Home > Il web rimonta sulla tv
Mentre Mineo riduce il tg a un minuto e si scelgono direttori somari come Riotta, una buona notizia per la democrazia: siamo sempre di più sul web, gli italiani col maus sono il 54%, mentre calano gli utenti della televisione, notoriamente degli zombi da poltrona.
"E, dato sconvolgente, la maggior parte delle famiglie intervistate naviga dalle 20 alle 23, orario di punta dei palinsesti televisivi".
"Wi-Max contro Mediaset, Youtube contro Grande Fratello, Wikipedia contro Vespa, Libero contro Emilio Fede"
Una rivoluzione!
"Non più trash e banalità ma controinformazione, confronto e critica".
Pluralismo e scelte diversificate.
"E l’informazione più cercata online è quella di approfondimento: libera, professionale e appassionata".
"Una rete da milioni di nodi e miliardi di voci insomma. Propone diversi linguaggi e diverse tematiche, ma soprattutto la possibilità di interagire, di modificare il media, di intersecare i propri ruoli: spettatore uguale comunicatore".
La botta finale la darà il mercato.
"Gli introiti pubblicitari di Google in Gran Bretagna hanno già superato quelli del canale commerciale Itv1".
“L’attuale televisore è probabilmente l’apparecchio più stupido della vostra casa” .
"In Europa l’82% dei giovani fra i 16 e i 24 anni votano il Web a scapito della tv".
"Avete presente la famosa casalinga di Voghera? E’ lei che naviga la sera".
Grillo è stato un precursore. Viva i precursori! Morte alle vecchie seghe ammuffite!
In Italia siamo ormai 27 milioni, persone che possono farsi una controinformazione, che possono aumentare le loro capacità critiche, che possono cominciare a pensare in proprio.
Sicuramente la democrazia non sarà salvata dalla politica, ma forse sarà aiutata dalla tecnologia.
Ora il problema è trasformare la conoscenza in potere.
Intanto il web aiuta fortemente a sentire il rigetto verso la casta, il sistema bancario, le corporation e gli altri vampiri vari.
Uomo avvisato mezzo salvato. Almeno così spero.
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Nuovo Masada n. 605