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In stato confusionale,Berlusconi attacca RAItre ,i sindacati ,i lavoratori in sciopero

Publie le venerdì 25 novembre 2005 par Open-Publishing
1 commento

Oggetto: In stato confusionale,Berlusconi attacca RAItre ,i sindacati

Oggi berlusconi ha attaccato i lavoratori,ha avuto parole di disprezzo per i manifestanti,per i sindacati,per lo sciopero come istituzione democratica.
Si rivela come una persona pericolosa per la democrazia che offende regolarmente ogni volta che appare nelle sue televisioni e nella Rai occupata
Siamo abituati ai suoi insulti,ma adesso basta.Dovremmo denunciarlo per attentato alla dignità dei cittadini,alla democrazia,alle istituzioni ,alla libertà

Scontro sulla trasmissione "Primo Piano" con ospite Epifani
Curzi: "Vogliono svuotare la Rai". La replica di Bondi: "Dimettiti"
Berlusconi attacca il Tg

Il premier si confonde e chiama Cofferati il leader della Cgil

I Ds: "Stato di confusione mentale permanente"

ROMA - Il primo attacco lo ha in mattinata sferrato Silvio Berlusconi, l’ultimo il portavoce di Forza Italia Sandro Bondi in serata. In mezzo Rai3, il Tg3 in particolare e Primo Piano nel dettaglio, ha attraversato una giornata nella bufera accusata di essere a senso unico e schierata contro il premier e di riversare sul governo, parole del Cavaliere , "un elenco di menzogne da rabbrividire". E’ finita, per ora, con Bondi che chiede le dimissioni di sandro Curzi dal Cda Rai dopo che è intervenuto per difendere la testa che dirigeva.

Dall’inizio. Berlusconi da Messina lancia l’accusa: "Ieri sera ho visto Cofferati (in realtà era il segretario della Cgil Guglielmo Epifani ndr) a ’Primo piano’. Una trasmissione di Raitre a senso unico, come del resto sono tutte le altre trasmissioni di Raitre. Trasmissioni senza contraddittorio" con "un elenco di menzogne da rabbrividire". Quindi Berlusconi annuncia un giro nelle regioni italiane per realizzare una "operazione verità e far conoscere il tanto e il buono che in questi anni abbiamo fatto".

Il comitato di redazione del Tg3 fa sapere che i giornalisti del Tg3 sono pronti a tutelare il proprio lavoro "in tutte le sedi", "a difesa dell’autonomia e della libertà dell’informazione", dopo settimane di "attacchi tanto virulenti quanto pretestuosi". "Vere intimidazioni - continua la nota del Cdr - a cui non abbiamo risposto perché non intendiamo cadere nella trappola dello scontro mediatico dietro il quale si vogliono nascondere problemi che nulla hanno a che vedere con l’informazione".

In difesa della trasmissione interviene prima Giuseppe Giulietti, capogruppo Ds in commissione Vigilanza che parla di "evidente stato confusionale" del premier che inizia la sua operazione verità con "una lunga serie di bugie".

Poi è la volta di sandro Curzi che lancia accuse pesantissime in un articolo che sarà pubblicato domani sull’Unità: "Dominarla e svuotarla dall’interno, affamarla e diffamarla dall’esterno. Sembra ormai questa la disperata strategia del centrodestra sul servizio pubblico radiotelevisivo, in questi mesi che ci dividono dal possibile cambio di maggioranza politica e di governo". Un "attacco concentrico", scrive Curzi, contro "Raitre, l’unico pezzo di Rai che, senza adeguate risorse, cerca di mantenere in piedi un minimo di pluralismo e di effettivo servizio pubblico".

Il batti e ribatti tra esponenti di maggioranza e opposizione dura tutta la giornata. Il segretario dei Ds Piero Fassino per esempio fa notare che "dare dieci minuti di spazio alla Cgil per illustrare le ragioni dello sciopero generale di oggi ci sembrano un buon modo di concepire il servizio pubblico".

Alla fine interviene Bondi: "Non crediamo ai nostri occhi, anzi trasecoliamo nel leggere e rileggere sulle agenzie di stampa i contenuti di un articolo del consigliere Rai Sandro Curzi, al limite della turbativa elettorale e frutto evidente di un piano premeditato per demonizzare l’attuale maggioranza di governo e il presidente del Consiglio. Le affermazioni di Curzi lo rendono incompatibile con l’incarico che è stato chiamato a ricoprire nel consiglio d’amministrazione della Rai".

http://www.repubblica.it/2005/h/sez...

Messaggi

  • io vorrei rispondere all’ultima parte di articolo quella dove bondi si pronuncia sull’operato e sulla carica che ricopre curzi.vorrei far notare a quella specie di tirapiedi che il partito di cui fa parte e soprattutto la presidenza del consiglio e’ occupata e presieduta da un sig.che ha processi a carico attualmente e che a fatto leggi su misura x salvaguardarsi da tutti i processi che aveva a suo carico(tanti e molto gravi).voglio raccontare un’aneddoto che riguarda il nostro presidente del consiglio poco prima che entrasse in politica:quando ancora si occupava solo delle sue aziende fece convocare x una proposta di lavoro il giornalista biagi e x un suo eventuale passaggio alle reti mediaset, be’ in qull’incontro berlusconi confido’ a biagi che da li a poco sarebbe sceso in politica costretto dalla sua situazione giudiziaria e finanziaria, se non lo avesse fatto avrebbe corso il rischio di fallire e di finire in galera.questo non me lo sono inventato ma e’ un passaggio di un’intervista fatta a biagi contenuta nel libro di marco travaglio e peter gomez"REGIME" .quindi a bondi dovrebbe essere il primo a stare zitto visto la situazione del suo di presidente. per quanto mi riguarda e qui esprimo un mio parere,da quando l’italia e’ rappresentata da un soggetto come berlusconi io mi vergogno di far parte di questa repubblica democratica che di democratico a sempre meno e ne viene distorto il vero significato, la stampa estera che sa quale situazione viviamo politicamente e non e’ soggetta di alcuna censura ci copre di ridicolo ed e’ molto preoccupata che un paese come l’italia sia governato da un soggetto che senza leggi fatte su misura sarebbe compagno di cella di riina. davide