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Iraq, Al Sadr è sotto assedio forze Usa accerchiano la casa

Publie le lunedì 2 agosto 2004 par Open-Publishing

Iraq, la cronaca della giornata

16.39 - MILITARI USA CIRCONDANO CASA DI SADR A NAJAF. Le forze americane hanno circondato la casa del leader radicale sciita Moqtada Sadr nella città santa di Najaf, secondo un corrispondente dell’Afp. Poco prima nella zona centrale della città vi erano stati scontri tra miliziani di Sadr da una parte e soldati americani e forze di sicurezza irachene dell’altra.

16.00 - APPELLO DEGLI ULEMA, LIBERATE TUTTI GLI OSTAGGI. Un portavoce del Comitato degli ulema musulmani iracheni ha lanciato un appello agli insorti perché siano liberati tutti gli ostaggi. "Rinnoviamo il nostro appello oggi, dopo averlo fatto in passato, per chiedere la liberazione di tutti gli ostaggi che non hanno legami con le forze di occupazione e che non hanno recato danno al popolo iracheno", ha detto lo sceicco sunnita Mohamed Bachar al-Faissi nel corso di una conferenza a Bagdad.
14.00 - AUTOTRASPORTATORI TURCHI SOSPENDONO CONSEGNE A TRUPPE USA. Un’associazione di autotrasportatori turchi ha deciso di sospendere le consegne delle merci destinate alle truppe statunitensi in Iraq, in seguito alla uccisione di un cittadino turco sequestrato la settimana scorsa.

13.20 - ANCHE SADR CONDANNA ATTENTATI ALLE CHIESE CRISTIANE. Anche Moqtada Sadr condanna la serie di attentati terroristici che ieri sera hanno fatto strage fra i fedeli nelle chiese cristiane. Per bocca del suo portavoce Ahmed al-Shabani, a Najaf, l’esponente religioso sciita della resistenza anti-americana ha denunciato quegli attentati come un tentativo "terroristico" premeditato, inteso ad attizzare un conflitto inter-confessionale. "Noi denunciamo energicamente questi atti criminali, intesi a nient’altro che a creare un conflitto in seno al popolo unito dell’Iraq", dice il documento di Sadr letto da Shabani, che esprime "solidarietà per i nostri fratelli cristiani in Iraq".

13.16 - NATO,GERMANIA NON PARTECIPERA’ A ADDESTRAMENTO MILITARE. La Germania ha ribadito oggi che non parteciperà all’addestramento militare di soldati iracheni in Iraq da parte della Nato. Parlando ai giornalisti a Berlino, il portavoce governativo Thomas Steg non ha tuttavia escluso che ufficiali iracheni possano essere addestrati in Germania, fra l’altro alla Scuola superiore della Bundeswehr (Esercito tedesco).

13.05 - UCCISO OSTAGGIO TURCO, CONFERMA AMBASCIATA. L’ostaggio turco è stato ucciso dai miliziani iracheni che lo avevano rapito: lo ha confermato un funzionario dell’ambasciata turca a Bagdad.

12.55 - PAPA: VICINO A CATTOLICI IRACHENI DOLOROSAMENTE PROVATI. Il Papa ha espresso tutta la sua "vicinanza ai cattolici iracheni così dolorosamente provati" dagli attacchi di ieri. Giovanni Paolo II ha inviato un messaggio al patriarca di Babilonia dei Caldei, e presidente dell’assemblea dei vescovi cattolici dell’Iraq, Emmanuel III Delly, incaricandolo di "manifestare ai pastori e fedeli dei vari riti tutta la sua solidarietà in quest’ora di sofferenza, deplorando vivamente le ingiuste aggressioni verso chi solo intende collaborare per la pace e la riconciliazione del paese".

12.20 - ANKARA NON CONFERMA IDENTITA’ OSTAGGIO UCCISO. Ci sono dubbi sul video del sito islamista che mostrerebbe l’esecuzione di un ostaggio turco da parte del gruppo ’Tawhid e Jihad’ che fa capo al terrorista giordano Abu Mussab al Zarkawi. In assenza della data impressa sul video, infatti, l’autenticità delle immagini non può essere verificata, come ha spiegato un portavoce del ministero degli Esteri turco.

12.07 - ATTACCHI A CHIESE, CARMELITANI: PREOCCUPANTE MA NON CE NE ANDIAMO. "Il timore di attentati era nell’aria da almeno quattro mesi, quando avevamo ricevuto le prime minacce". Lo ha detto oggi padre Manuel Hernandez, uno Carmelitani scalzi rimasti a Baghdad. "Hanno colpito le Chiese sperando di costringere i religiosi a lasciare il Paese. Ma noi non ce ne andremo, non lasceremo la gente sola. Le bombe cadono per tutti e ci consola sapere che nel pericolo siamo uniti a tutti gli iracheni".

12.03 - UCRAINA RIDURRA’ IL CONTINGENTE PRESENTE IN IRAQ. Il primo ministro Ucraino Viktor Ianoukovitch ha annunciato oggi che il contingente dell’ex repubblica sovietica presente in Iraq sarà ridotto. Attualmente ci sono mille 600 soldati ucraini dispiegati sul territorio iracheno.

11.35 - ATTACCHI A CHIESE, TELEGRAMMA RABBINO CAPO AL VATICANO. Il Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ha inviato un telegramma alla Segreteria di Stato del Vaticano per gli attentati contro le chiese cristiane in Iraq. "Esprimo viva preoccupazione e partecipazione al dolore - ha scritto Di Segni - per questa nuova ondata di terrore che ha colpito la Chiesa cristiana in Iraq".

11.30 - ATTACCHI A CHIESE, SANT’ELIA SGOMBERATA APPENA IN TEMPO. La chiesa di Sant’Elia a Gedida, zona sud orientale di Bagdad, era stata evacuata qualche minuto prima di essere colpita da uno degli attentati compiuti ieri contro la cristianità in Iraq. Ne dà notizia l’agenzia missionari Misna, secondo cui il parroco della chiesa più frequentate dalla comunità cristiana della capitale irachena era stato avvisato che automobili sospette girava nella zona da alcuni minuti.

11.15 - TORTURE, SOTTO INCHIESTA UFFICIALE DANESE. Un ufficiale dei servizi di sicurezza danesi è oggetto di un’inchiesta per sospetti maltrattamenti nei confronti dei prigionieri in Iraq. La notizia, diffusa oggi da un quotidiano, è stata confermata successivamente dallo Stato maggiore. L’ufficiale sarebbe stato denunciato da diversi soldati, secondo il quotidiano Ekstra Bladet, "sconvolti" dai suoi metodi di interrogatorio, che prevedevano tra l’altro il rifiuto di dare da bere ai prigionieri, e la costrizione di questi ultimi in posizioni faticose per lunghi periodi.

10.49 - SU INTERNET PRESUNTE FOTO UCCISIONE TURCO. Un sito Internet integralista islamico ha mostrato fotografie di quella che ha detto essere l’uccisione di un ostaggio turco da parte del gruppo di al Zarkawi. Il sito ha mostrato la sequenza di cinque fotografie; in una si vede l’ostaggio in ginocchio davanti a uomini armati e mascherati; in un’altra immagine si vede un uomo col viso coperto che punta un’arma da fuoco alla testa dell’ostaggio che ha gli occhi bendati; e in un’altra fotografia si vede l’uomo riverso a terra con il sangue che esce dalla testa. Non è stato possibile per ora verificare l’autenticità delle fotografie o l’identità dell’ostaggio.

10.30 - CAPO SPIRITUALE SCIITA CONDANNA ATTENTATI A CHIESE. E’ stata condannata stamane dal capo spirituale degli sciiti iracheni, il gran ayatollah Ali al-Sistani, la strage di fedeli cristiani di ieri. "Nella campagna criminale intesa a colpire l’unità, la stabilità e l’indipendenza dell’Iraq - si legge in una dichiarazione di Sistani, una delle personalità religiose più venerate del paese - sono state colpite numerose chiese e ne sono rimaste vittime decine di innocenti. Noi denunciamo questi crimini terribili. Noi dobbiamo tutti lavorare insieme, come governo e come popolo, per porre fine agli attacchi contro l’Iraq".

10.15 - MILIZIA DI ZARQAWI ANNUNCIA RILASCIO DI OSTAGGIO SOMALO. Con una video-registrazione trasmessa da al Jazeera, la milizia agli ordini di Abu Mussab al-Zarqawi ha annunciato l’imminente rilascio del camionista somalo che teneva in ostaggio. "Il gruppo ha fatto sapere di avere deciso di rilasciare l’ostaggio somalo Ali Ahmed Moussa, in segno di apprezzamento per l’impegno del suo governo nel sostenere l’Iraq, e dell’impegno espresso dalla sua impresa in Kuwait a porre fine alle sue operazioni in Iraq".

8.50 - PATRIARCA CALDEO, CRISTIANI E MUSULMANI COLLABORINO. Il patriarca caldeo Emmanuel Delly ha rivolto un appello all’unità a cristiani e musulmani. "Noi dobbiamo collaborare, cristiani e musulmani, per il bene dell’Iraq, perché siamo una sola famiglia", ha detto il capo della più importante comunità cristiana irachena.
8.10 - ARRESTATO ESPONENTE CLERO SUNNITA. L’incaricato delle relazioni pubbliche del Comitato degli ulema sunniti iracheni è stato arrestato la notte scorsa a Bagdad dalle forze americane. Muthana al Thari, figlio di Hareth al Thari, segretario generale del Comitato, è stato arrestato insieme a due sue guardie del corpo mentre si recava alla moschea di Um al Quraa, sede del Comitato. Non si conoscono i motivi dell’arresto

8.00 - IL GOVERNO IRACHENO ACCUSA AL ZARQAWI. Il consigliere per la sicurezza nazionale iracheno Mowaffaq al-Rubaie dichiara che gli attacchi alle chiese portano il marchio di Abu Musab Al Zarqawi, capo di Al Qaeda in Iraq. "Non c’è ombra di dubbio: hanno il sigillo di Zarqawi", dice aggiungendo che gli attentati rappresentano un tentativo di costringere la minoranza cristiana a lasciare il paese

6.00 - ATTACCHI ALLE CHIESE A BAGDAD, NUOVO BILANCIO. Secondo le forze armate Usa in Iraq gli attentati di ieri a quattro chiese di Bagdad hanno provocato dieci morti e 40 feriti. Inizialmente si era parlato di 15 vittime. L’esercito americano ha inoltre fatto sapere che fuori da una quinta chiesa della capitale irachena è stato trovato un ordigno

http://www.repubblica.it/diretta/online/esteri-esteri-iraq2agosto/index.html