Home > In che mani siamo?

In che mani siamo?

Publie le giovedì 1 ottobre 2009 par Open-Publishing

Ma ci rendiamo conto che la possibile crisi di Berlusconi sta nelle mani di persone come la Noemi, Tarantini o la D’Addario, mentre i grandi soloni dello Stato, come D’Alema, Bersani, Napolitano, Bertinotti, per non parlare dell’estrema sx nella sua palese inutilità, o se ne fregano o sono fuori campo?
60 anni di democrazia post fascista dovevano portare a questo punto?

Arrivati a tale massacro della legalità e della giustizia, altro che revocare il pagamento del canone televisivo! Dovremmo rifiutare il pagamento obbligato di qualsiasi tassa, e avere anche noi, lavoratori dipendenti, il pieno e sacrosanto diritto di denunciare i profitti che vogliamo, di rimandarne il pagamento, di evadere a piacer nostro, e di usufruire di eventuali e ripetuti condoni, pagando, al massimo, il 5 o l’1 per cento, come viene dato diritto ai peggiori lestofanti di questo stato. L’operaio, l’impiegato, il lavoratore subalterno.. cosa hanno fatto di male per essere penalizzati rispetto a chi ruba, sequestra, uccide, traffica droga, evade, compie reati finanziari?