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Iran: condanna a morte per minorenni omosessuali

Publie le sabato 23 luglio 2005 par Open-Publishing

Articolo apparso sul sito www.outrage.org.uk
Traduzione di Carmine Urciuoli.

Avevano appena 18 anni. Sono stati giustiziati pubblicamente per aver
ammesso di aver fatto sesso tra loro quando avevano meno di 16 anni.
"Lo fanno tutti" hanno detto.

LONDRA - Due ragazzi gay sono stati giustiziati pubblicamente in Iran
lo scorso 19 luglio per il "reato" di omosessualità.

I giovani sono stati impiccati in Piazza Edalat (della Giustizia) nella
città di Mashad, a nord est dell’Iran. La loro condanna a morte è
arrivata dalla corte n. 19.

In Iran è vigente la legge islamica della Sharia, che commina la pena
di morte in caso di sesso gay.

Un giovane aveva 18 anni, l’altro meno di 18 anni.

Sono stati identificati solo attraverso le loro iniziali, M.A. e A.M.

Hanno ammesso (probabilmente sotto tortura) di aver praticato sesso ma
hanno assunto in loro difesa che la maggior parte dei giovani ragazzi
ha rapporti sessuali tra di loro e che non erano consapevoli che
l’omosessualità venisse punita con la morte.

Prima della loro esecuzione, i giovani sono stati tenuti in prigione
per 14 mesi e severamente colpiti con 228 frustate.

La lunghezza della loro detenzione lascia presupporre che essi
commisero le cosiddette infrazioni più di un anno prima, quando erano
probabilmente attorno all’età di 16 anni.

Ruhollah Rezazadeh, l’avvocato del ragazzo più piccolo (sotto i 18
anni), si era appellato al fatto che egli fosse troppo giovane per
essere giustiziato e che la corte avrebbe dovuto prendere in
considerazione la sua tenera età (presumibilmente 16 o 17 anni). Ma la
Corte Suprema di Teheran lo ha condannato lo stesso all’impiccagione.

Secondo il codice penale iraniano, le bambine di nove anni e i ragazzi
di 15 possono essere impiccati.

Tre altri giovani ragazzi gay Iraniani sono ricercati dalla polizia, ma
sono riusciti a nascondersi e non si riesce a trovarli. Se catturati,
anche loro dovranno subire l’esecuzione.

Notizie delle due esecuzioni sono riportate da ISNA (l’Agenzia
giornalistica studentesca Iraniana), il 19 luglio.

Una notizia più recente da "Iran In focus", presumibilmente basata sul
servizio originale ISNA, ha dichiarato che i ragazzi sono stati
giustiziati per avere assalito sessualmente un 13enne. Ma il servizio
della ISNA non menziona alcuna violenza sessuale.

Anche un servizio delle esecusioni sul sito del rispettato movimento
democratico di opposizione, Il Consiglio Nazionale della Resistenza in
Iran, non fa riferimento ad un atto di violenza sessuale.

La notizia della violenza sessuale potrebbe essere una copertura per
minare la compassione pubblica nei confronti dei ragazzi (una tattica
frequente del regime Islamico in Iran).

O potrebbe anche essere che il 13enne fosse un partecipante
consenziente ma che la legge iraniana (come la legge del Regno Unito)
ritiene che nessuna persona di quella età sia capace di consenso
sessuale a che quindi qualsiasi contatto di tipo sessuale sia
automaticamente considerato per la legge una violenza carnale.

Se il 13enne fosse stato violentato, perchè non è stato identificato e
processato (per la legge iraniana sia le vittime che i colpevoli di
reati sessuali devono essere puniti) ?

Il racconto completo in lingua Farsi dall’ISNA, con le tre foto al
collegamento seguente:
http://isna.ir/Main/NewsView.aspx?ID=News-556874.

"Questa è solo l’ultima barbarie degli Islamo-fascisti in Iran", ha
detto Peter Tatchell del gruppo di diritti umani OutRage di Londra!

"L’intero paese è una gigantesca prigione, con le regole islamiche
sostenute da detenzioni senza processo, torture e omicidi sovvenzionati
dallo stato".

"Secondo gli attivisti dei diritti umani in Iran, oltre 4.000 lesbiche
e gay sono stati giustiziati da quando gli Ayatollah sono saliti al
potere nel 1979".

"In totale, si stima che 100.000 iraniani sono stati messi a morte
negli ultimi 26 anni di governo clericale. Le vittime includono donne
che hanno rapporti sessuali fuori dal matrimonio e gli avversari
politici del governo islamico".

"Lo scorso agosto, una ragazza 16enne, Atefeh Rajabi, è stata impiccata
per "atti incompatibili con la castità."

Il Governo laburista della Gran Bretagna mira a raggiungere relazioni
amichevoli con questo regime omicida, includendo aiuti e scambi
commerciali. Noi sollecitiamo la comunità internazionale a trattare
l’Iran come uno stato canaglia, ad interrompere le relazioni
diplomatiche, ad imporre sanzioni sugli scambi e a dare pratico
supporto all’opposizione democratica e di sinistra all’interno
dell’Iran", ha dichiarato Mr Tatchell.

Azioni Urgenti
Protesta all’ambasciatore dell’Iran
 
Indirizzo dell’ambasciata iraniana nel Regno Unito:
info@iran-embassy.org.uk
Tel: 020 7225 3000
Fax: 020 7589 4440
Iranian Ambassador
Embassy of Iran
16 Prince’s Gate
London SW7 1PT
 
Indirizzi dell’ambasciata iraniana in Italia:
Ambasciata della Repubblica Islamica dell’ Iran in Italia.
00162 Roma (RM)
Via Nomentana, 361
tel. 06 86328493 - 06 86391029 fax 06 86215287
 
Inoltrare la protesta anche presso:
 
Ministero degli Affari Esteri
Piazzale della Farnesina, 1 - 00194 Roma
Tel: +39 06.36911
 
Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP)
Ministero degli Affari Esteri,
Piazzale della Farnesina, 1, ingresso lato Stadio Olimpico
relazioni.pubblico@esteri.it
Fax: +39 06.3236210
Tel: +39 06.3691.8899

E’ bene scrivere un messaggio personale, con le parole che si ritengono
più idonee. Nel caso non riusciste a trovare cosa scrivere, potete
seguire come traccia lo scritto sottostante:
Ho appreso la notizia secondo cui due giovani cittadini iraniani sono
stati giustiziati mediante impiccagione per aver ammesso di aver avuto
rapporti sessuali tra di loro. Alcune fonti riferiscono anche della
eventualità - peraltro non confermata - che essi abbiano abusato
sessualmente di un giovane di 13 anni.

Intendo esprimere la mia più ferma condanna alla crudele esecuzione di
due ragazzi la cui età al tempo dell’azione epr cui sono stati
giudicati era presumibilmente di meno di 16 anni. Ritengo questo un
atto di profonda offesa per il valore della vita umana che non può
essere giustifiacto da nessuna ideologia e da nessuna legge religiosa.

Invito il mio paese a prendere le distanze ufficialmente dal
comportamento inumano perpetrato dalla giustizia iraniana e di
provvedere a inoltrare ufficiale protesta presso le competenti
autorità.

In fede