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Iraq, quasi 2.000 corpi portati all’obitorio di Baghdad
Publie le giovedì 10 agosto 2006 par Open-PublishingBAGHDAD (Reuters) - Sono quasi 2.000 i corpi portati all’obitorio di
Baghdad il mese scorso. Lo ha detto oggi un funzionario
dell’amministrazione.
E’ il più alto numero di morti registrato in Iraq da quando l’attacco ad
una moschea sciita in febbraio ha scatenato un’ondata di violenze
settarie nel paese, provocando enormi spargimenti di sangue.
L’assistente del direttore dell’obitorio, il medico Abdul Razzaq
al-Obaidi, ha detto a Reuters che circa il 90 % delle morti sono state
causate dai violenti scontri nella capitale irachena, dove Usa e Iraq
hanno aumentato il numero di truppe impegnate nell’area nel tentativo di
porre fine ai massacri.
"La maggior parte dei defunti riporta segni di colpi da arma da fuoco in
testa. Alcuni di loro sono stati strangolati, mentre altri sono stati
picchiati a sangue con bastoni", ha detto Obaidi.
Il bilancio pubblicato dall’obitorio per il mese di luglio mostra un
balzo notevole nel numero di vittime, che a giugno era di 1.595. E’ il
numero più alto di defunti dall’attacco alla Moschea Dorata di Samarra,
un bombardamento dietro cui ci sarebbe al Qaeda, dicono Usa e Iraq.
I ministeri della Salute, dell’Interno e della Difesa hanno reso
pubbliche mese per mese cifre inferiori a quelle pubblicate dall’obitorio.
Il rapporto mensile delle vittime presentato dai ministeri iracheni
diceva che a luglio 79 dipendenti della polizia erano morti e 148 erano
rimasti feriti, mentre fra i soldati iracheni avevano perso la vita in
63 e 37 erano rimasti feriti.
Visto l’aumento esponenziale delle violenze settarie ora si teme lo
scoppio di una guerra civile.
Gli Stati Uniti hanno aumentato il contingente militare impegnato a
Baghdad, mandando circa 6.000 nuove forze irachene e 3.550 soldati Usa
della squadra da combattimento Brigata Striker nell’area della capitale
irachena e si prevede un loro intervento nei quartieri dove la tensione
è più alta.
Nella prima fase dell’operazione, che è cominciata il 9 luglio scorso,
sono state uccise o catturate 411 persone che hanno collaborato con le
squadre della morte e che sono state coinvolte negli omicidi, secondo
quanto riferito dall’esercito Usa.
Tuttavia l’operazione militare non è riuscita a porre fine agli
spargimenti di sangue.