Home > L’Italia crolla a picco
Tremonti, già in campagna elettorale, mise in chiaro che poteva promettere poco e che l’Italia avrebbe avuto dei problemi che dipendevano dalla crisi internazionale, crisi che poi è esplosa come nemmeno lui aveva previsto e per cui però non ha cambiato un euro in Finanziaria, regolandosi su una politica tutta di tagli a servizi essenziali, che ha stremato il paese, tagliando posti di lavoro e welfare, mentre lasciava intoccati sprechi, abusi, condoni e protezionismi infami, col risultato deprecabile che possiamo constatare tutti di crollo verticale del paese. Berlusconi invece, col sostegno della Lega, puntò tutta la sua propaganda sul terrorismo della sicurezza e poi su regali irrisori come l’ICI (che ha giustificato altre tasse), il Bollo (che per altro è rimasto) e una riduzione delle tasse (che non è mai stata attuata) e questo è bastato a un mezzo paese di citrulli per dargli il voto e una maggioranza parlamentare tale da consentirgli altri abusi ad personam, per stravolgere il sistema democratico parlamentare in un regime da principato assoluto.
D’altra parte, i risultati sia di compagine che sul paese del governo Prodi erano stati così deludenti da farlo cacciare dopo soli 2 anni, dopo il totale rinnegamento del programma per cui era stato votato, in una sordità completa sulle richieste che salivano dal paese e in una incapacità di organizzare i riottosi compagni, che quello stesso programma avevano accettato, e la sordità è stata poi ereditata e amplificata da un Veltroni né carne né pesce ma solipsistico in toto, rinnegato anche dai suoi e pronto a inciuci miserabili, mentre la sx estrema si dissolveva in risse interne senza aver saputo trovare un’unità convincente o un leader sufficientemente carismatico. Il risultato di questa politica, sciagurata da qualunque parte la si guardi, è stato il crollo a picco del paese.
Così, ogni volta che arrivano classifiche internazionali per l’Italia va peggio ma non va male quanto gli altri paesi, anzi aumenta in modo catastrofico il nostro andare peggio, per molti settori siamo ormai al di sotto di tanti paesi africani o asiatici, marciamo allegramente verso il terzo mondo, chiaro sintomo di una politica completamente fallimentare di dx come di sx, non per la crisi finanziaria soltanto, si badi bene, ma per 14 anni di governi sciagurati che bocciano ormai ogni tipo di politica italiana come degradante.
Il quadro è sempre più scoraggiante e porta a una sola conclusione amara: da almeno 14 anni siamo stati governati malissimo sia da dx che da sx e tutti i governi indifferentemente hanno contribuito a portare a rovina questo paese, per la volontà di mantenere i vantaggi proprio della parte peggiore di esso.
Grazie al parassitismo costante in cui sono state tenute le imprese italiane e allo scarso rapporto tra queste ricerca e innovazione, siamo ultimi in Europa per competività e al 40° posto mondiale, dopo Estonia e Thailandia.
Confindustria con la sua presidente Marcegaglia hanno poco da fare i capetti e gente come Montezemolo può smettere di fare i fervorini: le imprese italiane fanno schifo. Punto.
Siamo al 24° posto per livello tecnologico. Ultimi per la banda larga, in posti non preminenti per hardware e software. Frenati in ogni sorta di sviluppo. Ultimi nella ricerca. Ultimi negli investimenti sulla scuola. Totalmente assenti nei contributi dell’impresa a scuola e ricerca (gli imprenditori italiani i soldi li prendono, non li danno).
Come se non bastasse abbiamo le spese bancarie più alte d’Europa, la burocrazia più aggrovigliata (mesi di lavori di Calderoli per la semplificazione legislativa hanno prodotto solo un depotenziamento delle funzioni di controllo della Corte dei Conti), e il sistema bancario meno trasparente e più esoso (solo da noi per es. per avere un mutuo si deve possedere uno status di lavoro fisso ben retribuito, il che col precariato dilagante è una mera follia) e basti pensare che da noi un conto corrente costa 182 euro rispetto ai 40 del Regno Unito e ai 34 dell’Olanda.
Abbiamo le previsioni peggiori anche per macroeconomia e mercato del lavoro. La macroeconomia è lo studio delle grandi variabili di un paese, come domanda e offerta complessiva, PIL, investimenti, disoccupazione, politica monetaria, baca centrale, fisco… insomma il modo complessivo con cui un paese viene governato, qui si stima che perderemo altri 4 punti in Europa e ben 21 posti nel mondo, perché con questo governo peggioreremo nel saldo corrente e nel tasso di cambio. Peggiorare in macroeconomia vuol dire che anche il governo o i governi fanno schifo e ricevono una solenne bocciatura. Insomma essere amministrati da fiscalisti come Tremonti o presuntuosi come Padoa Schioppa non ha giovato, né ha giovato avere presidenti di Bankitalia corrotti come Fazio o nullafacenti come Draghi. Soprattutto non ha giovato perseguire da dx come da sx politiche neoliberiste senza correttivi né buon senso che hanno affossato il paese.
Sul mercato del lavoro si stima che perderemo due posizioni nella classifica mondiale e una in quella europea, il che vuol dire aumento disastroso della disoccupazione, e qui, mentre altri cercano di aumentare i posti di lavoro e di incrementare la domanda, andiamo addirittura in senso contrario e la politica di Tremonti mira ad aumentare i senza lavoro senza prevedere forme di contenimento, cosa che allargherà la spirale depressiva contraendo la domanda, e risulta offensiva l’ilare battuta di Berlusconi che incita a spendere e a comprare, chiara dimostrazione che l’idiozia oltretutto cinica e insultante è al potere.
Siamo ultimi cioè peggiori in Europa per regime fiscale.
Le nostre tasse sono troppo alte (siamo sesti nel mondo per imposizione fiscale) e abbattono salari e impresa e andrebbero drasticamente ridotte, grazie Prodi! grazie Berlusconi!, grazie a voi il fisco italiano è il peggiore d’Europa e il 79° nel mondo, ma quel che Prodi sulle tasse non ha fatto non lo fa nemmeno Berlusconi, mentre entrambi hanno sperperato a dismisura sia in armi che in parassiti di Stato (la maggiore spesa pubblica per sprechi in Europa, un milione di parassiti politici inamovibili e scialoni) e hanno protetto grandi evasori con un sistema depenalizzante che permette che solo l’1% di ciò che è scoperto in evasione venga poi effettivamente versato (e con Berlusconi va anche peggio), ma basterebbero i 98 miliardi evasi nelle lotterie e condonati da dx e da sx (ad AN e alle Coop rosse) per sconfessare qualunque governo sulle sue capacità di risanamento, quando un governo dice che non ha soldi per i servizi pubblici, basterebbero pensare alla quantità immensa di evasione condonata o ai 34 miliardi di euro spesi da Prodi in guerre che proprio non ci riguardano e le recenti spese militari di Berlusconi, in cui appena ora i 3 miliardi di euro per 300 aerei militari americani per la nostra aeronautica: 150 caccia Eurofighter 2000 e 150 cacciabombardieri stealth YF22, nemmeno fossimo sotto attacco, il rafforzamento della missione afgana con l’ingresso nelle zone di attacco o le altre berlusconate regalate a Bush, peraltro mai ratificate da voto parlamentare. Basterebbe anche il rinnovato impegno del ponte di Messina, opera del tutto inutile ma promessa alla criminalità organizzata di Sicilia e Calabria, mentre metà delle scuole italiane sono fatiscenti e a rischio di morti.
Obama ha promesso il ripristino degli edifici scolastici, la Gelmini taglia anche su questo, mentre non solo salveremmo i nostri ragazzi ma creeremmo un volano di lavoro non indifferente, ma si preferisce regalare miliardi alle imprese di guerra americane o alla mafia con gli appalti del Ponte. Ognuno segue i padroni che ha.
E’ in previsione e proprio grazie alle manovre di Tremonti la perdita di 600.000 posti di lavoro solo nel precariato, senza contare il calendario nero di imprese che chiudono ogni giorno e senza contare che il governo non ha fatto nulla per far continuare il credito in modo normale e non ha dato alle banche un solo euro e questo provocherà la chiusura di un numero grandissimo di piccole imprese (ne abbiamo 6 milioni) che senza l’accesso preventivo al credito saranno costrette a chiudere, licenziando e amplificando la recessione.
Abbiamo uno dei debiti pubblici più grandi del mondo: 1.647 miliardi di euro. Ogni anno aumenta di 80 miliardi per gli interessi. Solo a marzo abbiamo pagato 23 miliardi di interessi sul debito. Malgrado questo i nostri governo hanno pretesi di metterci ai primi posti nell’acquisto di armi e nella partecipazioni a “missioni” internazionali del tutto spropositate per le nostre tasche (siamo sesti nel mondo nelle missioni con ben 10.000 soldati impegnati), per compiacere le politiche aggressive di presidenti che si sono dimostrati i peggiori fautori della crisi mondiale.
Abbiamo i salari più bassi d’Europa e siamo al 23°posto nel mondo, peggio persino di Irlanda e Grecia. Gli inglesi guadagnano il doppio, i tedeschi il 40% in più e i francesi il 30, ciò nonostante abbiamo una classe imprenditoriale così gretta che pensa solo a massimare i suoi guadagni tagliando salari e diritti e peggiorando precariato e apprendistato e Berlusconi e Prodi anche l’hanno accontentata, distruggendo il sindacato.
Come non bastasse, siamo il paese più vecchio del mondo e che ha classi di governo più vecchie e obsolete, vere cariatidi viventi incapaci di qualsiasi evoluzione.
Infine, grazie alle politiche regressive di dx e sx unite, stiamo scivolando in basso nelle classifiche di tutti i diritti fondamentali, secondo un fascismo byrpartisan galoppante di pura vergogna:
16° posto in Europa per la sanità
44° posto nel mondo per libertà di stampa
67° posto per la parità tra sessi
Due anni fa eravamo 67i per tutela ambientale ma con la Prestigiacomo e Sacconi la caduta è sicura, basta vedere quel che è avvenuto a Taranto.
Battiamo tutti nel crimine: primi in Europa e terzi nel mondo nel giro delle contraffazioni illegali (Prodi depenalizzò anche quelle alimentari).
Primi nel traffico di droga, che la Fini-Giovanardi ha incentivato. Primi per consumo di cocaina. Al topo per cocainomani e pregiudicati in Parlamento.
Al 5° posto per pedofilia, con una Chiesa cattolica che ha funzionato al contrario, proteggendo i pedofili.
Primi in Europa per corruzione politica, e 55i nel mondo per la corruzione del settore pubblico (ma non passa settimana che Berlusconi non tenti nuovi condoni) e l’indulti bypartisan è stata una vergogna senza confronti in Europa.
Ottavi nel mondo per la spesa in armi, settimi per spesa militare pro-capite.
Ma possiamo sempre parlarne al cellulare visto che battiamo il record dei telefonini.
Un paese di chiacchieranti che cola a picco col cellulare attaccato all’orecchio che gli corrode il cervello e il buon senso.
..
Masada n. 831. Un paese di chiacchieranti
Messaggi
1. L’Italia crolla a picco, 25 novembre 2008, 12:04
Cara Viviana, Tu giustamente osservi che "Tremonti, già in campagna elettorale, mise in chiaro che poteva promettere poco e che l’Italia avrebbe avuto dei problemi che dipendevano dalla crisi internazionale, crisi che poi è esplosa come nemmeno lui aveva previsto e per cui però non ha cambiato un euro in Finanziaria, regolandosi su una politica tutta di tagli a servizi essenziali, che ha stremato il paese, tagliando posti di lavoro e welfare, mentre lasciava intoccati sprechi, abusi, condoni e protezionismi infami,...."
L’Italia è vero sta crollando a picco, ma non tutta !! L’elite dominante , proprio per effetto di quella politica, vedrà non solo rimanere inalterato il proprio status economico e sociale, ma addirittura troverà il modo per lucrare sopra il quello che Tu chiami "crollo a picco" , incrementando i propri privilegi e le proprie rendite di posizione .
La crisi finirà con l’accellerare il processo di concentrazione delle risorse e della ricchezza in un numero sempre minore di mani, ai danni e con il conseguente impoverimento di una crescente quantità di persone !!
L’impressione è che questa crisi globale non sia casuale , ma sia proprio voluta e pilotata dai grandi ed infami "trust" finanziari, per dare il definitivo colpo di grazia a quel poco che c’era rimasto nel mondo di democrazia e di welfare !!
MaxVinella
1. L’Italia crolla a picco, 25 novembre 2008, 17:43
ma infatti! non è "l’italia" a colare a picco... una sua parte bene precisa sta lucrando su questa crisi alle spalle degli altri. Dobbiamo riprendere analisi di classe degli avvenimenti, non le classifiche "onnicomprensive", socialmente parlando, di lorsignori. laura
2. L’Italia crolla a picco, 26 novembre 2008, 09:54
Quando uscì la legge Biagi l’Italia era al 16° posto in competitività ora è al 50°, c’è qualcosa di sbagliato nella legge?Non era stata emanata proprio per aumentare la competitività? Allora ammettano che è stato un fallimento totale e la abroghino!
1. L’Italia crolla a picco, 26 novembre 2008, 15:26
ma la "competitività" è una "qualità" che accettiamo così, acriticamente, da comunisti?! La categoria successiva a cui dobbiamo fare riferimento è forse la "produttività"?! Ma ci rendiamo conto che "abbiamo fatto nostre" categorie PADRONALI?! Ciò, il nostro problema è di vedere il lavoratore italiano essere più competitivo di quello spagnolo o tedesco?! Ma siamo sull’isola dei famosi?!! Anche questo è un segno dei tempi. Laura