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(di Pietro sansonetti)
Silvio Berlusconi ieri, nella solenne conferenza stampa di fine anno (diretta Tv), ha aggredito la giornalista dell’Unità Marcella Ciarnelli e l’ha accusata di complicità in circa centomila omicidi. Roba da prendersi 10 ergastoli. Marcella Ciarnelli ha reagito con la grinta e l’ironia che le sono proprie, è stata brava come sempre. Però l’incidente non si può liquidare così. Berlusconi è il capo del governo, e in qualità di capo del governo ha eseguito una azione di intimidazione e di aggressione nei confronti di una giornalista e di un giornale dell’opposizione, per di più riducendo a macchietta la storia del dopoguerra e trascinando nelle sue accuse tutti i partiti di sinistra passati, presenti e futuri. Ha detto che gli eredi del comunismo sono comunque complici di Stalin, sventolando una edizione dell’Unità del 1953 nella quale si dava conto con grande risalto e grande senso di lutto della morte del dittatore sovietico.
Naturalmente per Berlusconi, si sa, c’è un problema di cultura politica. Lui fino a 15 anni fa faceva il televisionaro e il palazzinaro, e non si era mai occupato di politica (per di più, da allora, non ha mai letto un solo libro, per sua esplicita ammissione). Per questi motivi non sa molto delle cose della storia e della politica italiana. Ma proprio per questo dovrebbe forse non impicciarsi troppo di questioni che non conosce.
Trascriviamo, per sua informazione, il resoconto della seduta della Camera dei Deputati del 6 marzo 1953. «Dopo gli interventi di Palmiro Togliatti e Pietro Nenni prende la parola a nome del governo l’on. Paolo Emilio Taviani (esponente di primissimo piano della parte più moderata della Dc, ndr). Taviani dichiara: “Reverente dinnanzi agli imperscrutabili disegni di Dio, il popolo italiano ha appreso con viva commozione la notizia della dipartita del maresciallo Stalin, dell’uomo che così importante e vasta parte ha avuto negli avvenimenti mondiali di questi ultimi decenni. Il governo invia al governo dell’Urss l’espressione della sue condoglianze”. A questo punto si leva in piedi il presidente Gronchi (democristiano anche lui, che due anni dopo sarebbe stato eletto presidente della Repubblica, ndr) e con lui tutti i deputati: “Con sincero rispetto - egli dice - mi associo alle alte espressioni di cordoglio manifestate per la morte di Giuseppe Stalin. Come eletto dei rappresentanti del popolo italiano, interprete del pensiero comune di tutti i colleghi, esprimerò le condoglianze della Camera italiana ai rappresentanti dei popoli russi, al soviet supremo dell’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche. Accogliendo la proposta dell’on. Togliatti sospendo la seduta”».
Berlusconi, data la sua recentissima formazione politica, forse non conosce troppo bene i nomi di Taviani e Gronchi. Gli diciamo noi chi sono: i fondatori, con De Gasperi, del gruppo parlamentare europeo del quale lui fa parte. Cosa dire? Taviani e Gronchi (e Rubinacci e Paratore che parlarono al Senato, e tutti i parlamentari, di tutti i gruppi, che si alzarono in piedi per rendere onore al “maresciallo Stalin”...) come Marcella Ciarnelli sono complici dei delitti stalinisti? E’ una forzatura questo paragone? No, non è una forzatura, anzi, casomai è una forzatura a danno della Ciarnelli: perché Gronchi e Taviani quelle parole le pensarono, le pronunziarono e le confermarono, mentre nel curriculum politico di Marcella Ciarnelli non si ritrova neanche un atto di approvazione dello stalinismo. Eppure la Ciarnelli si iscrisse al Pci quasi più di trent’anni fa (quando Berlusconi stava costruendo i palazzotti di Milano-2, o qualcosa del genere, e il Pci, guidato da Berlinguer, stava cercando di fermare le speculazioni e di riformare l’Italia: cosa che in parte gli riuscì anche abbastanza bene...).
Niente di nuovo: l’ignoranza politica di Berlusconi è abbastanza nota. Del resto a nessuna persona di buonsenso (e lui peraltro è al governo assieme ai dirigenti di un partito che è l’erede del fascismo italiano, e del nazismo, e che solo da una decina d’anni ha accettato, seppure gradualmente, di riconoscere gli “errori” di quelle dittature e di sospendere, in parte, i saluti romani) verrebbe in mente in una conferenza di rendiconto dell’attività annuale del governo, di sollevare polemiche, del tutto prive di pretesti, sui delitti commessi dal regime sovietico negli anni quaranta e nei primi anni cinquanta.
Si può archiviare il tutto come una delle solite gaffe del presidente. Però non è giusto fare così. E’ sbagliato abituarsi. In un paese democratico e liberale non si può ammettere che il Presidente del Consiglio eserciti una azione così palesemente intimidatoria nei confronti della stampa. In nessun altro luogo dell’occidente questo potrebbe accadere. Far finta che siano solo goliardate è pericoloso, perché rischia di alzare la tentazione di autoritarismo che già è molto diffusa.
C’è un solo modo, elegante, per chiudere questo incidente. Che Berlusconi chieda scusa a Marcella Ciarnelli e all’Unità. E ammetta che confondere lo stalinismo con la storia gloriosa e ricchissima della sinistra italiana è un brutto errore e che non si ripeterà. Se avesse il coraggio di fare questo, il Presidente del Consiglio farebbe finalmente una bella figura.
(...ora siamo d’accordo che Sansonetti è persona intelligente e perbene quant’altri mai... ma aspettarsi un gesto di riparazione morale e culturale dal Cipria sarebbe come aspettarsi un discorso con tutti i congiuntivi ed i condizionali al posto giusto da Ricucci, o un discorso di Bondi contenente una modica quantità di intelligenza. C’è un limite a tutto. banane&mazzette)
Messaggi
1. > L’attacco all’Unità, 28 dicembre 2005, 14:39
Sono sicuro che il sansonetti ( ma chi è? ) dopo aver vomitato tutta quella merda addosso al povero ( perchè bistrattato ma anche temuto da tutti ) BERLUSCONI, sicuramente non si è svuotato di quel " ripieno "del quale sembra contenga una quantità inesauribile. Berlusconi facendo il palazzinaro, ha realizzato almeno qualcosa, ma tu, sansonetti e gli altri come te, cosa avete realizzato se non il precipizio innanzi al quale avete portato l’italia. Ma smettetela una volta per tutte, fate politica seriamente senza, almeno per una volta, criminalizzare l’" AVVERSARIO" persona.Non sapete dove attaccarvi, " nano, piccolo, dio ecc... senza poi considerare che quella faccia da handicappato di prodi, è più basso di BERLUSCONI.
Tengo a precisare che non sono di Forza Italia che considero, però, un partito onesto e che dà speranza, al contrario di quei tirapiedi sinistroidi. Avrei tante altre cose da dire, ma purtroppo sono costretto a limitarmi nella speranza che questo mio scritto si abbia il coraggio di pubblicarlo
1. > L’attacco all’Unità, 28 dicembre 2005, 14:55
Sansonetti e’ il direttore di Liberazione, grande e’ l’ignoranza di certuni, e pazienza. Ma ritenere FI un partito onesto! Evvia, ma cosa deve fare ancora per screditarsi piu’ dicosi’ dopo aver fatto ogni sorta di efferatezze? Una strage di bambini innocenti?
viviana
2. > L’attacco all’Unità, 28 dicembre 2005, 16:21
""Tengo a precisare che non sono di Forza Italia che considero, però, un partito onesto e che dà speranza, al contrario di quei tirapiedi sinistroidi. Avrei tante altre cose da dire, ma purtroppo sono costretto a limitarmi nella speranza che questo mio scritto si abbia il coraggio di pubblicarlo""
Bisogna essere un forzaitaliota di ferro per affermare cose del genere.
Accettare in toto la disonestà di silvio,sperando che garantisca la propria.
Nella conferenza stampa il tuo silvietto doveva anche parlare dell’ennesima truffa ai danni del popolo italiano.I 10 milioni che la sua finanziaria (quella dei tagli spaventosi ai servizi sociali) elargisce al fratellino Paolo,già condannato per la discarica abusiva).
Questi decoder ,nel piano gasparri,dovevano giustificare la permanenza in chiaro,di Rete 4 ,tv abusiva di Berlusconi che doveva per legge e per decisione della Consulta andare sul satellite.
Ma si sa.in cinque anni,il parlamento berlusconiano ha fatto solo leggi per berlusconi,
E cosi,oltre ai profitti astronomici che la legge gasparri garantisce a silvio,ci sono ora i dieci milioni di euro per Paoletto.
L’UE ha aperto un’inchiesta su questi decoder truffa e anche la Commissione Antitrust.
Silvietto non voleva parlare degli affari sporchi di famiglia,nella conferenza stampa di fine anno.E cosi,da idiota disperato,ha tirato fuori una pagina dell’Unità di + di 50 anni fà sulla morte di Stalin,per deviare l’attenzione sullo scempio del suo uso privato del danaro pubblico.
Bisogna anche aggiungere che l’articolo di mezzo secolo fà era perfettamente in sintonia con gli articoli di tutti i giornali dell’epoca.
PERO NON SI E PaRLATO DEI 10 milioni a Paolo berlusconi.
Furbo,silvietto,nevvero?
3. > L’attacco all’Unità, 28 dicembre 2005, 21:05
Un partito colluso con la mafia e con la P2, che gia’ questo... ma perche’ questo forzaitaliota non si va a guardare l’elenco dei reati da cui il caro Silvio si e’prosciolto, depenalizzato o prescritto?Ma, gesummio, cosa intendera’ mai costui con ’partito onesto’? Mi cadono proprio le braccia. Qui abbiamo il piu’ sciagurato, delinquenziale, pericoloso, furfantesco, predatorio partito italiano e questo qui lo chiama "partito onesto"!?!? Ma dove mai sono finiti i significatio delle parole?Dunque, caro signore, immagino che anche lei sia una persona in cosiffatta maniera "onesta"! Uno, per intendersi, che evade le tasse a man bassa, che ospita boss mafiosi con cui collude, che tiene una moglie con due figli mentre alloggia una ballerina sul piano accanto all’ufficio incinta pure quella, che protegge traffici di cocaina, che presenta falsi in bilancio e bancarotte fraudolente, che vieen a patti con la mafia e con la camorra, che deruba i poveretti per ingrassare i suoi forzieri, che corrompe magistrati e guardie di finanza, che nasconde i guadagni in scatole cinesi e si attornia dei peggiori delinquenti finanziari, che usa il suo potere in modo maligno e solo per fare ancor piu’ potere, che e’ indifferente alla poverta’ abbandonata, alla vecchiaia debole, alla malattia impotente, che truffa, ruba e imbroglia con parole opere e intenzioni, davvero un bel soggetto da cui occorre solo guardarsi, davvero un cittadino onesto di un partito onesto!
Voi potete fare tutto quello che volete e credere tutto quello che volete. Una sola cosa non potete salvare: la vostra reputazione!
Viviana