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L’Udc in Puglia sceglie Emiliano, nel Lazio accordo con Polverini

Publie le lunedì 28 dicembre 2009 par Open-Publishing
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L’Udc in Puglia sceglie Emiliano
nel Lazio accordo con Polverini
di GOFFREDO DE MARCHIS

ROMA - In un colpo solo l’Udc di Pier Ferdinando Casini chiude due alleanze per le regionali. Ha avuto dal Pd quello che chiedeva in Puglia: via Vendola, dentro Michele Emiliano, il sindaco di Bari gradito ai centristi per la corsa alla regione. Una volta incassata una grande regione del Centrosud, ha chiuso anche nel Lazio ma guardando all’altro campo: il Pdl. Nella regione travolta dallo scandalo Marrazzo, l’Udc si schiererà (l’ufficialità è attesa nei prossimi giorni) con Renata Polverini, candidata della destra già in pista.
La resistenza di Nicola Zingaretti al pressing del centrosinistra e dei centristi aveva perciò degli ottimi motivi. La corsa del segretario dell’Ugl ha spostato verso destra i centristi e ora il Pd è alle prese con una strada tutta in salita verso la vittoria. Il piano B prevede la candidatura dell’attuale vicepresidente della Regione Esterino Montino. Con possibilità di successo risicate. Il Partito democratico è chiamato a uscire dall’angolo. Salta l’incontro di maggioranza fissato per oggi mentre l’Idv cerca di infilare il dito nella piaga. Il senatore Stefano Pedica si dice pronto a lanciare un ticket per la regione con il suo nome e quello di Debora Serracchiani.

A questo punto Casini ha chiuso un accordo con il Pd in Liguria (dove Claudio Burlando cerca la riconferma), nelle Marche (Gian Mario Spacca punta al bis), in Basilicata (anche qui a favore dell’uscente Vito De Filippo). Regioni importanti ma dal peso politico non di primo piano. Se oggi l’assemblea del Pd darà il via libera ufficiale a Michele Emiliano sarà la Puglia la regione chiave dell’intesa Udc-Pd. In tutte queste regioni i centristi possono pensare sondaggi e dati alla mano di aver stretto un’alleanza destinata a governare l’amministrazione locale. I centristi correranno da soli nelle regioni rosse (Emilia, Toscana, Marche), faranno lo stesso in Veneto contro il candidato leghista Luca Zaia.

In Piemonte Casini aveva messo in mora la conferma di Mercedes Bresso, ma adesso che il centrodestra corre con il capogruppo del Carroccio Roberto Cota scenderà a più miti consigli. Resta comunque, quello piemontese, un accordo ancora da perfezionare. Così dall’altra parte va studiato il patto Udc-Pdl in Campania. I centristi pendono verso il centrodestra a Napoli, dove le chance di vittoria del centrosinistra sono pochine. Ma il candidato della destra ancora non c’è. Piace Stefano Caldoro, ex socialista, ex ministro del Programma, ma il Popolo delle libertà è alla prese con i problemi interni dopo il passo indietro di Nicola Cosentino. Sicura invece l’intesa Udc-Pdl in Calabria (corre Giuseppe Scopelliti) e in Lombardia (Roberto Formigoni).

Se la partita nel Lazio sembra decisa, quella pugliese resta tutta da giocare. La candidatura di Emiliano è destinata a provocare un terremoto e il sisma potrebbe mettere a rischio le possibilità di vittoria del cartello di centrosinistra. Nichi Vendola non ha nessuna intenzione di ritirarsi. Chiede al Pd le primarie, che il Pd pugliese non vuole dargli. Giura, che in questo caso, lui correrà lo stesso "senza se e senza ma", ha ripetuto ancora ieri. I dalemiani sono invece convinti che quando Emiliano sarà in corsa ufficialmente dal governatore in carica arriverà una parola di pace. Ma un quadro di sfida intestina è destinato ad allontanare l’Udc dall’ipotesi di alleanza.

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