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Insensatezze

Publie le venerdì 3 ottobre 2008 par Open-Publishing
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In recessione c’è crollo della domanda e nessuno si dovrebbe nemmeno sognare di alzare il tasso di interesse, che è un sicuro ulteriore peso per i mutui e le imprese, aggravando la crisi del sistema, ma la sbobbia americana ed europea ha impedito, per ragioni di facciata, di dichiarare la recessione ovvero il fallimento delle politiche economiche liberiste.

Si sono inventati il termine fasullo di ’stagflazione’, caso in cui la domanda crolla ma i prezzi continuano paradossalmente ad aumentare, contro ogni legge di mercato, e aumentano a partire dalle tasse e dalle spese suppletive per i servizi pubblici deficitari per continuare con le bollette o la spesa quotidiana che lievitano senza controllo. Ma, comunque si voglia chiamarla, noi siamo in recessione. Basta andare in un supermercato e vedere quanto è vuoto, e la cosa gravissima è che è vuoto anche il 30 del mese. Il carovita, la precarietà del lavoro e i bassi salari restringono crudelmente gli acquisti mentre i governi fingono che ciò non accada e continuano a deprimere stato sociale e paghe, limitando i diritti del lavoro e la speranza di un futuro.

Eppure è in tale situazione che il Governatore della Federal Reserve USA Greenspan, principale gestore della politica nazionale economica e monetaria, ha preteso la cancellazione delle regole del mercato. Oggi Bernanke taglia mezzo punto al tasso di interesse ma non dimentichiamo che tutta questa situazione insensata si è generata prima di tutto dalla deregulation che in nome dell’anarchia neoliberista ha permesso ogni sconcezza, e poi dal rialzo del tasso di interesse che prevedibilmente avrebbe portato alla crisi dei mutui non esigibili creando un domino di fallimenti.

Visto che la liquidità in circolazione era calata e si era in recessione con crollo della domanda, che senso aveva alzare il tasso di interesse? Solo far fare cassa alle banche? Ma il peggio è che Trichet, governatore della Banca Mondiale, stava per fare altrettanto.

La prima domanda che viene spontanea è: il Trattato di Lisbona conferma la pessima Costituzone Europea e ci impone sul campo un’Europa delle banche e non dei popoli, ora, come si può pensare che un’Europa delle banche sia in grado di darci sviluppo e sia abilitata a governarci, quando non intende dare regole a se stessa? E perché, di fronte a questi scenari apocalittici, con i deficit nazionale che raddoppiano per salvare degli sciacalli, dovremmo accettare che il nostro paese diventi succube di un sistema bancario scellerato che ha estromesso il parlamento europeo?

La seconda domanda è: quella Banca Mondiale che è stata finora il mastino del turbocapitalismo, nell’attuale situazione di palese sciaguratezza dello stesso, come mai non interviene dalla sua posizione autoritaria per dare al sistema quelle regole che finora si è rifiutata di riconoscere?
Nemmeno la crisi dell’intero sistema creditizio la smuove da una posizione ideologica di protezione di quel libero mercato che è servito solo alla peggiore speculazione a danno dell’intero pianeta?

La terza domanda è: la sinistra occidentale non è stata in grado di combattere il liberismo, addirittura in stati come l’Italia è venuta a patti con esso, favorendone i rappresentanti peggiori (vedi Fazio o Consorte o Berlusconi) infettandosi dei suoi stessi vizi (avidità, desiderio potere, verticismo, mancanza di etica, mancanza di democrazia, egoismi personali, distacco dalla base popolare, ripudio dei diritti del lavoro o dello stato sociale, abusi di stato..).
Ora accade ciò che era prevedibile: il sistema scellerato divora se stesso. E in tale crollo per implosione, cosa intende fare la sinistra europea? Si limita a stare a guardare? Persiste in quella difesa della globalizzazione che D’Alema disse essere inevitabile? Non è in grado nemmeno di cogliere l’occasione di immane crisi per rifarsi una reputazione? Nemmeno ora si decide a difendere i diritti dei cittadini, dei consumatori, dei risparmiatori, dei lavoratori? Nemmeno ora riesce a segnalarsi in netta e precisa opposizione al regime capitalista?

Masada 796. Fascistitudine
http://www.masadaweb.org

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