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L’Onda rovina la visita dei rettori alla Mole! inOndata la celere, che carica

Publie le lunedì 18 maggio 2009 par Open-Publishing
3 commenti

E’ partita quest’oggi la 3 giorni contro il G8 University Summit di Torino. Dopo le mobilitazioni delle scorse settimane, dopo la chiusura d’autorità di Palazzo Nuovo e la risposta dell’Onda torinese, che ha pertanto occupato la sede universitaria di palazzina Aldo Moro, il count-down verso il punto più alto della mobilitazione No G8, il corteo di martedi 19 maggio, è iniziato. Sono partite quest’oggi le azioni contro il G8 così come il contro-vertice dell’Onda

Il via alla mobilitazione contro il G8 dell’università l’ha dato il corteo sfilato per le vie del centro cittadino nel pomeriggio, indetto a conclusione del campeggio "Climat Camp", partito venerdi ed oggi conclusosi con la manifestazione. Oltre 500 studenti e studentesse sono partiti da piazza Vittorio con un corteo allegro ma determinato nella denuncia dell’inaccettabile G8 torinese. I manifestanti hanno provato ad effettuare 2 deviazioni rispetto al percorso autorizzato, nel tentativo di avvicinarsi il più possibile all’hotel dove albergano i 50 rettori e presidenti d’ateneo che partecipano ai lavori del summit. Il corteo è andato poi a concludersi al parco del Valentino.

Intorno alle 19 sono invece iniziate le azioni contro il G8 dell’università, in una Torino blindata, in special modo il quartiere universitario, colmo di celere schierata e camionette di trasverso sulle strade. L’Onda, saputo della visita programmata per i rettori e i presidenti d’ateneo alla Mole Antoneliana, accompagnati in pompa magna dalle autorità cittadine, non si è fatta sfuggire la possibilità di recare disturbo e mostrare dissenso. Diverse decine di studenti e studentesse dell’Onda, partite da palazzina Aldo Moro, il Block G8 Building, centro negralgico del No G8, hanno mandato in tilt tutta la zona universitaria intorno alla Mole Antoneliana. Sapendo dell’arrivo dei rettori in scortati pullman riservati, l’Onda ha effettuato diversi blocchi del traffico, sfuggendo alla corsa della celere impegnata a cercare di arginare le repentine virate dell’Onda. Lungo via san Maurizio i pullman si sono visti costretti a far inversione di marcia per sfuggire alla contestazione degli studenti. Traffico cittadino e impossibilità di trovare via accessibili hanno costretto i pullman dei rettori ad un carosello di oltre un’ora ai margini della zona dell’università.

Solo alle 20 le polizia è riuscita a trovare una via super-blindata per far passare i pullman e consentire la visita della Mole Antoneliana ai rettori. Nel frattempo gli studenti riusciti ad accedere dentro la Mole hanno srotolato uno striscione dal balcone: "block G8". L’Onda ha poi improvvisato un corteo fino alla traversa che porta alla Mole, lì ha trovato camionette e polizia. Quindi, dopo aver denunciato l’insostenibilità e l’illeggittimità di questo G8 dell’università, ha promesso nuove mareggiate inondando lo schieramento delle forze dell’ordine con decine di gavettoni d’acqua. La polizia ha risposto effettuando una prima carica, ma gli studenti e le studentesse hanno mantenuto la posizione. Successivamente vi è stata una nuova e più lunga manganellata, che non ha per nulla intimorito gli studenti che sono stati capaci di esigere che la polizia si ritirasse, per poi prendere la via del Block G8 Building.

Infine, in serata si è svolto il primo dibattito di discussione e confronto: beni comuni e movimenti a difesa del territorio, nel continuo dell’elaborazione di un discorso su ambiente sostenibilità sviluppo, con segno capovolto rispetto alla farsa laccata di verde ed insostenibile in discussione nel G8 dell’università.

Torino, 17 Maggio 2009

www.infoaut.org

Messaggi

  • Centinaia di studenti "assediano" il Castello del Valentino sede del summit dei rettori

    Cariche di alleggerimento della Polizia. Lacrimogeni e cassonetti rovesciati. Traffico in tilt

    Torino, scontri e fermi
    per il G8 dell’Università

    di OTTAVIA GIUSTETTI e BRUNO PERSANO

    TORINO - Scontri tra polizia e studenti per il G8 dell’Università a Torino. Centinaia di studenti assediano il Castello del Valentino, sede della facoltà di Architettura, dove è in corso il vertice sull’istruzione superiore alla presenza di 40 rettori. I giovani hanno tirato uova e lacrimogeni contro gli agenti, rovesciato cassonetti della spazzatura e bloccato il traffico; la polizia ha risposto con cariche di alleggerimento.

    Tornano i ragazzi dell’Onda. La protesta si accende di prima mattina davanti al Facoltà di Architettura. In centinaia bloccano la circolazione in corso Massimo D’Azeglio stendendo dei fili tra i semafori, improvvisano sit-in agli incroci. In tutto il centro il traffico diventa caotico. Urlano slogan contro il G8: "Chiudono l’università, noi ce la riprendiamo", oppure "Noi la crisi non la paghiamo". Alcuni giovani si coprono il volto con i capucci, tra loro diversi studenti stranieri: soprattutto francesi, inglesi e greci.

    Uno striscione con la scritta "A Torino c’è Profumo di marcio" fa riferimento al rettore del Poliltecnico, Francesco Profumo, tra gli organizzatori dell’iniziativa. Per paura molti negozianti abbassano le saracinesche. L’intera zona è presidiata da un imponente servizio d’ordine di polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Un gruppo di giovani si stacca e si muove verso il centralissimo corso Vittorio Emanuele manifestando davanti alla stazione ferroviaria di Portanuova. Chiedono che vengano rilasciati i giovani fermati dopo le cariche di stamattina. Poi abbandonano la piazza e in via Roma "giocano" a rincorrersi tra le auto bloccando praticamente il traffico. Prove generali della grande manifestazione nazionale di protesta prevista domani, in occasione della chiusura del G8 dell’Università.

    Intanto, nelle lussuose sale del Castello del Valentino, prosegue il summit dei rettori. Sono 40 e provengono da 19 paesi del mondo. Si sono riuniti a Torino per confrontarsi sui temi dell’economia, dell’etica, dell’ecologia e dell’energia. A presiedere i lavori di ciascuna sessione saranno Mario Monti per l’economia, Pei Gang per l’etica, James Barber per l’energia e Kwabena Akyeampong per l’ecologia. I lavori si concluderanno con la dichiarazione finale che sarà sottoscritta domani e consegnata alla presidenza del Consiglio dei ministri in vista del G8 dei capi di Stato che si riunirà a luglio all’Aquila.

    (18 maggio 2009)

    www.repubblica.it

  • ma ancora non si riesce a capire perchè gli studenti protestano....
    certo ci sono stati degli scontri, ma perchè protestano nessuno lo dice. E magari sotto sotto c’è qualcosa che no va....

    • Ma guarda un pò .... "c’è qualcosa che non va" ....

      Mai sentito parlare della riforma Gelmini, già di fatto ritirata sia per le elementari e per le medie superiori, ma che si pretenderebbe invece di applicare all’Università ?

      E più in generale dei tagli all’istruzione pubblica per favorire quella privata, nel campo universitario tutta in mano o alla Confindustria o al Vaticano ?

      E del precariato bieco che attende fatalmente questi giovani vogliamo parlare ?

      Io piuttosto mi meraviglio che si tratta solo di banali scaramucce e non di scontri veri e propri ... e che non succede invece come in Grecia, Francia ecc. ecc. .....

      K.