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Intesa S.Paolo: accordo/trasferimento di 8.064 dipendenti, contraria la Falcri

Publie le mercoledì 25 marzo 2009 par Open-Publishing
1 commento

TORINO - Accordo fatto dopo una giorno di trattativa e un acceso confronto per il trasferimento da Intesa Sanpaolo a Intesa Sanpaolo Group Service di 8064 dipendenti della banca sparsi per l’Italia alla nuova società consortile. Fornirà servizi esclusivamente alla banca e sarà di proprietà di tutte le società del gruppo fruitrici dei servizi. Le sigle sindacali che hanno firmato sono Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Silicea, Sinfub, Ugl, Uilca, tutte tranne la Falcri.

Nell’accordo è garantito il rientro dei lavoratori e delle attività in Intesa Sanpaolo nel caso di ripristino dell’esenzione dall’Iva infragruppo con il mantenimento della stessa sede. La società nasce, infatti, perché dalla Finanziaria 2008 la banca è costretta a pagare l’Iva per le prestazioni di servizi tra un e l’altro istituto del gruppo. Ad esempio: il Banco di Napoli paga l’Iva per i servizi informatici forniti dal centro di calcolo di Moncalieri ex Sanpaolo. Questo è un punto molto importante perché nelle assemblee degli scorsi giorni i sindacalisti erano stati contestati, anche vivacemente, da lavoratori che temevano la possibilità di una sorta di «spezzatino» o di essere ceduti o di non mantenere contratti e diritti acquisti nella banca.

Nell’intesa è ribadito – cosa che l’azienda aveva detto fin dall’inizio – che ai dipendenti continueranno a essere applicati il contratto nazionale dei bancari, gli integrativi di gruppo e inoltre, su richiesta emersa nella trattativa, questi trattamenti varranno anche per i futuri nuovi assunti. Uguali rimarranno la previdenza complementare, l’assistenza sanitaria integrativa, il fondo esuberi, gli accordi sulla mobilità. La nuova società funzionerà a regime dal gennaio 2010. Commenta Maurizio Zoè della Fisac: «Ci sono le massime garanzie e l’accordo smentisce gli allarmismi totalmente strumentali diffusi in questi giorni».

Angela Rosso della Fabi aggiunge: «Abbiamo ottenuto quel che volevamo; garanzie non ottenibili, invece, con il distacco che avrebbe lasciato i lavoratori in un limbo indefinito». Contraria la Falcri che ha trattato, come avviene da un anno, su tavolo separato. Voleva utilizzare il distacco e non la cessione di ramo d’azienda.

Marina Cassi

da "La Stampa" 25.3.09

Messaggi

  • CONSORZIO: VERGOGNA HANNO FIRMATO ANCORA

    TRATTATIVA A TEMPO DI RECORD!!!!

    Ai Lavoratori non resta che OBBEDIRE??!!

    Nella serata di ieri 23 marzo 2009, al primo giorno di trattativa ed in larghissimo anticipo sui tempi concessi dalla procedura di legge, le altre OO.SS. si sono affrettate a firmare l’accordo sulla cessione di circa 8.400 lavoratori alla Società Consortile che sarà chiamata Intesa Sanpaolo Group Services.

    E tutto questo nonostante migliaia di lavoratori abbiano chiesto alle stesse OO.SS.:

     di valutare il distacco e non la cessione, in quanto soltanto lo strumento del distacco costituisce l’unica vera garanzia di rientro nella capogruppo al venir meno dei dichiarati motivi dell’operazione (IVA infragruppo, problema per sua natura transitorio). Anzi, non si sono degnati nemmeno di fornire valide argomentazioni sull’impraticabilità di questa strada (forse perché di argomenti che non offendono l’intelligenza delle Persone non ce ne sono??!!);

     di essere comunque preventivamente sentiti nelle assemblee, ma – è bene ricordarlo – la firma è già vincolante da ieri sera e le assemblee che si svolgeranno saranno solo informative in quanto la decorrenza sarà I° aprile 2009!! (Se non ci fossero in gioco tante Persone sarebbe il caso di dire che è stato firmato un bel “pesce d’aprile”!). La FALCRI:

     stigmatizza questo modo di operare che manca totalmente del più elementare rispetto per le sacrosante richieste delle Lavoratrici e dei Lavoratori;
     denuncia come non risponda al vero l’affermazione che sono state raggiunte “garanzie totali”: mancano infatti garanzie irrinunciabili che tutelino dai rischi più probabili(eventualità già verificatesi altrove) quali l’ accorpamento dei poli di back office, o la chiusura o la riduzione di Personale;

     esorta i Lavoratori a dire BASTA!! A PRETENDERE IL RISPETTO CHE E’ LORO DOVUTO!!

    E’ ARRIVATO IL MOMENTO PER TUTTI DI “SCELTE ADULTE”, A NESSUNO È PIÙ PERMESSO DI STARE SOLO A GUARDARE E SUBIRE!!

    LA SEGRETERIA AZIENDALE FALCRI BANCA INTESA - S.PAOLO

    Milano, 23 marzo 2009

    http://www.falcri-is.org/site/modules/news/article.php?storyid=77