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L’Arci: sabato con il lutto al braccio: “il razzismo ci rende insicuri”.
Publie le giovedì 9 ottobre 2008 par Open-PublishingL’Arci: sabato con il lutto al braccio: “il razzismo ci rende insicuri”. Parlano Palermi, Pisa, Cento
di Alessandro Cardulli
L’Arci partecipa alla manifestazione di sabato e sarà presente a Piazza della Repubblica da dove, alle ore 14, partirà il corteo per distribuire dei nastri neri da legare al braccio con la scritta “ il razzismo ci rende insicuri”. Gli stessi nastri – è scritto in una nota, dell’Associazione- li distribuiremo alla manifestazione del Pd prevista per il 25 ottobre.. “ In entrambi i cortei- si afferma- sfileremo con un segno di lutto, per ricordare le tante vittime di “frontiera” (191 solo nel settembre di questo anno) e quelle uccise o violentate dalla furia razzista che sta montando nel nostro paese”. “ Anche un gesto simbolico.-conclude l’Arci- come questo che abbiamo proposto può servire a risvegliare le coscienze e a non dimenticare”.
Proposta dalla quale parte Manuela Palermi, dell’Ufficio politico del Pdci e neo direttore di Rinascita, per dare il senso dell’adesione del suo partito alla manifestazione. “ Abbiamo fatto nostro l’invito dell’Arci – sottolinea- perché avvertiamo l’urgenza di dare risposte forti, democratiche alla violenza crescente, intrisa di razzismo. In nome di una falsa sicurezza il governo ha alimentato un clima di grave e preoccupante tensione, di fatto spalleggia e protegge anche chi si macchia di pesanti responsabilità. “ La giornata di sabato, con i tanti comitati, le associazioni i movimenti che l’hanno promossa cui il Pdci ha aderito nasce dall’esigenza di tornare in piazza, di opporci ad un governo come quello di Berlusconi che dimostra anche in questi giorni la totale inadeguatezza rispetto alla situazione economica e sociale che stiamo vivendo. Non c’è neppure bisogno di andare troppo lontano, basta ricordare l’operazione Alitalia.
Occorre riprendere nelle nostre mani l’opposizione che non c’è, far tornare in campo la sinistra a partire dai due partiti comunisti, il nostro e il Prc”. Manuela Palermi indica i grandi temi al centro della manifestazione, il lavoro, i salari, la scuola, il carovita, gli omicidi bianchi, i licenziamenti per rappresaglia. “Anche nel settore pubblico- fa presente- si torna a fare i padroni medioevali. La campagna del ministro Brunetta porta a questo, ad un clima intollerabile di attacco ai lavoratori e alle loro organizzazioni sindacali. “ C’era proprio bisogno di ripartire – conclude- ed è importante che, dopo la sconfitta elettorale, con questa manifestazione si riprendono rapporti, collegamenti con quanto si muove nella società”. “ Ragioni per scendere in piazza per un altro mondo possibile- afferma Silvana Pisa ( Sinistra democratica) ce ne sono tante. Ne voglio ricordare una: si spende per i caccia bombardieri Tornado più che per gli asili nido. Il governo di destra ne invia quattro in Afghanistan per minare definitivamente il già traballante articolo11 della nostra Costituzione”.
Anche Paolo Cento ( Verdi) parla di “un’occasione decisiva per ridare anima e corpo ad una opposizione politica e sociali, di sinistra, di una sinistra forte e autorevole. Mi auguro e mi aspetto che sia una manifestazione di popolo, non di ceto politico e che sia in grado, anche per il futuro, di aprire una strada per la sinistra alternativa”.