronto col Governo sulla "Piattaforma elaborata dalle segreterie unitarie".

Come al solito di parla dei lavoratori ma non con i lavoratori. Chi la conosce questa piattaforma unitaria delle segreterie nazionali ?? Chi l’ha mai discussa ?? chi l’ha mai votata ??

Ma in fin dei conti, se ci sarà lo sciopero generale ... su cosa e per cosa dovremo scioperare ???

Se invece di fare conferenze stampa i nostri segretari nazionali venissero nei luoghi di lavoro a spiegarsi ed a sentire cosa vogliono veramente i lavoratori ... non sarebbe meglio ???

In fin dei conti Cgil Cisl Uil hanno minacciato lo sciopero generale per fine gennaio 2008 ... di tempo per fare le assemblee nei luoghi di lavoro ce n’è quindi più che a sufficienza .... perchè non venire quindi anche da noi a dire cosa bolle in pentola e magari a sentire come la pensiamo ??

In fin dei conti siamo un sindacato di lavoratori ... e queste sono cose che un sindacato dei lavoratori dovrebbe saper e voler fare, altrimenti che siamo ??? Una associazione di consumatori ??

5.12.2007

Coordinamento RSU