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Intervento di Di Pietro contro lo scudo fiscale
Publie le martedì 29 settembre 2009 par Open-PublishingSignor Pres., signor Pres. del Consiglio che non c’e’, signor Pres. del Consiglio latitante quando vi sono provvedimenti che interessano la sua persona e che, dunque, non viene a spiegare ai cittadini italiani che quest’altro provvedimento viene da lui preso soprattutto perche’ interessa alle sue aziende e alla sua persona per la miriade di societa’ off-shore e di capitali all’estero che nel corso degli anni ha portato, a cominciare da quel conto corrente All Iberian da cui tanti soldi sono partiti per pagare politici, faccendieri e testimoni falsi che servivano ai suoi processi.
Noi dell’IdV denunciamo l’irrazionalita’, l’incostituzionalita’ e l’immoralita’ di questo decreto-legge … Lo so che da quest’Aula non uscira’ una parola di cio’ che mi accingo a dire, ma state pur certi che in questo momento attraverso lo streaming lo abbiamo messo in rete e cio’ che affermo viene sentito da tutti quelli che ne hanno interesse.
Denunciamo il metodo e il merito di questo provvedimento.
Veniamo al metodo. E’ la solita furbata. Ricordate quando qui e’ venuto Giovanni Paolo II a farci presente che nelle carceri si sta male e si scoppia di un numero enorme di persone che soffrono? Venne a chiederci di fare qualcosa per quelle povere persone che vivono in condizioni disumane nelle carceri. E tutti quanti a dire: ha ragione, provvediamo subito, Sua Santita’. Quanta ipocrisia!
Nel provvedimento di indulto e’ stata inserita la norma furba per cui non si e’ fatto in modo di non mandare in carcere chi meritava di starci, estendendo poi l’impunita’ e l’indulto a tutta una serie di reati che non c’entravano niente con la disperazione umana di alcune categorie sociali.
Con lo stesso tipo di furbizia, intervenite oggi. Siccome il Presidente della Repubblica, bonta’ sua, invece di fare quel che avrebbe fatto bene a fare, cioe’ rinviarvi indietro l’ultimo decreto-legge (che poteva non firmare), vi ha fatto un atto di gentilezza istituzionale, pensando di avere a che fare con dei gentiluomini, dicendo che per questa volta lo avrebbe firmato, ma c’erano delle norme sbagliate.
Nelle stesse ore, avete fatto un decreto-legge correttivo al provvedimento su cui avevate posto la questione di fiducia. Eravate così convinti che andava bene che ci avete messo la fiducia sopra. Appena viene varato, fate un provvedimento correttivo in cui dite di aver sbagliato. Anzi, non dite di aver sbagliato, ma siete stati presi con le mani nel sacco e al Capo dello Stato che vi ha dato un dito gli avete fregato il braccio.
Mi auguro che da ora, ogni volta che c’e’ un provvedimento che non va firmato, non lo si firmi e non lo si promulghi - avete preso il provvedimento e ci avete infilato dentro una norma all’ultimo momento, perche’ e’ chiaro che non vi siete neanche assunti il coraggio di farlo come Governo. Lo avete fatto fare al solito parlamentare.. e siete venuti qui a proporci ora la norma truffa.
Siamo d’accordo che ci doveva essere questo provvedimento, perche’ serviva per ridare un po’ di spazio al Ministero dell’ambiente che era stato esautorato completamente, siamo d’accordo sul fatto che siete dovuti intervenire per dare un certo ruolo alla Corte dei Conti, i cui controlli non volete vedere, ma poi dentro al provvedimento avete inserito quel che piace a voi.
Denunciamo questo metodo truffaldino e criminale, che ha tradito la fiducia del Presidente della Repubblica, e quando un Governo fa questo si pone una questione costituzionale e istituzionale grave. Questo e’ un comportamento terroristico. Attraverso un veicolo necessario introducete una merce avariata, anzi, una bomba esplosiva. Avete ora inserito questa norma che non c’entra nulla con il decreto-legge correttivo ridicolizzando il Parlamento…
Il provvedimento su cui interviene il decreto-legge correttivo e’ stato votato con il voto di fiducia. Domani ci sara’ un altro voto di fiducia in cui si dice che dobbiamo correggere, perche’ quello era sbagliato. Si smentisce se stessi. Si e’ contenti di prendersi a schiaffi.
Questa e’ la dignita’ del Parlamento, che viene ridicolizzato, storpiato, violentato. E chi lo racconta agli italiani? Sì, forse ci pensera’ il prossimo Porta a porta. A reti unificate andate a raccontare la vostra verita’, perche’ questo e’ il problema in Italia: un’informazione che deforma e che non puo’ informare, perche’, se ci prova, viene subito punita, messa all’angolo e bloccata.
Questa norma sullo scudo fiscale e’ una norma criminale, voluta per fare gli interessi di criminali. Vorrei ricordare che fino ad ora i capitali che stavano e stanno all’estero - quelli regolari - possono rientrare tranquillamente in Italia. Nessuno gli dice male. Quelli che non possono rientrare sono quelli che non si possono dire da dove vengono, quelli che fino ad ora - ogni volta che venivano scoperti - venivano perseguiti a norma degli articoli 648-bis e 648-ter del codice penale: riciclaggio di danaro sporco. Oggi il riciclaggio viene premiato. Qui dentro si fa riciclaggio di Stato! Questo e’ dolo specifico di una categoria di persone che utilizza le istituzioni per farsi gli affari propri, aggravato dal fatto che c’e’ un’altra categoria di persone che, per salvaguardare il proprio posto, si presta a rinunciare alla propria dignita’ politica e umana.
Lei, signor Presidente del Consiglio che non c’e’, ieri ha detto che c’e’ una questione morale e che loro rilanciano la dignita’. Perche’ non viene qui a indicarci una per una tutte le societa’ off shore che lei ha avuto da quando ha incominciato a fare il Presidente del Consiglio? Perche’ non viene a indicarci perche’ si e’ rivolto a tutti i paradisi fiscali fino ad oggi, quelli che oggi dice di voler contrastare e combattere, lei che ne ha a uso e consumo proprio?
Lei sa bene per quale motivo questa norma e’ criminale. Sa bene che quando si fa un’investigazione si scopre un euro che si trova all’estero e, quando si vanno a fare le indagini attraverso le rogatorie, chi ti risponde ti dice che quell’euro fa parte di un monte di un milione di euro. Fino ad oggi le indagini venivano fatte grazie ad un conto corrente o a un deposito scoperti all’estero e si cominciava a vedere a ritroso da dove venivano, chi gliel’aveva dato, da quale fonte di reato e da quale reato provenivano. Oggi approvate una norma in cui si dice: non si puo’ indagare, una volta che quei soldi sono rientrati. Oggi come oggi, a lei sarebbe bastato far rientrare quel conto All Iberian e dire: ho pagato il 4 % di tangente allo Stato, per cui non c’e’ bisogno che tu indaghi su di me. Invece, da quel conto corrente abbiamo scoperto che lei ci ha pagato Mills, Craxi e compagnia bella.
Non lo si potra’ piu’ scoprire, perche’ lei sa bene che si parte dal conto corrente per risalire a ritroso su quali sono i reati che ci stanno dietro, ma, dal momento in cui lei blocca le indagini, ogni volta che qualcuno scopre un conto corrente, lei ha raggiunto un’impunita’ per tutte le vicende passate che ha commesso e anche per le vicende future! Infatti, qualsiasi criminale oggi che ha un conto corrente all’estero fa il passaggio, lo fa rientrare e poi dopodomani lo rimanda ancora all’estero, perche’ la norma non dice che non devi rimandarlo all’estero il giorno dopo!
Fa il passaggio, e ogni volta che si scopre che ha fatto una rapina, uno spaccio di droga o un traffico d’armi o quant’altro dira’: ma no, questi sono soldi che avevo all’estero e ho fatto lo scudo! Ecco, lei ha creato un meccanismo infernale per i suoi interessi, un meccanismo infernale che coinvolge tutti i criminali, che d’ora in poi possono venire nel nostro Paese. Il nostro Paese e’ diventato il lavatoio mondiale della criminalita’ organizzata, per i reati commessi in passato e per quelli che saranno commessi in futuro. Lei lo sa bene di aver distrutto il 648-bis e il 648-ter non e’ piu’ reato d’ora in poi. Lei sta creando un salvacondotto per i reati passati e futuri, suoi e dei suoi amici se non correi.
Ma poi che c’azzecca il falso in bilancio con lo scudo fiscale? Lo scudo fiscale dovrebbe venire incontro ai soldi che qualcuno ha all’estero, e nulla ha a che fare con il falso in bilancio. Ma lei lo sa che cos’e’ il falso in bilancio? Mi scusi, ho sbagliato, lei lo sa bene. Il falso in bilancio sta a una miriade di altri reati (dall’appropriazione indebita alla corruzione e all’evasione fiscale), così come la pistola sta al rapinatore: e’ un reato-mezzo per un reato-fine. Non serve a niente, all’imprenditore o pseudo tale, falsificare le carte, di per se’ dalla falsificazione delle carte non ci guadagna niente. Scrivere che 2 piu’ 2 fa 5 quando si tratta di prendere, o scrivere che 2 piu’ 2 fa 3 quando si tratta di dare di per se’ non gli procura niente. Serve a nascondere profitti di altri reati o per rendere agevole la commissione di altri reati.
Allora, perche’ depenalizzarlo? E’ un reato che non c’azzecca niente con l’avere o non avere del denaro, e’ una falsa comunicazione sociale; e’ legato ad un’appropriazione, ad una bancarotta, ad una spoliazione, ad una corruzione. Ma vi serviva per realizzare quello che non siete riusciti a realizzare non avendo una maggioranza qualificata in questo Parlamento: e’ un’amnistia mascherata! Voi state violando la Costituzione, e per questa ragione noi abbiamo posto una questione pregiudiziale di costituzionalita’.
Voi con questo inserimento del falso in bilancio dimostrate non l’errore, ma la malafede di questa operazione, ed e’ questa la ragione per cui noi ci appelliamo ancora una volta al Capo dello Stato. Lo supplichiamo: non firmi questo provvedimento perche’ e’ altamente incostituzionale, oltre che criminoso e criminale.
Siamo di fronte ad un atto di riciclaggio in corso ad opera di rei, correi e favoreggiatori. E’ bene che lo sappiano tutti i parlamentari. Che almeno tutti i pubblici ufficiali, gli eletti e gli amministratori, direttamente o indirettamente non possano usufruire di questa norma sullo scudo fiscale, almeno loro! Altrimenti, sono davvero curioso di vedere quanti all’interno delle istituzioni faranno uso di questo scudo fiscale, magari anche all’interno di quest’Aula!
Ecco perche’ noi abbiamo parlato di norma criminale, ecco perche’ ci siamo appellati al Capo dello Stato, ecco perche’ noi insistiamo nel dire che c’e’ bisogno di uno scatto di dignita’ di questo Parlamento, se non vuole essere ricordato nella storia come un Parlamento dove ci sono stati dei comportamenti criminali.