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L’Osservatore Romano contro La Loggia: «Elettori distratti dal Papa? Insensato»
Publie le mercoledì 6 aprile 2005 par Open-Publishingdi red
Per Fabrizio Cicchetto di Forza Italia negli ultimi giorni «la campagna elettorale si è spoliticizzata molto». Per Gianni Alemanno di An «è diventata ancor più complicata». Gli esponenti della Casa delle Libertà, dopo la valanga elettorale, riflettono a mezza voce sugli effetti della morte di Giovanni Paolo II sul voto. Enrico La Loggia, ministro azzurro gli affari regionali, va oltre: «L’elettorato è stato distratto dalla morte del Papa - sostiene - e questo indubbiamente ha avuto un ruolo anche sui dati dell’astensionismo». Un’affermazione non vera, se si osservano i dati della partecipazione al voto, a cominciare da Roma. Ma soprattutto un tentativo di giustificare la sconfitta che offende il Vaticano.
A replicare, con estrema durezza, è L’Osservatore romano: «Una dichiarazione senza stile, gravemente irrispettosa, insensata; e che ferisce il dolore di quanti non per “distrazione” ma per amore sono vicini al Papa». Nessun dubbio sul destinatario della reprimenda: «Tra il profluvio di commenti e valutazioni più o meno pertinenti, - scrive il quotidiano della Santa Sede - un’affermazione in particolare lascia sconcertati: è del ministro per gli Affari Regionali».
Nella maggioranza il giustificazionismo della disfatta rischia di diventare un ulteriore motivo di tensione. «In quattro anni - osserva il triumviro di An Altero Matteoli - siamo passati da un vantaggio di 100 deputati alla Camera e 50 senatori a Palazzo Madama ad una sconfitta così clamorosa e ci limitiamo a dire che abbiamo perso perché è morto il Papa? Ci vuole un’analisi seria se vogliamo ripartire e vincere il prossimo anno: per questo dico: discutiamo insieme seriamente».




