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Intervista a Heidi Guliani di Campofreda

Publie le sabato 26 gennaio 2008 par Open-Publishing

Intervista ad Haidi Giuliani sulla caduta del Governo Prodi
venerdì 25 gennaio 2008
di Enrico Campofreda

‘‘Ha vinto il partito trasversale dei corrotti e dei corruttori’’

Senatrice Giuliani agli occhi di tanti elettori-sostenitori questo Centrosinistra è stato un Calvario, lei come lo giudica?

‘‘Lo è stato ancora di più per noi della sinistra antagonista. Abbiamo sempre avuto le mani legate, siamo stati bloccati, ostacolati. Ci siamo sentiti non in una maggioranza ma in una gabbia. Quest’ultima è una personale emozione ma credo tanti colleghi del mio gruppo parlamentare hanno condiviso tale sofferenza’’.

Parecchie critiche sono state mosse anche alla Rifondazione di governo, stare nell’Unione ha significato perdere la propria identità?

‘‘Secondo me no. La nostra identità è chiara fra chi è dentro o fuori il partito come me – Giuliani è subentrata al Senato a Malabarba come indipendente nell’ottobre 2006, ndr -. Possiamo dire, e non solo ora che il governo è caduto, che abbiamo commesso un grosso errore di valutazione. Si pensava davvero di poter realizzare il famoso programma pur ciclopico che fosse. Da quando sono stata investita dell’incarico ho cercato di comprendere anche personalmente tutto ciò che si potesse fare. Per quanto occorre riconoscere che su alcuni punti vitali per la nazione questo governo si sia mosso risanando i conti pubblici, che il passato centrodestra aveva saccheggiato, e facendo pagare le tasse agli evasori. E avete visto quanto disappunto s’è creato nei partiti che quell’evasione tollerano o proteggono’’.

Ora tutti pensano al futuro anche Rifondazione che si smarca dal governo e torna a rivolgere lo sguardo ai movimenti ‘

‘Se Rifondazione ha scontentato qualcuno non è stato per sua volontà. Il partito non ha mai smesso di prendere posizioni decise, ricordo le scelte sulle guerre in Afghanistan, sulla base di Vicenza che sono costate critiche al governo da parte dell’opposizione. Purtroppo il precedente discorso dell’essere ostaggi in una maggioranza, dove certe forze fanno pesare il loro dirigismo o i loro ricatti, è sotto gli occhi di tutti. Oggi siamo qui vittime di queste tattiche’’.

Ma i movimenti hanno avuto poco dal partito, il matrimonio non sembra riuscito

"Il problema è annoso, direi generazionale. E’ difficile tradurre nelle istituzioni spinte che le istituzioni fanno difficoltà ad accettare. Prendiamo l’esempio dei Tav: conciliare le esigenze dei valligiani e il servizio dell’alta velocità ferroviaria già di per sé non è semplice. Se s’aggiungono tensioni e incomprensioni attorno a forme di protesta che vengono giudicate illegali e se le trattative diventano impossibili i due mondi non riescono a comunicare prima che a comprendersi. E su certe questioni i margini di mediazione risultano scarsissimi’’.

Caso clamoroso il fallimento della commissione parlamentare su Genova, la real politik è prevalsa su tutto il resto‘‘Si sa da chi siamo stati affossati: dagli stessi alleati dell’Udeur e dell’Italia dei Valori. Che Forza Italia e Aenne votassero contro era scontato ma quando le componenti amiche con cui s’è cucito un copiosissimo programma, che ha visto la stessa sinistra cedere su molti punti, si mettono di traverso ecco la dimostrazione del fallimento d’un’esperienza come questa del Governo Prodi che ha marciato continuamente claudicando’’.

Il caos della Legge Elettorale però non lascia spazi alle microformazioni e molti hanno guardato alla mossa di creare la Sinistra-Arcobaleno solo con questo scopo
‘‘Non lo so. E sono la persona meno adatta per esprimere giudizi. Posso però testimoniare che fra il gruppo dei senatori la è stata una realtà, abbiamo lavorato insieme, in armonia e con sentita coesione. Finché le sinistre autentiche non riusciranno a essere unite ci saranno gli effetti disastrosi che abbiamo davanti in queste ore. Non parlo d’un partito unico, penso a una coalizione di partiti fortemente coerenti su un programma che sia un vero programma da rispettare’’.

Problemi reali come carovita, precarietà legalizzate dalla Legge 30, morti bianche hanno visto piuttosto assenti sia il PD sia la sinistra radicale‘

‘Stavolta spendo una parola nei confronti del governo appena impallinato: non ne ha avuto il tempo. Le forze come quelle citate che rappresentavano l’Unione e l’Esecutivo stesso hanno per un anno e mezzo lavorato su risanamento dei conti e fisco, ora doveva iniziare la fase sociale puntando soprattutto sulla sicurezza sul lavoro, che è l’unica sicurezza di cui l’Italia ha bisogno. Era iniziata una rete fitta di controlli, qualcuno ha detto a causa del dramma della Thyssen, ma era iniziata. Con frequenti ispezioni nei luoghi di lavoro a rischio e l’organizzazione di commissioni che avrebbero portato in Parlamento ulteriori ritocchi alle leggi per incrementare le verifiche, rendere più severe le pene, scongiurare le tragedie. Ma non ci hanno fatto lavorare, siamo stati ostaggio della demagogia delle destre. Ha vinto il partito trasversale dei corrotti e dei corruttori’’.

Ora cosa farà?

‘‘Tornerò a casa, a impegnarmi nuovamente dal basso come ho sempre fatto. Ero venuta qui per aiutare i compagni e con l’ambizione di seguire quella commissione che è stata affossata. Ho un unico rimpianto: dover restituire il tesserino con cui avevo accesso nei luoghi di detenzione e potevo spendere il mio mandato per sostenere le contraddizioni di quelle strutture’’.

Da Dazebao