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L’appello del Papa per “convertire” il modello di sviluppo globale
Publie le martedì 21 novembre 2006 par Open-Publishing“E’ necessario convertire il modello di sviluppo globale: lo richiedono non solo lo scandalo della fame ma anche le emergenze ambientali ed energetiche...e’ necessario eliminare le cause strutturali legate al governo dell’economia mondiale che destina la maggior parte delle risorse del pianeta ad una minoranza della popolazione”. “Ai suoi discepoli Gesu’ ha insegnato di pregare chiedendo al Padre celeste non il “mio” ma il “nostro” pane quotidiano” perche’ “i prodotti della Terra sono un dono destinato da Dio per l’intera umanita’... ogni persona ed ogni famiglia puo’ e deve fare qualcosa per alleviare la fame nel mondo adottando uno stile di vita e di consumo compatibile con la salvaguardia del creato e con i criteri di giustizia.
Non e’ un nostalgico catto-comunista che parla e neppure qualche “sopravvissuto” esponente di quella Teologia della Liberazione tanto osteggiata dentro e fuori la Chiesa. E’ Benedetto XVI in persona che ha detto queste cose all’Angelus rivolgendosi ai fedeli confluiti in Piazza San Pietro il 12 novembre in occasione della giornata del Ringraziamento....
Con questo intervento il Papa sembra concordare con le analisi del Forum sociale mondiale che qualche anno fa a Porto Alegre, per bocca del padre domenicano Frei Betto, noto esponente della maltrattata Teologia della Liberazione, affermava che la grande sfida, dal punto di vista di un progetto di societa’ alternativa, sta nell’estendere la democrazia al terreno economico-sociale perche’ una democrazia sociale significa che “le grandi scelte socio-economiche, le priorita’ di investimenti, gli indirizzi di fondo della produzione e della distribuzione vengono discussi democraticamente e decisi direttamente dalla popolazione e non da un pugno di avventurieri o da presunte leggi di mercato”.
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da http://www.asinistra.net/index.php?itemid=216
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