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Istruzione. Parte la mobilitazione contro la riforma Gelmini
Publie le martedì 14 ottobre 2008 par Open-Publishing2 commenti
Istruzione. Parte la mobilitazione contro la riforma Gelmini
di Alessandro Ambrosin
Lo scontro è aperto. Gli studenti di mezza Italia anche quest’oggi hanno manifestato negli atenei contro la riforma Gemini. A Milano un centinaio hanno occupato il rettorato della Statale, mentre a Roma circa 1.000 studenti hanno attraversato tutta la città universitaria della Sapienza e hanno chiesto ai rettori lo stop dell’anno accademico, cioè il blocco della didattica finchè la Legge 133 non sarà abrogata. Quest’ultima approvata il 6 agosto scorso prevede la possibilità di trasformare gli atenei in fondazioni private, di tagliare le assunzioni attraverso un turn-over che limiterà le assunzioni a una persona per ogni cinque che andranno in pensione, di diminuire drasticamente gli orari scolastici e i fondi destinati alle scuole, e di reintrodurre nuovamente il metodo delle bocciature in condotta, dell’obbligo dei grembiuli e del maestro unico.
Ma siamo solo all’inizio di una protesta che si sta allargando a macchia d’olio in tutte le scuole pubbliche italiane, dove gli studenti, i docenti e i precari hanno dato il via ad un fronte unito per contrastare quello che definiscono “un attacco silenzioso alla Costituzione che proprio nella scuola pubblica esprime uno dei suoi principi fondamentali.”
La maggior parte dei collettivi studenteschi italiani oggi hanno confermato la loro presenza alla manifestazione nazionale del prossimo 17 ottobre a Roma, promossa da SdL, Cub e Cobas, mentre ancora incerte le presenze per la prossima mobilitazione nazionale del 30, che inizialmente era stata indetta da tutte le Organizzazioni sindacali. Tuttavia proprio la Cisl e la Uil hanno fatto sapere che se ci sarà una apertura da parte del Governo per avviare un tavolo di discussione sulla riforma Gemini, potrebbero revocare la loro partecipazione.
Strano ma vero che i due sindacati tentino sempre di evitare qualsiasi posizione unitaria, anche quando si tratta di tutelare 200mila esuberi come conseguenza di questa riforma. Una strategia, quella della Cisl e della Uil, alla quale abbiamo già assistito poche settimane fa, durante le trattative di Alitalia. Intanto nel tardo pomeriggio i Cobas hanno organizzato un sit-in davanti al Senato, dove entro questo mese dovrà essere discussa e andare al voto la riforma Gemini.
Qualche centinaio di persone tra docenti, genitori e studenti hanno manifestato per contrastare la prossima finanziaria e la riforma scolastica. Considerando che i tempi saranno più lunghi del previsto i Cobas potrebbero decidere di organizzare un presidio permanente davanti a Palazzo Madama. Un motivo in più per non abbassare la guardia su una riforma che colpirà inevitabilmente tutti, specialmente a loro insaputa le nuove generazioni a venire. Insomma anche andare a scuola potrebbe diventare un privilegio per pochi.
Messaggi
1. Istruzione. Parte la mobilitazione contro la riforma Gelmini , 15 ottobre 2008, 08:23, di gopala
Il centro destra ci sta’ dimostrando chiaramente che i tagli per risanare la nostra economia avverranno solo a danno dei soliti "i poveracci".
Mai una volta che vengano toccate le saccocce di categorie di altri liberi professionisti dove notiamo la più alta evasione fiscale....
2. Istruzione. Parte la mobilitazione contro la riforma Gelmini , 28 ottobre 2008, 22:15, di Angela
caspita, con una protesta così estesa e pressante, il primo ministro si limita a dire che dalla SUA parte ha il 72% dell’opinione pubblica, quindi va avanti con la riforma della scuola!Ci stiamo organizzando in maniera capillare e massiccia per lo sciopero generale del 30 ottobre, ma sono convinta che ci banalizzeranno con delle cifrette sull’adesione. E allora che fare? Proposta: BLOCCHIAMO VIAGGI,VISITE,VISIONI(TEATRO,CINEMA CIRCO.......).ASPETTATIVE: COME REAGIRANNO TUTTI QUELLI CHE CI GUADAGNANO? SARà ANCORA TANTO ELEVATO IL NUMERO DEI CONSENSI?