Home > Indecorose e libere. Le donne in piazza per i diritti. Il 25 la giornata interna

Indecorose e libere. Le donne in piazza per i diritti. Il 25 la giornata interna

Publie le domenica 23 novembre 2008 par Open-Publishing

Indecorose e libere. Le donne in piazza per i diritti. Il 25 la giornata internazionale

di Francesca Ubizzo

ROMA - A Roma questo pomeriggio sono scese in piazza 50mila donne per protestare contro la violenza maschile. Solo nel 2007 sono state quasi sette milioni le donne che hanno subito violenze, consumate prevalentemente all’interno delle quattro mura domestiche. "Indecorose e libere" citava lo slogan dello striscione in testa al corteo, a ribadire con fermezza la voglia di riappropriarsi di una dignità spesso negata.

Quella dell’autodeterminazione alle scelte, alle libertà individuali alla legittima tutela a garanzia della propria incolumità fisica e psicologica. Sono tutte istanze impugnate dalla manifestazione di oggi organizzata dalla rete nazionale delle femministe che ha sfilato da piazza della Repubblica fino a piazza Navona dando vita ad un coloratissimo corteo. Tanti gli striscioni, altissima la partecipazione di donne giunte nella capitale da tutte le parti d’Italia. "Se la violenza è sotto al tetto, che ce famo col pacchetto?" riportava un cartello di una giovane partecipante, come chiara espressione del disssenso contro il ddl sulla prostituzione. Ma c’erano anche le giovani studentesse universitarie giunte fin qui per protestare contro la riforma scolastica della Gelmini.

Insomma, tutte unite da un suolo cuore pulsante, quello della volontà di riaffermare il rispetto dei propri diritti. Non sono mancati attimi di tensione quando al corteo di sono unite le ministre Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo, le quali hanno dovuto abbandonare quasi subito il serpentone colorato per i fischi ricevuti. Stesso sorte è toccata alle esponenti di sinistra Livia Turco e Barbara Pollastrini, quest’ultima legata alla legge sui Dico che non è mai decollata. Motivi più che giustificabili per le manifestanti, che da anni chiedono ad alta voce soluzioni concrete per migliorare la propria condizione. "Siamo stufe di passerelle politiche", ha detto Virgilia di Brescia.

"Di belle parole ci hanno riempito sempre le orecchie sia da destra che da sinistra. Adesso è giunta l’ora di passare ai fatti." Il 25 Novembre sarà la giornata internazionale contro la violenza sulla donna. Una data scelta appositamente per ricordare il tragico episodio che si consumò nel 1960 nella repubblica Domicana e che vide protagoniste tre donne Minerva, Patria e María Teresa impegnate nelle lotte per il loro paese contro il regime di Trujillo, e per questo furono assassinate dopo aver subito torture di ogni tipo.