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L’ EX LAVANDERIA E’ COSTRETTA A SOSPENDERE LE INIZIATIVE SERALI

Publie le sabato 16 dicembre 2006 par Open-Publishing
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PER L’USO PUBBLICO, SOCIALE E CULTURALE
DELL’EX MANICOMIO DI ROMA
S.MARIA DELLA PIETA’

334-3466267 / 333-2514631 fax 178 6028921

L’ ASSOCIAZIONE EX LAVANDERIA SOSPENDE LE INIZIATIVE SERALI

(dal 17 dicembre al 27 gennaio con l’eccezione del veglione di Capodanno)

Franco Condò, Direttore ASL RME ai tempi di Storace, per combattere la Ex Lavanderia e la sua opera di denuncia sulla malagestione degli spazi del S.Maria della Pietà usava le denuncie penali, le richieste di sgombero e soprattutto il boicottaggio delle iniziative culturali pubbliche attraverso la chiusura dei cancelli.

Le forze del CentroSinistra, allora contestarono fortemente l’operato del Direttore chiedendone addirittura la rimozione.

Il Direttore della ASL RME Pietro Grasso, nominato da Marrazzo, anziché ritirare le denuncie fatte dal suo predecessore nei confronti di chi ha tutelato il bene pubblico, ha pensato bene di presentarne di nuove. Non contento ha richiesto lo sgombero del Padiglione 31, per motivi di ordine pubblico (SIC!) subito dopo che la Ex Lavanderia aveva subito un aggressione da parte di un gruppo di naziskin.

Nelle ultime settimane il tentativo di boicottare le iniziative della Ex Lavanderia si è intensificato. E il rappresentante legale dell’Associazione Ex Lavanderia è stato raggiunto da un avviso di Garanzia a seguito della denuncia della ASL RME.

Ma l’aspetto ancora più assurdo e surreale è che questo irrigidimento della ASL RME coincide con la discussione del Protocollo di Intesa sul S.Maria della Pietà che accoglie la maggior parte delle richieste dell’Associazione Ex Lavanderia:

 Lo spostamento all’esterno delle strutture psichiatriche illegalmente inserite nell’ex manicomio e della maggior parte delle strutture sanitarie

 L’investimento delle risorse tratte dai padiglioni per finanziare i progetti di Salute Mentale

 La realizzazione di un polo culturale con investimento di risorse da parte del Comune di Roma

 L’apertura di un tavolo partecipato decisionale aperto alle associazioni

 La riduzione significativa della prevista presenza universitaria

Il Protocollo di intesa esprime anche la chiara volontà di andare verso la Legalizzazione della presenza dell’Associazione Ex Lavanderia al Padiglione 31, impegno già preso in campagna elettorale dal Presidente Marrazzo e richiesto dal Comune di Roma ormai un anno e mezzo fa.

La ASL RME che dovrebbe firmare il Protocollo (o almeno lo speriamo…) contemporaneamente agisce per il suo fallimento.

Come spiegarlo?

O la ASL RME è in preda ad una forma di sdoppiamento della personalità e di stato delirante che le imporrebbe di autocurarsi…

Oppure, il Direttore Grasso viene condizionato da qualcuno che ha la volontà di vanificare la discussione pubblica colpendo uno degli interlocutori principali, l’Associazione Ex Lavanderia, per poi realizzare un tavolo finto e truccato.

Comunque sia l’Associazione Ex Lavanderia promuove la:

SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ SERALI AL S.MARIA DELLA PIETA’

Dal 17 dicembre fino al 27 gennaio con l’eccezione della notte di Capodanno.

Ce ne scusiamo con tutti coloro avrebbero potuto fruire in questo periodo, anche di sera, di uno spazio culturale pubblico.

Abbiamo ampiamente dimostrato di fronte ormai a qualche migliaio di cittadini costretti ad assistere al ridicolo spettacolo della chiusura dei cancelli che, grazie alle armi della nonviolenza e alle nostre ragioni, i tentativi di boicottaggio della ASL RME, oltre che patetici sono inutili.

Tuttavia, non consentiremo alla ASL RME di sottrarci tutte le energie nella pantomima serale ai cancelli del S.Maria.

Le nostre energie saranno invece tutte orientate verso la concretizzazione ed il rispetto del Protocollo di Intesa e soprattutto verso la denuncia puntuale e quotidiana della malagestione del Comprensorio da parte della ASL RME.

Chiediamo a tutte le forze politiche sensibili, associative e ai cittadini di esprimere in tutte le forme possibili la solidarietà alla Ex Lavanderia.

Chiediamo a Regione e Comune di prendere posizione perché:

Siano ritirate le denuncie presentate dalla ASL RME

Sia aperta la trattativa per la Legalizzazione della Ex Lavanderia

Si smetta con il ridicolo boicottaggio delle iniziative

Si proceda alla firma del Protocollo di Intesa sul S.Maria della Pietà nell’ultima versione predisposta e si avviino le procedure per il tavolo aperto e partecipato.

Un silenzio in tal senso smentirebbe ogni dichiarazione di disponibilità a discutere del S.Maria della Pietà in forme condivise e trasparenti e contraddirebbe tutti gli impegni presi fino ad oggi.

Messaggi

  • Comunicato Stampa

    LA ASL/RME ABBANDONA UNA RIUNIONE PER REALIZZARE LE GIORNATE SU BASAGLIA

    Ieri pomeriggio, alla Biblioteca comunale di via Federico Borromeo (Biblioteca Basaglia), si è tenuta una riunione per ragionare sulla preparazione delle giornate, per ricordare l’approvazione della Legge Basaglia a maggio.
    L’Associazione Ex Lavanderia ha già organizzato 2 edizioni delle giornate basagliane nel parco del S.Maria della Pietà in collaborazione con Psichiatria Democratica.
    La Biblioteca, dal canto suo, già dall’anno scorso ha promosso iniziative in tal senso.

    La logica e il buon senso vorrebbero che quest’anno le due iniziative che insistono sullo stesso tema e nello stesso periodo, potessero essere pensate e realizzate insieme, promuovendo un evento di livello più alto.

    Ieri, appunto, c’era una riunione convocata con questo obiettivo, presenti, oltre alla Biblioteca e all’Associazione Ex Lavanderia anche l’ìAssessore alla Cultura del Municipio, Caterina Patti e rappresentanti del Centro Studi S.Maria della Pietà (ASL) che gestisce il Museo della Mente invitati dalla Biblioteca.

    Alla vista della rappresentante dell’Associazione Ex Lavanderia, i rappresentanti ASL sono andati in Tilt, hanno farfugliato qualche giustificazione e sono scappati alla chetichella.

    Non sapevamo di essere così spaventosi...

    Fatto sta, che, ancora una volta, la ASL RME dimostra tutta la sua "follia" istituzionale.
    Ma come? la ASL sta firmando un Protocollo di Intesa che indica la volontà, tra l’altro, di legalizzare l’esperienza della Ex Lavanderia e non può partecipare ad una riunione come quella di ieri?

    Fra l’altro, la ASL RME, partecipava a quella riunione senza che fosse impegnata a contribuire economicamente all’iniziativa.

    Insomma, ancora una volta, la ASLRME, si comporta in modo irrazionale, preferendo mandare a monte o comunque indebolire un’iniziativa importante come quella sulla 180 piuttosto che sedere allo stesso tavolo con l’Associazione Ex Lavanderia.

    La ASL RME sotto la guida di Condò (nominato da Storace) tentò di impedirci fisicamente ed inutilmente la realizzazione delle giornate basagliane nel Parco del S.Maria della Pietà. Visto che il nuovo Direttore Grasso (nominato da Marrazzo) non sembra per nulla discostarsi, nelle pratiche e negli atteggiamenti, dal suo predecessore, vuoi vedere che ci riprovano??

    Diciamo chiaramente che se la prossima riunione convocata martedì, tra soggetti squisitamente istituzionali (Municipio, Biblioteca e ASL, cioé gli stessi di ieri senza l’Associazione Ex Lavanderia) allo scopo di "accontentare le paturnie" della ASL RME, dovesse essere un modo per escludere la Ex Lavanderia (che realizzerà comunque, come tutti gli anni, le giornate basagliane), ciò sarebbe un segnale gravissimo.

    Perché così si giocherebbe su un evento importante e un contenuto altrettanto importante solo per stupide ripicche e manie di protagonismo.

    Ci auguriamo che la figura di Franco Basaglia e il valore della legge che porta il suo nome non siano trattate in questo modo così strumentale.

    Associazione Ex Lavanderia

  • Circolo PRC Municipio 18 "Lucia Ciccinelli"

    Circolo PRC Municipio 19 "Guido Puletti"

    Circolo PRC Municipio 20 Flaminio P. Milvio

    COMUNICATO STAMPA

    FIRMARE E RISPETTARE SUBITO IL PROTOCOLLO DI INTESA SUL S.MARIA DELLA PIETA’

    Chiediamo alle Istituzioni interessate di firmare subito il Protocollo di Intesa sul S.Maria della Pietà.

    Dopo molte discussioni l’ultima bozza di Protocollo è risultata condivisa dalla maggior parte delle forze politiche ed associative seppur nelle differenze che permangono.

    Apprendiamo con preoccupazione che La Sapienza di Roma avrebbe già indicato come utilizzare il S.Maria della Pietà.

    Ci stupisce che ancor prima della firma del Protocollo e del Tavolo Partecipato sul complesso dell’Ex Manicomio di Roma, l’Università dichiari addirittura le facoltà da inserire.

    Suscita allarme un’ipotesi che inserirebbe più facoltà ed istituti al S.Maria con un consumo che risulterebbe superiore ai 16.000 mq concordati nel Protocollo di Intesa.

    Ribadiamo che l’unica possibilità di collocazione universitaria è all’interno di un progetto condiviso che riguardi tutto il comprensorio.

    Qualsiasi ipotesi altra di utilizzo del S.Maria della Pietà nelle dimensioni, negli orientamenti e nel percorso individuato dal Protocollo di Intesa e soprattutto senza il previsto processo partecipativo, troverà la nostra opposizione durissima in nome di una vertenza che ci vede impegnati da anni.

    Circoli PRC Municipi 18,19,20 - Roma

  • Alle realtà associative, sociali e politiche,

    Come avrete letto, su tutti i giornali di ieri è apparsa la notizia dei decreti emanati dal Rettore della Sapienza sulle future collocazioni universitarie tra cui spicca l’elenco di facoltà ed istituti che si vorrebbero collocare al S.Maria della Pietà.

    E’ evidente l’abnormità della proposta presentata e, forse, si tratta dell’ennesima boutade giornalistica.

    Tuttavia ciò che suscita preoccupazione è il silenzio istituzionale dopo la velocissima predisposizione del Protocollo di Intesa.

    Dopo l’Assemblea del 18 alla Ex Lavanderia, è stata redatta una nuova bozza che raccoglieva alcune altre nostre sollecitazioni. A questo punto, però, non si capisce bene perché, non si sono avute più notizie, e quindi, a quanto ci risulta, il Protocollo non è stato firmato.

    Il rischio che intravediamo, e gli articoli di ieri ne aggravano la possibilità, è che la discussione sul Protocollo possa essere stata una manovra per tacitare le realtà associative e politiche, ma che in realtà non vi sia l’intenzione concreta né di limitare la presenza universitaria, né di avviare il processo di desanitarizzazione, né di mettere in pratica l’impegno sul Polo Culturale.

    L’attacco durissimo portato dalla ASL RME, su vari fronti, alla Ex Lavanderia nelle ultime settimane e il silenzio e l’acquiescienza su questo di Comune e Regione non sarebbero spiegabili altrimenti.

    A fronte di questo rischio, crediamo che sia necessaria, e vi invitiamo a farlo, una presa di posizione delle associazioni e delle realtà politiche sensibili. Ognuno come crede e con il proprio stile. Secondo noi va chiesto che sia firmato il Protocollo e aperto il processo partecipativo.

    Associazione Ex Lavanderia

    IL MESSAGGERO (articoli analoghi anche su Metro, City, Leggo ed altri)

    Mercoledì 20 Dicembre 2006

    Via libera al decentramento della Sapienza. Il rettore dell’ateneo, Renato Guarini ha, infatti, firmato i decreti che individuano le nuove sedi di facoltà, dipartimenti e corsi di laurea, così come previsto dal Piano di assetto generale (Pag) dell’università, definendo i tempi di attuazione del programma di sviluppo edilizio.

    Sei le nuove sedi interessate. Nei padiglioni del Santa Maria della Pietà sarà realizzato un vero e proprio campus con 300 posti letto e un parco di trenta ettari, dove troveranno sede i corsi di laurea in Disegno industriale, Archeologia, Scienza dell’educazione e della formazione, le scuole post-lauream, laboratori di ricerca e musei. L’ex Snia Viscosa ospiterà le facoltà di Ingegneria e Ingegneria aerospaziale. Mentre Pietralata sarà la sede delle facoltà di Farmacia e di Scienze delle comunicazioni e dei laboratori per le Biotecnologie. All’ex centro meccanografico delle Poste, nello Scalo San Lorenzo, troveranno spazio le due facoltà di Psicologia e la Scuola speciale per archivisti e bibliotecari.

    A Borghetto Flaminio si amplieranno i locali destinati alla facoltà di Architettura Ludovico Quadroni che potrà riunire attività oggi ancora separate. Sarà potenziata anche la struttura del Sant’Andrea con aule e laboratori didattici per circa 6000 metri quadri, destinati alla facolta di Medicina e Chirurgia II.

    Nei decreti, sono previsti anche i lavori di adeguamento necessari per vecchie e nuove sedi, tra i quali il completamento della sopraelevazione di Giurisprudenza. «La firma dei decreti rappresenta un significativo passo avanti verso il decentramento sull’area metropolitana, secondo il modello degli atenei federati - sottolinea Renato Guarini - così come previsto dalle linee guida del Piano di assetto generale». Le progettazioni, affidate ai dipartimenti della Sapienza e già avviate, dovranno essere concluse entro settembre, e i cantieri apriranno entro il prossimo anno.