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L’Onda pronta a tornare in piazza, la protesta riparte il 18 marzo
Publie le lunedì 16 marzo 2009 par Open-Publishing2 commenti
Sciopero generale, cortei di universitari, ricercatori e lavoratori precari
Gli studenti: "L’agitazione indetta dalla Cgil è solo una prima occasione di rilancio"
SI sta alzando la marea. L’Onda studentesca si prepara a tornare in piazza dopo i bagni di folla dell’autunno scorso. Sono giorni di organizzazione, questi: assemblee, discussioni e poi la propaganda virale sul web, che fin dall’inizio ha contraddistinto il movimento contro i tagli del governo alla scuola e contro le leggi targate Gelmini. L’occasione per farsi sentire è lo sciopero indetto dalla Flc Cgil per il 18 marzo. Torino, Palermo, Roma. E poi Padova, Napoli, Milano, Genova. Gli universitari ci saranno, insieme ai ricercatori e lavoratori precari degli atenei.
"Lo sciopero lanciato dal sindacato è una prima occasione di rilancio: torniamo in piazza", è l’appello della Sapienza in Onda sul sito di Uniriot. L’invito è rivolto anche a "precari e studenti medi" perché questo è un momento "decisivo" per il movimento. Che ci tiene a ribadire la sua "autonomia e irrappresentabilità", il suo non essere etichettabile sotto l’egida di un partito o di una confederazione. Si battono per il futuro dell’istruzione. Un futuro che, avvisano, di fatto è un presente: "Le conseguenze dei tagli del governo si vedono già - afferma Alioscia Castronovo dell’Onda di Lettere dell’università romana La Sapienza - è stato annunciato il prossimo aumento delle tasse e del numero chiuso".
"In molte facoltà non usciranno i nuovi bandi di dottorato - dice Isabella, dottoranda in studi politici a Torino - e noi dell’Onda torinese aspettiamo anche l’appuntamento del 24 marzo, quando il senato accademico discuterà il bilancio e si materializzeranno le conseguenze dei tagli".
Dopo l’approvazione della legge 133 e del dl 180, cioè la riforma Gelmini sull’università, si misurano i primi effetti. Ma tra i motivi della protesta c’è anche il ddl 116, meglio conosciuto come norma "ammazzaprecari", che dev’essere approvato dal Senato entro marzo. Dalla scuola al lavoro: "Il tema è anche quello di costruire un nuovo welfare dentro e contro la crisi", chiarisce Andrea Ghelfi, studente di lettere e filosofia di Bologna. Così, tra gli appuntamenti che l’Onda sta segnando in calendario, c’è il 28 marzo, data del G14 sul welfare a Roma e dello sciopero generale dei sindacati di base. E poi ci sono il 4 aprile, manifestazione nazionale della sigla di Epifani, e il 18 e 19 maggio, quando a Torino si terrà il G8 delle università.
"Sarà una primavera di conflitto", prevedono i comitati dell’Onda. Per ora la contestazione è un cantiere in fermento: si stanno decidendo il dove, il come e il quando prima del 18 marzo che, riflettono da Palermo, è "il momento della grande scommessa, il rilancio dell’Onda, il primo degli appuntamenti politici della nuova mareggiata". Roma: ore 9, piazzale della Minerva. Bologna: corteo da piazza Verdi, ore 11. Milano: si parte alle 9 da Porta Venezia. Stessa ora a Genova, da piazza Caricamento. A Padova riunione lunedì per un’assemblea in cui "concretizzare tappe e modalità". E poi Torino, Napoli, Palermo.
Ma si faranno ancora i grandi numeri di ottobre e novembre scorsi? "Sarebbe ingenuo pensare di essere ancora così tanti - dice Dana Lauriola, dell’Onda torinese - ma è importante che scendiamo in piazza insieme a lavoratori e precari". "Il problema non è avere un corteo numeroso come quello di novembre - sottolinea Alioscia - ma rilanciare i temi, risvegliare un livello di consenso". L’Orientale 2.0 di Napoli chiede la costruzione di un’assemblea unitaria delle realtà dell’Onda "per restituire continuità e progettualità all’enorme energia accumulata nelle mobilitazioni dell’autunno".
Non che da allora tutto sia rimasto fermo, come dimostrano le incursioni dei ragazzi alle inaugurazioni dell’anno accademico. "Non eravamo sotto i riflettori, ma abbiamo continuato a lavorare: noi precari delle discipline umanistiche-sociali a Torino ci troviamo settimanalmente", racconta Isabella. "A Bologna stiamo sperimentando un processo di autoriforma, abbiamo ottenuto che vengano riconosciuti con i crediti quattro seminari autogestiti, costruiti con docenti e ricercatori", afferma Andrea. Non solo piazza, cortei e slogan, quindi. "Il lavoro qui è quotidiano, c’è spirito di autoformazione nei dipartimenti. Scrivilo, questo".
(16 marzo 2009)
Messaggi
1. L’Onda pronta a tornare in piazza, la protesta riparte il 18 marzo, 16 marzo 2009, 13:04
Appello della Sapienza a tutte le università in mobilitazione: scioperiamo il 18, verso il G14 su Welfare/lavoro che si terrà a Roma a fine marzo mobilitiamoci tutti per un nuovo welfare, reddito per tutti precarietà per nessuno!
Appello della Sapienza: Il dibattito pubblico in questi mesi si è incentrato sullo stato di vita o di morte del movimento. Dibattito a cui noi non abbiamo voluto partecipare, in quanto troppo impegnati nel valorizzare e rilanciare quello straordinario spazio pubblico che l’Onda è stata in grado di costruire. Chi si è occupato di questo dibattito forse non è a conoscenza che l’università, come ogni spazio produttivo, vive di una propria temporalità, di propri ritmi e tempi di vita.
C’è chi ha fatto come se non fosse accaduto nulla, come se la legge 133 e il d.l. 180 non fossero mai stati approvati, ma in realtà stanno già sortendo i loro effetti: si è aperto l’ultimo semestre dell’università come l’abbiamo conosciuta finora. Un periodo decisivo che ci pone di fronte a due alternative. Da un lato la distruzione del sistema di formazione e ricerca auspicata dai processi di riforma italiani ed europei, dall’altro l’università viva, autoriformata dal basso attraverso l’autogestione e le pratiche di conflitto.
Nonostante continuino ad assicurarci che l’Italia sia pronta a governare la crisi, è evidente che siamo già in un periodo di grave recessione.
Di fronte alla disoccupazione crescente, alla chiusura di diverse imprese, all’impoverimento dilagante, tutti i governi adottano misure anti-crisi, ad eccezione del governo italiano. In fondo, come dichiara il ministro Brunetta, l’Italia possiede il migliore sistema di ammortizzatori sociali d’Europa! Forse siamo pessimisti ma famiglia e lavoro nero non ci sembrano una credibile risposta alla crisi.
In questo contesto ci sembra decisivo tornare a prendere parola nel giorno dello sciopero di scuola e università indetto dalla Flc-Cgil per il 18 marzo. Il protocollo di restrizione dei percorsi dei cortei, firmato a Roma in questi giorni, insieme alla limitazione del diritto di sciopero, con ricadute pesantissime su chi proverà a bloccare la mobilità cittadina inceppando la produzione metropolitana, non ci impedirà di tornare a praticare conflitto in forme selvagge e imprevedibili come ci avete visto fare in autunno. Attraverseremo quindi la giornata dello sciopero e invitiamo i precari e gli studenti medi a farlo con noi in maniera autonoma e indipendente. Proprio l’autonomia e l’irrappresentabilità che ci hanno contraddistinto ci permettono di parlare il linguaggio della generalizzazione, superando vecchi discorsi corporativi e studentisti.
Con lo stesso spirito di ricomposizione di un soggetto precario diffuso e di ripresa di una conflittualità sociale latente possiamo già dire che vogliamo costruire un grande appuntamento nazionale per il 28 marzo in coincidenza con la manifestazione lanciata dai sindacati di base all’inaugurazione del g14 su welfare e lavoro. L’Onda fin dalla sua origine ha preso parola su questi temi e ha posto le basi di un discorso che si ponga in maniera conflittuale con le ipotesi di gestione della crisi espresse sia dal governo italiano che dagli altri governi europei ricercando direttamente forme autonome per affrontare la crisi.
Questo spirito vive nella dimensione aperta con cui vogliamo costruire e vivere queste due giornate insieme a tutti i soggetti produttori di spazio pubblico e di conflitto.
Verso l’appuntamento nazionale del 28 marzo!
Appuntamento alle ore 9 alla Minerva il 18 Marzo
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!!!
Sapienza in Onda
www.uniriot.org
1. L’Onda pronta a tornare in piazza, la protesta riparte il 18 marzo, 16 marzo 2009, 13:10, di fabio.s
l’onda è morta