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Ivrea é una piccola città bien tranquilla
Publie le giovedì 28 gennaio 2010 par Open-Publishing1 commento
Ivrea é una piccola città bien tranquilla, mi ricordo quando ero bambina e tutti lavoravano all’Olivetti.
Moi fratello aveva ottenuto un posto di lavoro grazie alla legge che permetteva di assere assunti agli handicappati, mi ricordo che aveva dovuto un po farsi aiutare dal sindacato per convincere la fabbrica a rispettare la legge.
Era stato assunto con l’obligazione per il padrone di farlo lavorare soltanto di giorno.
Lo psichiatra aveva dichiarato moi fratello incapace di lavorare sui ritmi delle 3/8.
Ma il governo in seguito ha mentito agli italiani.
Gli ha detto, dobbiamo metterci al passo con l’europa, siamo gli ultimi a delocalizzare, bisogna accettare tutte le condizioni di lavoro che ci permetteranno di restare al passo.
Invece il passo all’europa le davamo noi e l’europa ci segue, ma questo gli italiani, non le sapevano ancora…
Allora moi fratello si ritrova spostato a 80 km di distanza, costretto a fare i turni di notte, comme un europeo (non esistono proprio in francia, i turni come in italia, di solito lavori di notte o di giorno ma non cambi i ritmi perché é stato provato che le persone si ammalano in conseguenza)
Moi fratello non tiene il ritmo, partenza per l’ospedale psichiatrico, ritorno al lavoro, beve, riparte all’ospedale, ritorna al lavoro, et vai, avanti e indietro tra la fabbrica e l’ospedale arriva a festeggiare i suoi quarantacinque anni un po abbruttito dalla vita.
Bisogna anche dire che non sopportava piu i discorsi razzisti e fascisti che si possono sentire à Ivrea : al bar, per strada, al lavoro, in famiglia…
Ecco perché quando ha incontrato gli anarchici che si riuniscono allo Sconfino era contentissimo : non beveva piu, poteva ragionare su Pasolini, e Dario Fo ; cominciava a sentirsi vivo, fuori dai ragionamenti abituali.
Fu cosi che, tutto fiero e contento mi racconto la sua decisione di continuare a frequentare gli anarchici dello Sconfino.
Io ero la sola anarchica in famiglia e vivo in francia, allora, pieni di entusiasmo, abbiamo cominciato, moi fratello e io, a farci venire tante idée.
Gli ho dato tutte le referenze letterarie che conoscevo, insistevo perché mostrassero dei film, dei documentari ; in italia manca l’istruzione di base.
Io stessa ho scoperto veramente chi erano Pasolini et Dario Fo qui, in francia.
Le calunniose e vergognose campagne di disinformazione volute dai nostri vergognosi governanti hanno ottenuto l’effetto sperato : gli italiani sono gli ultimi in europa a conoscere e apprezzare i nostri geni nazionali ; riconosciuti dappertutto nel monde come grandi umanisti d’inspirazione anarchica
Per fortuna ci restano Paolo Rossi e Rino Gaetano, almeno quelli li conosciamo tutti…
Lui mi dice :
« ma é quello che facciamo, solo que c’é sempre la macchina della DIGOS posteggiata davanti allo Sconfino e sembra che prendono foto a tutti, all’entrata e all’uscita. »
siccome io sono un’incredibile ottimista gli avevo risposto :
“beh, invitateli dentro, se vogliono sorvergliarvi, fanno prima e magari imparano qualcosa”
passa un po di tempo. Moi fratello mi richiama, disperato : non ha fortuna, (ma non ha mai avuto fortuna, lui, nelle vita), il fratello della sua compagna é maresciallo dei carabinieri e lavora alla DIGOS.
Ha visto il cognato sulle foto e non é contento ; ha il dovere di proteggere sua sorella dagli anarchici pericolosi e bombaroli.
Nessun modo di discutere con questo signor maresciallo, nessuna possibilità di spiegargli che allo Sconfino si dicute eventualmente di come fare informazione ma niente di pericoloso, il peggio che puo capitare é un buon pranzo tutti insieme, ognuno porta qualche cosa e poi tutti insieme si guarda un film.
Minacce, intimidazioni, urli e strilli, direttamente a casa, moi fratello non ne puo piu, e riprende discretamente a bere, cercando d’immaginare di smettere di frequentare gli anarchici per « buona pace di famiglia »
Mi telefona per raccontarmi che se deve ricominciare a vivere come prima, se deve smettere di frequentare i suoi nuovi amici per restare solo, preferisce morire.
Io l’incoraggio a continuare, il maresciallo in questione, non rispetta la legge.
La compagna decide di accompagnarlo una sera per cercare di capire se questi anarchici sono pericolosi, come dice il fratello maresciallo o non pericolosi, come dice il suo compagno.
Passeranno una buona serata, tutti quanti, si mangia, si beve, si parla, si scherza, si esce dall’ordinario della vita da operai con credito da pagare che fanno tutti e due…
La conoscete bene questa vita : lavoro, casa, e niente altro perché soldi per altro, non ce ne sono proprio, si lavora per la banca !!!
E la foto della macchina della sorella del maresciallo finisce sotto gli occhi del maresciallo in questione il giorno dopo.
Tutto questo é illegale. Il comportamento della polizia, voglio dire! Lo sapete benissimo che la legge non permette di sorvegliare la gente in questo modo.
E la legge (la legge scritta nei testi di legge) non permette questo genere di pratiche per evitare abusi di potere dalla parte dei poliziotti nelle faccende private di famiglia.
Il maresciallo non ne puo piu ! Non soltanto moi fratello non ubbidisce a suoi ordini e continua a andare allo Sconfino, ma in piu, ci porta sua sorella !!
Io avevo telefonato a moi fratello per consigliarlo di accendere il telefonino al prossimo passaggio del maresciallo intimidatore e di raccogliere prove sul suo comportamento scorretto e illegale.
Il telefono era gia sorvegliato ? non le sapremo mai, quello che sappiamo é che il maresciallo non ci é piu andato da mio fratello ;
Si é limitato a fargli sapere que non faceva piu parte della famiglia, adesso le pressioni le subisce la sua compagna ;
In prima instanza il maresciallo pazzo furioso ha fatto sapere a sua sorella che mettera delle bombe e le fara esplodere lui stesso, cosi potra incolpare gli anarchici e avra completamente risolto il problema.
Adesso sappiamo que questo tipo é un idiota e un imbecille : pensa di potere fare tutto da solo quello che si é fatto negli anni « neri », quando i servizi segreti italiani, con l’aiuto della CIA facevano esplodere bombe e accusavano anarchici
In seconda instanza il maresciallo ritrova la ragione e intima semplicemente alla sorella sottoposta di lasciare moi fratello o la famiglia promette di « tagliare i ponti » anche con lei.
Ieri sera, serata solidare per moi fratello allo Sconfino : cercheranno di utilizzare internet par sensibilizzare l’opinione pubblica.
Il piu bello é che, con tutte le foto che ha preso la polizia e tutti gli ascolti telefonici noi non abbiamo prove da presentare.
Gli anarchici del centro mi hanno detto che é abbastanza « normale »che la polizia faccia dell’intimidazione ai giovani che vogliono frequentare il centro e che i poliziotti vanno nelle case dei ragazzi a fare paura ai genitori.
Coraggio italiani, qui, i francesi se ne fregano altamente di quello che vi succede perché non sanno ancora che vi stanno seguendo, e visto l’impegno che ci mette il loro presidente a imitare il nostro non sara fra troppo tempo.
Buona fortuna a tutti quelli che se ne fregano degli altri !!
(e che continuano stupidamente a obbedire agli ordini)
Messaggi
1. Ivrea é una piccola città bien tranquilla, 25 febbraio 2010, 08:18, di Orso
Auguri da IVREA.
Ti auguro che in Francia sia meglio di qua!