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Il secondo Napolone

Publie le sabato 11 febbraio 2006 par Open-Publishing
1 commento

Parlare di megalomania e’ poco.

Berlusconi ha dichiarato di essere secondo solo a Napoleone

Se rivincesse gli si anteporrebbe.

In previsione dei tempi e’ stato gia’ fatto questo sito molto carino di immagii storiche: http://www.cyberium.net/imagine/X/b...

tutto cio’ che riguarda tutto cio’ di cui avremmo fatto volentieri a meno.

La frase esatta e’ stata:
"Anche se perdo, non posso lasciare perche’ sono secondo solo a Napoleone"

Poiche’ la sconfitta e’ certa, cosa fara’? Marcera’ sul Parlamento coi carri armati?

Piu’ facilmenente fara’ come Bush, informatizzera’ il voto con pc truccati che contengono gia’ in memoria voti a se stesso.

Ricordate cosa avvenne alle elezioni americane: tutti davano Kerry largamente vincente, poi, a sorpresa, vinse Bush, gli elettori votarono su macchine che avevano gia’ in memoria voti a suo favore, perche’ in larga parte le votazioni negli States furono affidate a sistemi elettronici manipolabili elaborati da società filo-repubblicane.

E B si e’ preso come consigliere quello stesso disonesto Karl Rowe che consiglio’ a Bush la strategia vincente, una strategia che mira a colpi bassi, sporchi e fuori da ogni regola.

Gia’ la stiamo vedendo.

Cito da Arengario: "Karl Rowe uso’ nelle lezioni americane la denigrazione sistematica dell’avversario, attraverso la calunnia organizzata. Gli attacchi personali all’ex combattente, medaglia d’oro e leader pacifista John Kerry, furono cosi’ violenti e volgari che avrebbero potuto recare danno al calunniatore. Kerry perse perche’ non respinse indietro le offese incredibili e inventate alla sua vita e al suo onore.

Penso’ che fosse da statista continuare a comportarsi con signorile indifferenza. Non raccolse la miscela esplosiva, non la rigetto’ nel campo avversario e quella miscela lo distrusse. Il comportamento di John Kerry rappresenta - ormai lo dicono tutti gli esperti di elezioni in America - un gravissimo ma prevedibile errore politico che contiene un’amara verita’: fingere che non vi sia pericolo o stato di emergenza, in certi momenti della Storia e’ un atteggiamento che si paga caro. Anche perche’, in seguito, il pericoloso vincitore rincara e raddoppia."

http://www.arengario.net/stam2005/stam050325.html

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