Home > Il suo nome è Qualcuno
"Senza questo e gli altri processi a Berlusconi, oggi al governo ci sarebbe la Casa della Libertà. Quei 25 mila elettori avrebbero votato a favore di Prodi, sapendo che il suo antagonista non era il delinquente che qualcuno voleva far credere?" (Roberto Calderoli, Lega Nord, Corriere della sera, 28 aprile 2007)
"Apprendiamo che Berlusconi si lamenta con Dini accusandolo di aver copiato il programma di Forza Italia del 1994. Strano, mi risultava che fosse Berlusconi ad aver copiato il programma di qualcuno. Un tale che abita in Toscana, Licio Gelli. Vien da dire: chi la fa l’aspetti (Roberto Calderoli, Ansa, 28 febbraio 1996).
"E’ un infelice paragone quello della banda della Uno Bianca usato da Silvio Berlusconi per esprimere una sua personale valutazione sulla magistratura. Prescindendo dal fatto che Silvio Berlusconi sia imputato di corruzione in un processo attualmente in svolgimento proprio presso il Tribunale di Milano, è bene che Berlusconi mediti sul fatto che ’complicì di questo ’corpo deviatò dello Stato sono anche le centinaia di migliaia di milanesi che in questi anni hanno sostenuto moralmente l’attività dei magistrati di Mani Pulite contro gli attacchi del regime di Roma al quale Berlusconi era legato anche sentimentalmente, dato che Craxi è stato suo testimone di nozze. Vuole paragonare la Procura milanese alla banda della Uno Bianca? E’ un’infamia che un sedicente candidato alla guida del Paese abbia in dispregio a tal punto le vittime della banda di criminali, tra le quali alcuni giovani carabinieri, da paragonare i suoi guai giudiziari e quelli degli ’amicì al sangue versato da chi ebbe l’unica colpa di fermare degli efferati assassini. Questi argomenti non sono campagna elettorale. Sono un insulto a tutti i cittadini" (Roberto Calderoli, Ansa, 14 marzo 1996).
"Vorrei ricordare che fintantoché vige la democrazia nel Paese la decisione sul Presidente del Consiglio incaricato spetta al Presidente della Repubblica. Naturalmente, poiché Fini ha dichiarato alla stampa un anno fa che Benito Mussolini è stato il più grande statista che l’Italia abbia mai avuto e Berlusconi è stato l’unico presidente del Consiglio rinviato a giudizio per corruzione, credo che gli elettori prima e il Presidente della Repubblica poi non abbiano che l’imbarazzo dello scelta" (Roberto Calderoli, 27 marzo 1996).
"Vorrei sapere se c’è bisogno d’altro per dire che Craxi è stato un affezionato fornitore della Fininvest, pagato profumatamente per dei servigi che tutti ci aspettiamo di conoscere nei dettagli. Infatti la vera domanda è: che cosa ha dato Craxi a Berlusconi in cambio di 15 miliardi di lire? Poiché i versamenti sono stati negoziati da alti funzionari della Fininvest a stretto contatto, nell’ottobre ’91 epoca di questi fatti, con Silvio Berlusconi e, tenuto conto dell’ingentissimo importo dei medesimi, ci pare quantomeno strano che Berlusconi non sapesse nulla di queste operazioni finanziarie. Sembrerebbe provato, documenti alla mano, che Silvio e Bettino siano indissolubilmente legati da rapporti che vanno ben al di là dell’amicizia e ben al di fuori della legge che entrambi considerano ’inadattà alla loro condotta politica prima ancora che professionale. Si sgretola la maschera televisiva di Berlusconi e appare l’inconfondibile ghigna dell’uomo di Hammamet" (Roberto Calderoli, Ansa, 31 marzo 1996).
"Forza Italia appare come il partito che in Bicamerale
voleva barattare le riforme del Paese con la fedina penale di Berlusconi" (Roberto Calderoli, Ansa, 3 giugno 1998).