Home > Italiani e albanesi - storie di ordinario razzismo della stampa italiana

Italiani e albanesi - storie di ordinario razzismo della stampa italiana

Publie le venerdì 17 giugno 2005 par Open-Publishing
4 commenti

Le strane asimmetrie della stampa italiana.

Qualche giorno fa, a seguito di una lite, un albanese ha ucciso un italiano in un paesino vicino a Varese accoltellandolo.

Immediatamente il fatto è stato cavalcato dalla destra e dalla Lega, ha provocato un incivile caccia all’immigrato culminata con il pestaggio di un albanese innocente, e diversi giorni di infuocati dibattiti e prese di posizione durissime, mentre gli "amici" dell’ucciso mostravano di che pasta sono fatti:
http://italy.indymedia.org/news/2005/06/813310_comment.php#813815

Una banale rissa finita in tregedia, è stata strumentalizzata e presa a pretesto per una indegna esibizione di fascismo culminata con il pestaggio di un passante incolpevole.

Lo stesso funerale, momento che imporrebbe raccoglimento, è stato trasformato in un corteo di ossessi urlanti, capaci persino di offrire cori di solidarietà ai vigliacchi arrestati per il pestaggio dell’incolpevole albanese.

Scene indegne di un paese civile.

Lo stesso giorno, a Pietraperzia in Sicilia, moriva Abdullah Kaja, operaio edile di 24 anni.
Ucciso da un italiano, Salvatore Selvaggio, ucciso con ua ventina coltellate sulla piazza del paese dal padre della ragazza con la quale aveva convissuto per un breve periodo.
Di Kaja viene scritto che "Con la sua bonomia è diventato l’amico di tutti."

E’ evidente come questa notizia sia passata totalmente sotto silenzio, e pure come la matrice dell’assassinio sia anche razzista, anche se l’uccisore dice di aver agito per "onore". La figlia era dovuta scappare di casa in quanto il padre non gradiva lo "straniero".

"Onore" una parola che troppo spesso viene usata a sproposito per giustificare comportamenti incivili e al di là di ogni giustificazione.
La stessa matrice che forse ha provocato la rissa nella quale ha trovato la morte il giovane lombardo, la stessa che ha animato la folla di razzisti e xenofobi che hanno sfilato ai suoi funerali.

Razzismo che ritroviamo traslato nelle scelte editoriali di molta stampa, incapace di sottrarsi all’istituzione di gogne per gli stranieri per cavalcare il trend xenofobo.

Nessuno si è scandalizzato per la morte di Kaja, nessuno ha chiesto pesanti pene per l’assassino, nessuno ha sfilato al suo funerale, pagato dal parroco perchè il poveretto non ha parenti.

Il razzismo è questo, ignorare la dignità comune per elevare la propria al di sopra di coloro che si ritiene inferiori; cedere all’ignoranza per percorrere la facile scorciatoia della violenza nei rapporti interculturali; preferire al confronto una demente sfilata con il braccio alzato, o strillare cori da stadio ad un funerale che meriterebbe ben altri livelli di riflessione.

Il razzismo e la xenofobia nascono dall’ignoranza, nel nostro paese l’ignoranza è coltivata dai media, potevamo aspettarci qualcosa di diverso?

Messaggi