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Intercettate buste con proiettili per Monti, Berlusconi e quotidiani
par strategia della tensione?
Publie le venerdì 16 dicembre 2011 par strategia della tensione? - Open-Publishing1 commento
NB: estrema-sinistra? comunisti? hhhhmmmmm....Ho un grande dubbio!e se si trattava di una manipolazione fascista?...
LAMEZIA TERME (Catanzaro) - Dieci buste con proiettili e un volantino di minacce firmato dal Movimento Armati proletari, indirizzate tra gli altri al presidente del Consiglio Mario Monti, all’ex premier Silvio Berlusconi e ai direttori di alcuni quotidiani nazionali, sono state intercettate nella serata di ieri al Centro meccanografico di Poste Italiane di Lamezia Terme. Nel volantino sono contenute ingiurie e minacce: "Ve la faremo pagare a tutti. Vi colpiremo e sarà una guerra all’ultimo sangue. Vi faremo maledire queste misure col sangue. Non dovrete più dormire sonni tranquilli. Il piombo non manca e adesso arriva anche il tritolo dagli amici arabi".
’’La finanziaria è pronta - prosegue il testo - come è pronto il loro funerale. Ci vedremo a Roma. Non siamo contro le forze dell’ordine però se c’è qualcuno che vuole fare l’eroe pensi prima alla sua famiglia. È una lotta giusta e coerente contro i poteri forti a difesa della povera gente. Le misure prese per colpire sempre i più deboli non devono essere approvare se no con modifiche radicali a difendere quel poco che le fasce deboli hanno. Ma vi rendete conto che colpite gli operai con le loro famiglie che sono già sul lastrico’’.
Le buste, contenenti proiettili di vario calibro, sono indirizzate al premier Mario Monti (con un proiettile calibro 9) a Silvio Berlusconi, ma anche al segretario del Pd Pier Luigi Bersani (calibro 7.65), al ministro del Welfare
Elsa Fornero (calibro 9.21). Plichi con un proiettile calibro 12 sono stati inviati al leader Udc Pierferdinando Casini e ai direttori Ezio Mauro (La Repubblica), Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Maurizio Belpietro (Libero), Leonardo Boriano (La Padania), Mario Sechi (Il Tempo).
L’inchiesta è passata alla Dda di Catanzaro. La decisione di trasferire le indagini dalla Procura di Lamezia Terme scaturisce dalle competenze della Direzione distrettuale antimafia in materia di terrorismo. La sigla del volantino non è mai apparsa prima e gli investigatori ne stanno valutando l’attendibilità e la possibile provenienza. "Prima di tutto bisogna capire se il Centro di smistamento di Lamezia Terme smista la posta solo calabrese, oppure anche quella di provenienza da altre regioni - ha detto il procuratore ditrettuale antimafia della Repubblica di Catanzaro Antonio Vincenzo Lombardo - Datemi il tempo di valutare bene questa vicenda, di cui ancora per la verità non ho ricevuto nemmeno gli atti, vaglieremo la situazione e cercheremo di capire se è un fatto dimostrativo oppure se sotto c’è una pericolosità per gli obiettivi delle missive".
Altre buste dirette a esponenti di primo piano della politica sarebbero state intercettate nel centro meccanografico di Poste Italiane di Bologna.
Le reazioni. Siamo in "un clima che non è dei migliori" e che "può soltanto inasprirsi", è stato il commento a caldo del direttore di Libero, Maurizio Belpietro, che ha parlato a margine della presentazione di una nuova iniziativa digitale del quotidiano. "Vedo che sono in buona compagnia", ha sdrammatizzato il giornalista, ricordando di ricevere "da almeno dieci anni" bossoli e proiettili. "Ogni tanto le minacce ci sono - ha aggiunto - Il clima non è dei migliori, ma non da ora. Può soltanto inasprirsi mi pare". Ironizza sui proiettili a Monti il leader della Lega: "Glieli avrà mandati il Presidente della Repubblica", ha detto Umberto Bossi. ’’Abbiamo espresso solidarietà a Monti con sentita partecipazione’’, ha detto il Guardasigilli Paola Severino. ’’Si tratta di episodi orribili ed inspiegabili, soprattutto se riferiti a persone che adempiono al loro dovere istituzionale con la massima correttezza possibile’’.
La solidarietà del mondo politico. "Non credo che si possa parlare di un’ondata di terrorismo", dice il presidente del Copasir, Massimo D’Alema, a proposito delle buste con proiettili intercettate oggi e di quelle dei giorni scorsi 1, indirizzate al ministro della Giustizia Paola Severino e al sindaco di Roma Gianni Alemanno. "Si tratta di episodi preoccupanti - aggiunge - riconducibili all’area anarco-insurrezionalista. Ma non spargiamo allarmismi. Non c’è un’ondata di terrorismo". D’Alema spiega che il Copasir si sta occupando della vicenda: "Siamo in contatto con il ministero dell’Interno".
Solidarietà con i destinatari dei plichi è stata espressa dalla deputata Angela Napoli di Fli e dal vicepresidente della Camera e presidente dell’Udc Rocco Buttiglione. Di gesti ’inammissibili’ parla il vice presidente del Senato Vannino Chiti. Dura la condanna dell’Idv, affidata al portavoce Leoluca Orlando.
Si distingue Domenico Scilipoti, segretario dei Responsabili: "Il popolo sa tutto, capisce tutto ed è stanco di parole dette a caso come equità, rigore, crescita, pareggio di bilancio, alle quali fanno seguito solo tasse e aumenti. La violenza e il terrorismo sono sempre da condannare fermamente, ma sono anche un chiaro segnale che questo governo sta favorendo un clima di tensione e scontento nella popolazione".
I precedenti. Il precedente più immediato risale a soli quattro giorni fa: due buste, entrambe con proiettili calibro 40, inviate al ministro della Giustizia Paola Severino e al sindaco di Roma Gianni Alemanno 2. La prima è stata rivendicata da tre sigle: Fai (Federazione Anarchica Informale), Fac (Federazione Anticapitalista) e Br con stella a cinque punte. Quella ad Alemanno dal Nucleo Galesi per i Pac (Proletari armati per il comunismo). Nei giorni precedenti pacchi bomba erano stati inviati alla Deutsche Bank di Francoforte e alla sede di Equitalia 3 di Roma firmati dalla Federazione Anarchica Informale. E ieri è stata intercettata un’altra busta esplosiva 4 indirizzata a Equitalia. Le prime valutazioni degli investigatori escludono una regia unica dietro i diversi episodi.
(16 dicembre 2011)
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1. Intercettate buste con proiettili per Monti, Berlusconi e quotidiani, 16 dicembre 2011, 22:53
Chiunque sia stato, ha fatto bene.
Non se ne può più !!!!!