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L’immigrazione è un fenomeno strutturale alla nostra società
Publie le martedì 8 agosto 2006 par Open-PublishingPartito della Rifondazione Comunista Federazione di Bologna
COMUNICATO STAMPA
L’immigrazione è un fenomeno strutturale alla nostra società ed è necessario
mutare radicalmente l’ottica con cui finora si è gestito il fenomeno, anche
nella nostra città.
Parlare di immigrazione, infatti, vuol dire occuparsi della trasformazione
del tessuto dei rapporti sociali, vuol dire parlare di allargamento e
riconoscimento di diritti e della costruzione di forme di cittadinanza
plurali e concretamente fruibili per tutti.
I migranti costituiscono una realtà consistente e una ricchezza potenziale
per la crescita della nostra società: sono nei luoghi di lavoro, nelle
scuole e non possono più essere considerati come esclusivamente legati alle
questioni del disagio e della marginalità sociali.
L’immigrazione non è una questione da gestire con misure d’emergenza, né
esclusivamente con misure di polizia, ma è una questione legata al problema
più generale della costruzione della cittadinanza, dove la posta in gioco è
la scelta tra una società fondata sulla stratificazione dei diritti oppure
sull’eguaglianza sostanziale e l’allargamento dei diritti.
Occuparsi di migranti vuol dire occuparsi di uomini, di donne, di
lavoratori, vuol dire occuparsi del riconoscimento della dignità e dei
diritti delle persone, in modo indipendente dal titolo giuridico che essi
possiedono o dal posto che essi occupano all’interno del processo
produttivo.
Parlare di immigrazione vuol dire quindi parlare di diritti, occuparsi di
scuola e di diritto alla casa, vuol dire parlare di servizi sociali
efficienti, di precarietà del lavoro e non più soltanto dello stanziamento
di risorse per misure d’emergenza o per politiche di repressione
securitaria.
Ma questo implica necessariamente un cambio radicale di mentalità e una più
seria responsabilizzazione da parte di coloro che prendono decisioni
politiche.
Per questa ragione, Rifondazione comunista, ha chiesto la convocazione di un
Tavolo interistituzionale che possa costituire un laboratorio politico per
la riprogettazione delle politiche di accoglienza per renderle concretamente
funzionali ai bisogni dei soggetti interessati. Il Tavolo, oltre al
coinvolgimento dei soggetti istituzionali come Regione, Provincia e
Comuni,dovrebbe diventare un concreto strumento di partecipazione,
attraverso il coinvolgimento dei partiti,dei sindacati, delle reti e delle
associazioni dei migranti. Questa proposta è stata ufficialmente presentata
in una conferenza stampa successiva alla vicenda di via Godetti e ha
incontrato il favore della vice sindaco che si è dichiarata disponibile ad
attivarsi per la sua realizzazione.
La questione è stata rilanciata anche da un documento prodotto dagli
assessori all’immigrazione dei comuni di Castelmaggiore, Zola Predosa e San
Lazzaro.
L’emergenza abitativa dei rom di via Galileo può essere un primo tentativo
per sperimentare l’efficacia e la validità del Tavolo e per trovare
soluzioni partecipate, alternative e concretamente rispondenti ai bisogni
degli stessi migranti.
Per questo, chiediamo che la vicesindaco si attivi perché vengano subito
messe in atto tutte le risorse e le misure necessarie per dare concreta
attuazione al Tavolo e chiediamo che ne venga immediatamente calendarizzata
una possibile data di convocazione.
La Segreteria PRC Bologna